Dopo l'intervento del Sindaco di San Canzian d'Isonzo al Festival Europeo del Gusto a Umago, per presentare la propria comunità e la Bisiacaria ai giornalisti e ai comunicatori di oltre 13 paesi europei e di 16 regioni italiane, il Comune propone per domenica 13 dicembre una giornata dedicata alla 'Pace e Solidarietà sotto l'albero', una festa promossa da tutte le associazioni del paese e che conoscerà,presso il Palazzo Marchese de Fabris a Begliano, un'importante anteprima dedicato all'Italia del Gusto, alle 10,30 del mattino, con una degustazione di prodotti ed eccellenze locali.
Parteciperà all'iniziativa una delegazione della Associazione Internazionale Borghi Europei del Gusto, per presentare la rete alla quale anche il comune di San Canzian d'Isonzo ha aderito ed annunciare ufficialmente che le città gemellate ( St.Kanzian am Klopeiner See in Austria e Divaca in Slovenia), potranno entrare di diritto nella rete europea, grazie all'impegno e all'adesione del comune isontino.
La delegazione locale de l'Italia del Gusto, guidata da Roberto Manera e Bruno Tirel dell'Osteria Bepi Meo, sta predisponendo il programma delle iniziative per il 2010.
venerdì 11 dicembre 2009
Sinkovic e Facchin, due maestri nel loro genere
Per la cena siamo andati da Libero Sinkovic, in quel di Momiano, vicino a Buie, in Istria. Con noi c’era Sandro Facchin, il maestro fornaio dii Ciano di Crocetta del Montello. La famiglia Sinković, comprende il signor Libero, sua moglie Dora, ed i figli Patrik e Sergej, che, la sera, sono tuuti occupati nell’agriturismo.
Per le pietanze, nelle diverse portate, sono utilizzati molti ingredienti 'caserecci', quali verdure, frutta e carni; il tutto viene accompagnato da una scelta di vini e di sciroppi fruttati di nostra produzione. Organizziamo pure degustazioni dei vari assortimenti di vini e degli altri prodotti di nostra produzione.
Il Ristorante comprende due sale: la sala da pranzo in spazio coperto con un totale di 50 posti a sedere e la sala per la degustazione, ristrutturata in stile tipicamente istriano, tanto da poter gustare il vino in un ambiente interessante e confortevole. Noi abbiamo mangiato pasta fatta in casa al sugo di capriolo e per secondo cinghiale con polenta. Tutto sicuramente buono.
Al momento del dolce, Sandro ha tirato fuori un panettone variegato al cioccolato, una vera delizia, che ha scatenato la voglia di confrontarsi di Libero su questo argomento. Una particolare battaglia finita in parità, visto che anche i dolci della famiglia Sinkovic sono fatti in casa e deliziosi. La serata era vivacizzata da un complesso di musica popolare croata, cosa che ha riscaldato l’ambiente mentre fuori pioveva e tirava vento. Una bellissima serata, bagnata per di più dalla malvasia istriana e dal famoso moscato di momiano.
Agriturismo San Mauro di Libero Sinković
San Mauro 157 52462 Momiano – Istria – Croazia
Tel. 00385 (0)52 779 033 Fax 00385 (0)52 721 380
e-mail: sinkovic@sinkovic.hr
www.sinkovic.hr
Per le pietanze, nelle diverse portate, sono utilizzati molti ingredienti 'caserecci', quali verdure, frutta e carni; il tutto viene accompagnato da una scelta di vini e di sciroppi fruttati di nostra produzione. Organizziamo pure degustazioni dei vari assortimenti di vini e degli altri prodotti di nostra produzione.
Il Ristorante comprende due sale: la sala da pranzo in spazio coperto con un totale di 50 posti a sedere e la sala per la degustazione, ristrutturata in stile tipicamente istriano, tanto da poter gustare il vino in un ambiente interessante e confortevole. Noi abbiamo mangiato pasta fatta in casa al sugo di capriolo e per secondo cinghiale con polenta. Tutto sicuramente buono.
Al momento del dolce, Sandro ha tirato fuori un panettone variegato al cioccolato, una vera delizia, che ha scatenato la voglia di confrontarsi di Libero su questo argomento. Una particolare battaglia finita in parità, visto che anche i dolci della famiglia Sinkovic sono fatti in casa e deliziosi. La serata era vivacizzata da un complesso di musica popolare croata, cosa che ha riscaldato l’ambiente mentre fuori pioveva e tirava vento. Una bellissima serata, bagnata per di più dalla malvasia istriana e dal famoso moscato di momiano.
Agriturismo San Mauro di Libero Sinković
San Mauro 157 52462 Momiano – Istria – Croazia
Tel. 00385 (0)52 779 033 Fax 00385 (0)52 721 380
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giovedì 10 dicembre 2009
Šmartno, il regalo di Zlatko
Il paese di Šmartno (San Martino di Quisca) si trova proprio nel centro geografico del Collio. Un poeta paragona il borgo ad un nido d'aquila da dove lo sguardo può abbracciare tutta la zona circostante, che va dal monte Nanos ad est alle Alpi Carniche a nord-est, e a tutta la Pianura Friulana fino al mare Adriatico. Su questa collina panoramica sorse nella prima metà del XVI secolo sulle rovine di una base militare romana ed intorno alla chiesa, un grande centro abitato – una fortezza medievale, chiamata Tabor, dove all' epoca delle incursioni turche la gente trovò riparo. Il paese sulla sommità di una collina con una cinta muraria e con dei torrioni viene menzionato per la prima volta nel 1317. Non esistono fonti rilevanti sull' origine del muro di cinta, si ritiene però che sia stato costruito all' epoca delle guerre tra gli Asburgo ed i Veneziani fra il 1507 ed il 1519. Alla morte dell' ultimo conte il Goriziano divenne possedimento dell' imperatore Massimiliano I d' Asburgo che ereditò queste terre in cambio dell' appoggio militare contro i Veneziani. Šmartno divenne allora un importantissimo punto strategico sul confine tra l'Austria e Venezia facendo parte della catena delle fortificazioni Števerjan – Kojsko – Šmartno – Vipolže. I Veneziani che tentarono di occupare il Collio ben due volte, furono sconfitti in tutte e due le guerre.
La gente ancora oggi racconta delle storie dei tempi, quando la piazzaforte di Šmartno aveva ancora la funzione per cui era stata costruita. Colui che viveva al di fuori della fortezza, nell'area dove oggi è situato il paese Imenje, in cambio della protezione che gli offriva la cittadella, forniva agli abitanti all' interno del Tabor dei viveri – imenje. Da qui probabilmente l' origine del nome del paese Imenje (imetje = gli averi).
Le case nel centro vero e proprio sono collocate concentricamente intorno alla chiesa di San Martino. Il santo della chiesa parrocchiale più grande del Collio ha anche dato il nome al paese: San Martino – Šmartno. Un torrione di difesa della fortezza oggi funge da campanile dell' imponente chiesa barocca, che si vanta di diversi affreschi del noto pittore Tone Kralj.
Entrando nel riparo della fortezza di Šmartno e passeggiando per le strette vie tra case vecchie e quelle rinnovate, si ha la sensazione di essere entrato in un labirinto medievale, che rinvigorisce, quando si entra nella Casa gotica.
Orbene, Zlatko Mavric ha voluto farci un regalo, facendoci vistare questo gioiello: in parte la proprietà è del Comune, ma tant’è. Ricordiamo che Zlatko è proprietario dell’Agriturismo Belica, che proprio nel paese di Šmartno si è allargato, ristrutturandone una parte. Poi, Zlatko ha anche partecipato al Festival Europeo del Gusto, offrendo una splendida cena il giovedì e venendo a Umago il lunedì successivo.
Curatore / Informazioni
TIC Brda
Grajska cesta 10
5212
Dobrovo v Brdih
Telefono : ++386 5 395 95 94
Fax : ++386 5 395 95 95
E-mail : tic@obcina-brda.si
Sito internet : http://www.brda.si/it
www.belica.net
La gente ancora oggi racconta delle storie dei tempi, quando la piazzaforte di Šmartno aveva ancora la funzione per cui era stata costruita. Colui che viveva al di fuori della fortezza, nell'area dove oggi è situato il paese Imenje, in cambio della protezione che gli offriva la cittadella, forniva agli abitanti all' interno del Tabor dei viveri – imenje. Da qui probabilmente l' origine del nome del paese Imenje (imetje = gli averi).
Le case nel centro vero e proprio sono collocate concentricamente intorno alla chiesa di San Martino. Il santo della chiesa parrocchiale più grande del Collio ha anche dato il nome al paese: San Martino – Šmartno. Un torrione di difesa della fortezza oggi funge da campanile dell' imponente chiesa barocca, che si vanta di diversi affreschi del noto pittore Tone Kralj.
Entrando nel riparo della fortezza di Šmartno e passeggiando per le strette vie tra case vecchie e quelle rinnovate, si ha la sensazione di essere entrato in un labirinto medievale, che rinvigorisce, quando si entra nella Casa gotica.
Orbene, Zlatko Mavric ha voluto farci un regalo, facendoci vistare questo gioiello: in parte la proprietà è del Comune, ma tant’è. Ricordiamo che Zlatko è proprietario dell’Agriturismo Belica, che proprio nel paese di Šmartno si è allargato, ristrutturandone una parte. Poi, Zlatko ha anche partecipato al Festival Europeo del Gusto, offrendo una splendida cena il giovedì e venendo a Umago il lunedì successivo.
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mercoledì 9 dicembre 2009
Filoxenia, ovvero un pezzo di Grecia a Trieste
La comunità greca a Trieste data ormai tre secoli, che vi arrivò a metà del ‘700: allora la Grecia era dominata dai Turchi, e la avveduta politica dell’Imperatrice Maria Teresa e dei suoi successori fece sì che fossero ben accolti. I Greci svolgevano soprattutto attività marittime, e ciò era congeniale allo sviluppo del porto asburgico. Verso il 1780, ricordiamo che la comunità raggiunse il numero di circa tremila anime, i greci di Trieste si dettero uno Statuto. Nell’800 ci fu il sostegno alla lotta di indipendenza greca. Il ‘900 andò più o meno sullo stesso ritmo fino alla seconda guerra mondiale, quando l’Italia decise di invadere la Grecia. E poi ci fu il dopoguerra, con la decadenza di Trieste, dovuta al blocco delle frontiere e dei suoi naturali sbocchi. Anche la comunità greca ne soffrì. Tanto che attualmente sono circa 700, ed è solo oggi che il numero ricomincia a crescere: essi cercano di mantenere la lingua, la cultura, le tradizioni, e collaborano con le autorità della loro madrepatria.
Uno dei pilastri della comunità è certamente l’albergo e il ristorante Filoxenia, che vuol dire ospitalità. Il Filoxenia, come ci ha detto il direttore Giorgio, vuole diffondere l’enogastronomia greca, e loro prendono ad esempio i piatti semplici e poveri, naturalmente rivisitati in chiave moderna.
Immersi in una calda atmosfera ellenica si possono gustare le diverse specialità curate con grande professionalità da uno chef greco. Squisiti i dolci e i vini greci. Organizza poi feste, banchetti, pranzi, cene di lavoro, serate musicali.
L’albergo ristorante, posizionato fronte mare nel cuore del centro storico, consente ai suoi ospiti di raggiungere in 5 minuti Piazza Unità d'Italia, il teatro d'opera "Verdi" ed il Centro Congressi. Infatti, il Filoxenia è situato nel cuore del centro storico adiacente alla Chiesa di S. Nicolò dei Greci e posizionato tra piazza Unità d'Italia ed il canale di S. Antonio.
Proprio per la sua particolarità è stato scelto per la partenza del Festival Europeo del Gusto, a cui Giorgio e i suoi collaboratori hanno collaborato rappresentando in modo egregio il loro paese.
Filoxenia srl
Via Mazzini, 3
34121 Trieste
Italia
Tel. +39 040 3481644
Fax +39 040 661371
Email info@filoxenia.it
www.filoxenia.it
Uno dei pilastri della comunità è certamente l’albergo e il ristorante Filoxenia, che vuol dire ospitalità. Il Filoxenia, come ci ha detto il direttore Giorgio, vuole diffondere l’enogastronomia greca, e loro prendono ad esempio i piatti semplici e poveri, naturalmente rivisitati in chiave moderna.
Immersi in una calda atmosfera ellenica si possono gustare le diverse specialità curate con grande professionalità da uno chef greco. Squisiti i dolci e i vini greci. Organizza poi feste, banchetti, pranzi, cene di lavoro, serate musicali.
L’albergo ristorante, posizionato fronte mare nel cuore del centro storico, consente ai suoi ospiti di raggiungere in 5 minuti Piazza Unità d'Italia, il teatro d'opera "Verdi" ed il Centro Congressi. Infatti, il Filoxenia è situato nel cuore del centro storico adiacente alla Chiesa di S. Nicolò dei Greci e posizionato tra piazza Unità d'Italia ed il canale di S. Antonio.
Proprio per la sua particolarità è stato scelto per la partenza del Festival Europeo del Gusto, a cui Giorgio e i suoi collaboratori hanno collaborato rappresentando in modo egregio il loro paese.
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