sabato 25 settembre 2010

A Noale A TAVOLA CON L'ANATRA

Confcommercio del Miranese, in collaborazione con i migliori ristoranti di Noale e dintorni, con il Comune di Noale e il patrocinio della Pro Loco organizza la 6° edizione di "A TAVOLA CON L'ANATRA".


Si tratta di una iniziativa rivolta alla valorizzazione e promozione delle antiche tradizioni enogastronomiche e dei ristoranti che le propongono, i quali dal 25 settembre al 10 ottobre, proprio durante il periodo della "Sagra del Rosario", presenteranno le loro specialità a base d'anatra commenta il Presidente Ennio Gallo-.Saper riproporre i piatti di una volta con un rigoroso e sapiente gioco di abbinamenti e accostamenti guardando al presente e al futuro, senza mai voltare le spalle al passato, è la capacità dei ristoranti che hanno aderito all'iniziativa e che grazie all'esperienza sapranno preparare succulenti piatti a base d'anatra, deliziando i palati di ciascuno.”

La 'Terraferma di Venezia' , racchiusa fra le tradizioni culinarie del Mare e la cucina del trevigiano, da tempo è alla ricerca della propria identità, che si esprime compiutamente nella riscoperta creativa delle ricette a base d' anatra, d'oca e delle erbe.



I ristoranti aderenti sono:



- trattoria AL PALIO di Noale;



- ristorante VESCOVO di Cappelletta;



- trattoria A CASA VECIA di Moniego;



- trattoria LA LAMPARA di Cappelletta;



- antica trattoria AL BUCINTORO di Noale;



- ristorante BARACCA di Trebaseleghe



Proprio questo originale percorso ha interessato i giornalisti e i comunicatori di Blog Azzurro (il network di giornali online, blog e portali della rete di informazione L'Italia del Gusto), che ha deciso di seguire queste esperienze, dedicando loro ampi 'spazi' d'informazione.

Questa scelta si colloca all'interno del percorso di conoscenza e valorizzazione che porterà in dicembre al Festival Europeo del Gusto organizzato dalla Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e che toccherà la Terra del Tiepolo e la Riviera del Brenta (Scirzè, Noale e Dolo).



http://www.confcommerciovenezia.it/index.php?area=1&menu=188

venerdì 24 settembre 2010

Trieste : la Comunità Greco Orientale, Filoxenia e i Borghi Europei del Gusto

La liberalizzazione dei traffici in Adriatico sancita con patente da Carlo VI del 1717, il trattato di Passorowitz con cui furono sviluppati i commerci attraverso Trieste tra l'Austria e l'impero ottomano, che comprendeva la Nazione greca (lo Stato greco non esisteva ancora), ma soprattutto l'editto dello stesso Carlo VI del 1719 col quale si dichiarava Trieste porto franco, posero le premesse per lo sviluppo dei commerci e l'insediamento di colonie di popoli di altre nazionalità presso la nostra città.


Particolare rilevanza assunsero i negozianti di borsa, commercianti marittimi e molti benestanti bottegai provenienti da numerose regioni della Grecia.

Uno dei primi greci fu Nicolò Mainati da Zante (1734): assieme ad altri venne a formare un'unica comunità dei greci ortodossi con una presenza minoritaria di illirici, oggi serbi.

Il termine greco identificava infatti la religione e non la nazionalità.

Nel 1751, anno della concessione della libertà di culto da parte di Maria Teresa, l'archimandrita Omero Damasceno ottenne anche di erigere, in zona adiacente al canale, una chiesa dedicata a San Spiridione.

Nel 1770 la differenza di lingua e costumi portarono i greci a chiedere al governo la separazione dagli illiri.

La comunità greca orientale viene così a formarsi ufficialmente nel 1782 e la richiesta di autorizzazione ad erigere un proprio tempio sul fronte mare ne fu il primo atto.

La costruzione, avvenne tra il 1784 e il 1795, ma già nel 1787 vi fu celebrata la prima messa.

Successivamente nel 1818 l'originaria facciata fu abbellita ad opera dell'architetto Matteo Pertsch, allievo del milanese Piermarini, qui chiamato per questa e molte altre opere da Demetrio Carciotti; il tempio fu chiuso da una nuova cancellata. La facciata si articola su sei paraste ioniche su alto basamento ed è coronata da un timpano allargato su cui si elevano due campanili con probabile influsso barocco tedesco. Le campane ben concertate, fuse in Udine dal Cobalchini, diffondono un suono armonico.

Sopra la porta d'ingresso, sotto il semirosone, l'epigrafe su marmo nero ricorda il permesso alla costruzione concesso dai sovrani d'Austria e il citato restauro. I greci di Trieste dedicarono il nuovo tempio a San Nicolò e alla SS.Trinità: a questa, quale radice e fine di tutto il mondo cristiano, al Santo per la venerazione goduta in tutto il Levante e perchè patrono delle genti che vivono le attività marinare. Trieste infatti gli era devota da secoli: a San Nicolò era intitolato anche il più antico cantiere navale. La comunità greca contribuì sensibilmente allo sviluppo della città fondando ditte commerciali, negozi per mercati del porto e istituti d'assicurazione accrescendo anche l'arredo artistico ed architettonico con numerosi palazzi ed intervenendo anche nel sociale, raggiungendo una consistenza massima di 5000 persone.

Molti i personaggi illustri da ricordare, i nomi dei quali identificano vie, palazzi e ville: Demetrio Carciotti, Giovanni Andrulaki, Giovanni Hatzacosta, Ciriaco Catraro (promotore della costruzione del palazzo della Borsa, ora sede della camera di Commercio), la famiglia Galati, il cui palazzo è oggi sede della Provincia, ma che fece anche dono alla città del comprensorio di San Giovanni dove trovò sede l'ospedale psichiatrico, la famiglia Manussis promotrice dell'ospedale infantile poi intitolato ai Burlo Garofolo,

Giannichesi che fondò RAS, i Ralli, i Scaramanga, il barone Economo, di cui ricordiamo la fondazione, ed altri ancora. Furono tra i fondatori del Lloyd Austriaco (poi Lloyd Triestino).

Le mutate condizioni socioeconomiche, conseguenti al primo grande conflitto ed alla guerra italo greca degli anni '40, misero in difficoltà la Comunità. Oggi è composta da circa 600 Greci, vive e tenacemente s'impegna per continuare a dare buona testimonianza delle speranze della Nazione e della luce dell'Ortodossia.



Nel 2009,grazie alla collaborazione instaurata con l'ing.Giorgio Sveronis (consigliere della Comunità), è stato possibile realizzare la prima tappa del Festival Europeo del Gusto presso l'hotel ristorante Filoxenia di Trieste.

L'Hotel Filoxenia è posizionato fronte mare nel cuore del centro storico di Trieste e consente ai suoi ospiti di raggiungere in 5 minuti Piazza Unità d'Italia, il teatro d'opera "Verdi" ed il Centro Congressi.

Il Ristorante Filoxenia (gestito oggi dal signor Walter), offre una cucina tradizionale greca in un ambiente accogliente ed ospitale. Immersi in una calda atmosfera ellenica si possono gustare le diverse specialità curate con grande professionalità da uno chef greco. Squisiti i dolci e i vini greci.

Dopo la partecipazione della Comunità e dell'Hotel Ristorante Filoxenia a Umago e a Sgonico nel 2009 per gli incontri con il mondo dell'informazione e della comunicazione, l'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto ha voluto riproporre, come segno di continuità, un'altra giornata nel corso del Festival Europeo del Gusto 2010,per presentare al Corpo Consolare di Trieste e alla stampa giuliana, il progetto della Tavola Internazionale dei Borghi Europei del Gusto.



http://www.comgrecotrieste.it/

Via Mazzini, 3

34121 Trieste

Tel. +39 040 3481644

Fax +39 040 661371

E mail: info@filoxenia.it

http://www.filoxenia.it/

giovedì 23 settembre 2010

Al Rondò di Buje

Eravamo a Buje, e Valter e Dario ci invitano per un bicchiere. Siamo in piazza a Buje, in Istria, ed andiamo al Rondò, fidandoci di Valter, che è responsabile dell’Ufficio Turistico.


Era una giornata bellissima, non sembrava che fosse autunno: insomma una tipica giornata calda, la velatura afosa si è sentita dopo, nel pomeriggio.

Sento parlare in entrambe le lingue, croato e veneto, e mi sento bene, come fossi in un qualunque caffè veneto o friulano. Per stare prima, arrivando da Plovania, al semaforo si gira a destra, sulla prima piazza si trova sulla destra. E’ anche abbastanza facile sostare.

Arriva quasi mezzogiorno, e già che ci siamo andiamo all’interno per un boccone: la sala è ampia, con vista sulle colline istriane. L’odore mi ricorda la mia prima giovinezza, e poi scopro che stanno cucinando il pane con l’impasto della pizza.

Il menu è abbastanza semplice, lasagne con le verdure, che non ho capito cosa fossero, e bistecche di pollo impanate: tutto molto buono e croccante, in un piatto ben preparato. Il servizio è veloce e cortese.

Per chi passa da queste parti, è un punto di riferimento valido, che vogliamo ricordare.



Buje, T: 385
052 772898

Buje

Address: Trg Josipa Broza Tita 4, 52460 Buje



TZ Buje

Istarska 2

52460 Buje

T. +385 (0)52 773353

F. +385 (0)52 773353

info@istria-buje-buie.com

www.istria-buje-buie.com

L'Albania e i Borghi Europei del Gusto

Diverse sono le realtà albanesi che l'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto ha deciso di coinvolgere per il Festival Europeo del Gusto 2010.


Anzitutto il mondo dell'informazione e della comunicazione. Albania News è il primo quotidiano albanese online in lingua italiana , che nasce da una tela di contatti e di corrispondenti presenti nella comunità albanese residenti in Italia e da giornalisti, professori, studiosi o studenti che risiedono nel Paese delle aquile per dare vita ad un network di informazione indipendente, costituito da un portale in lingua italiana AlbaniaNews.it.

Le informazioni vengono raccolte da fonti locali ed elaborate dalle sedi di AlbaniaNews presenti in Albania, Kosovo e Italia e tradotte in italiano.

La testata nasce il 20 marzo 2008 con il nome Albania News. Inizialmente la struttura del sito è molto semplice, e consiste in una lunga homepage che riassume le notizie più importanti, con alcune sezioni interattive dove i lettori potevano contribuire con dei commenti. Nel 2009 viene effettuato il primo restyling grafico: diverse sezioni tematiche, con aggiornamento in tempo reale e l'introduzione di servizi agli utenti come forum e community.

Viene poi registrato come una vera testata telematica il 30 settembre 2009 al Tribunale di Modena.Direttore Responsabile è Giulia Bondi,Direttore Editoriale Olti Buzi,ViceDirettore Darien Levani, Caporedattore Alban Trungu.

Al Festival Europeo del Gusto interverranno anche i delegati dell'Associazione che provengono dalla città di Valona e dal suo comprensorio. Valona (in albanese Vlora o Vlorë) è una città di 93.812 abitanti dell'Albania, secondo porto del paese dopo Durazzo. Sorge nella parte sud-occidentale dello stato, sulle rive del Mar Adriatico, nel distretto omonimo. Il porto, che si affaccia sul Canale d'Otranto, è il più efficiente della costa albanese ed il più vicino all'Italia: dista poco più di 70 miglia nautiche da Punta Palascìa, sulla costa del Salento. È protetto dall'isola di Saseno (Sazan) e da Capo Linguetta (Kepi i Gjuhezes), il punto più settentrionale dei Monti Acrocerauni (Karaburun). La delegazione albanese proporrà alcuni piatti tipici della cucina del Paese delle aquile: in particolare il byrek. È un piatto tipico albanese ed esiste in un'infinità di variazioni. È fatto con sfoglie di pasta preparata in casa. Le sfoglie sono molto più sottili di quelle usate per le lasagne italiane. Si procede a strati, alternando la sfoglia alle verdure (la cicoria, il porro, il cavolo o altro), accompagnate spesso da carne trita, riso oppure formaggi. Il tutto va poi sistemato in una teglia rotonda e cotto al forno (meglio se a legna).

Il byrek si consuma per strada o in casa. Nei locali si può scegliere il ripieno: di sola verdura, di solo formaggio o di sola carne. Una variante al byrek è l'ottimo quméshtor, con soltanto due sfoglie e con latte, burro, formaggio e ricotta. Certe volte si aggiunge anche lo zucchero e così diventa un dolce. A Valona quando si pensa al byrek si intende soprattutto il byrek con le verdure, che in valonese si chiama il lakror. I valonesi sono anche convinti di preparare e mangiare uno dei migliori quméshtor di tutta l'Albania. La preparazione è quella classica, ma viene rivendicata una maggiore attenzione alla qualità degli ingredienti base (latte, formaggio, yoghurt, verdure, carne).

Un'altra esperienza che ha suscitato l'interesse della rete europea è quella dei giovani di ViVAlbania."L'Albania è un paese bellissimo dove vogliamo costruire il nostro presente e futuro. Proponiamo itinerari di turismo responsabile dove poter conoscere la natura e la cultura albanese creando la possibilità per noi giovani di finanziarci un percorso formativo legato ai nostri obiettivi. La proposta è aperta a tutte le persone di qualsiasi età e la lingua parlata è l'italiano."

"Tutto è nato nel 2005 con un'idea pensata per rimanere in Albania a costruire il nostro presente e futuro senza dover cercare "fortuna" in altri paesi, valorizzando la nostra bellissima terra. Nasce quindi l'idea di dare ospitalità ai viaggiatori nelle nostre case e portandoli a scoprire grandi qualità di questo paese per poterci pagare gli studi e raggiungere il nostro obiettivo lavorativo. E' nato quindi il sito internet Bathorebeach.net. Quella spiaggia sul lago vicino a Bathore (nella periferia di Tirana) dove andavamo a chiacchierare è ancora là e spesso ci andiamo per parlare di questa grande nuova avventura che sta crescendo da Bathore Beach a VIVAlbania.net.

Nell'estate 2006 abbiamo accolto oltre 80 viaggiatori che abbiamo ospitato nelle nostre case e accompagnato in giro per l'Albania con grande gioia. In tanti giornali e media italiani hanno parlato di questa idea e tantissimi altri in Albania l'hanno fatto, facendolo diventare un esempio di come è possibile ottenere quello che si vuole veramente!!! Abbiamo deciso di far in modo che questo progetto possa estendersi a tutti i ragazzi albanesi che la pensano come noi e come noi si impegnano nel raggiungimento del loro obiettivo lavorativo attraverso il percorso di studi. Creando VIVAlbania.net ci proponiamo di farvi conoscere questo meraviglioso paese attraverso le persone, le usanze, la storia, il cibo, i profumi, la natura e le tradizioni. Tutti i ragazzi sanno parlare italiano perciò sarà molto più semplice conoscere e farsi conoscere. Si tratta di un gruppo di ragazzi molto affiatato e che vogliono insieme raggiungere i loro personali obiettivi perciò ci sarà molta collaborazione fra di loro. Tutto il progetto è coordinato da Eriona Shahini (universitaria in Tirana). I soldi che riceviamo, in cambio dell'ospitalità e del viaggio nella cultura e natura albanese, sono un'integrazione per coprire la parte mancante delle spese per il proseguimento del percorso formativo. Una parte del contributo va a finanziare la crescita di VIVAlbania gestita direttamente da noi ragazzi."

Così è 'scattato' l'invito a partecipare al Festival Europeo del Gusto 2010. Infine la realtà delle Comunità Albanesi in Italia. Gli "Arbereshe", ossia gli Albanesi d'Italia, vivono in 41 comuni e 9 frazioni, disseminati in sette regioni dell' Italia centro-meridionale, costituendo una popolazione di oltre 100.000 abitanti. L'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto ha deciso in invitare l'Associazione Culturale Arbitalia al Festival Europeo del Gusto,per 'raccontare' a giornalisti e comunicatori la storia degli albanesi d'Italia.



http://www.albanianews.it/

mercoledì 22 settembre 2010

CRAI Lattemiele, il paradiso

Servizio, cordialità, genuinità. Sono queste le caratteristiche che accomunano tutti i Crai, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, dalla Calabria al Veneto. Una rete di supermercati e negozi alimentari che si distinguono per l’atmosfera familiare, per l’assistenza del personale, per un modo di fare la spesa moderno ma al tempo stesso ancorato alle tradizioni, in quanto “su misura”, sia nei rapporti con la clientela che nella qualità e varietà dei prodotti offerti. Un modo, insomma, ”genuinamente italiano”.


Abbiamo visitato il Crai Lattemiele, e dietro il banco c’era Francesco Bianchin: lui è succeduto al padre circa otto anni fa, ma ha un aspetto e un fare da vecchio casoin, un tipo simpatico insomma.

Appena entrati, ci ha colpito il banco dei formaggi, bellissimo, con a fianco un altro banco dei salumi. Le scelte non sono esclusivamente CRAI, perché questo è essenzialmente un negozio privato, legato al suo pubblico. Sopra, ha una bella scelta di vini, quasi esclusivamente della zona, km 0 tanto per capirci.

Qualcosina da dire ce l’ha: “Chi sa lavorare non sa vendere, e chi sa vendere non sa lavorare”. Parole sacrosante, che condividiamo, anche se qualcosa sta cambiando.

I clienti sono la classe medio alta che cerca la qualità, e poi i pensionati che non possono andare tanto lontano. Purtroppo i locali non apprezzano lo sforzo che fa nel condurre il negozio.

Speriamo che qualcosa cambi in meglio.
VIA DON MINZONI, 4 -


31058 SUSEGANA (TV)

tel: 0438-73346

http://www.crai-supermercati.it/


martedì 21 settembre 2010

La Romania e i Borghi Europei del Gusto

L'Ente Nazionale Rumeno per il Turismo ha partecipato alla nascita della rete dei Borghi Europei del Gusto fin dal 2008, al primo incontro che si era tenuto nella Pedemontana del Grappa, nel comune di Borso e a Montebelluna.


La collaborazione è poi continuata nel tempo : nel 2009 veniva individuata la storica cittadina di Sighisoara, come candidata ad essere inserita nella rete europea.

Nel 2010 l'incontro con Viorica Enica (di Galati), nume tutelare assieme a Fiorenzo Mariotto dell'Antica Osteria Ciotta di Pieve di Soligo, ha fatto nascere l'idea di una serata italo-rumena, per proporre la cucina veneta e alcune eccellenze della cucina rumena.

La serata ('La Romania a convivio in Veneto'), ha conosciuto la collaborazione attiva dell'Ente Nazionale Rumeno per il Turismo, che non ha mancato di far giungere ai giornalisti e ai comunicatori intervenuti,una cartella stampa completa sulle oppotunità turistiche in Romania.

Così mentre si annuncia che Viorica Enicar verrà segnalata dal Premio Giornalistico l'Altratavola 'per le sue capacità di saper far convivere nella sua cucina l'anima rumena e la cultura veneta del convivio', l'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto ha invitato ufficialmente l'Ente a partecipare al Festival Europeo del Gusto 2010.

Entro i primi mesi del 2011 verrà realizzata anche la visita di una commissione giornalistica internazionale a Sighisoara,e per ufficializzare la candidatura e incontrare le autorità rumene di quella città. La 'regia' del viaggio e della visita sono stati chiesti alla sede di Roma dell'Ente Nazionale Rumeno per il Turismo.

Sighisoara (in latino Castrum Sex, in ungherese Segesvár, in tedesco Schäßburg) è un municipio della Romania di 32.570 abitanti, ubicato nel distretto di Mures, nella regione storica della Transilvania.Fanno parte dell'area amministrativa anche le località di Angofa, Aurel Vlaicu, Hetiur, Rora, Soromiclea, Venchi e Viilor.

La città ha origini sassoni; nel XII secolo, infatti, artigiani e mercanti sassoni vennero invitati dai Re d'Ungheria a trasferirsi in Transilvania, onde creare delle colonie che potessero anche provvedere alla difesa dei confini del regno. Questo gruppo di coloni formò la popolazione oggi nota come Sassoni di Transilvania.

Le cronache del XVII secolo riportano la fondazione di un insediamento sassone nella zona dell'attuale Sighisoara nel 1191, tuttavia i primi documenti che citano la città con il nome latino di Castrum Sex risalgono al 1280. Le ricerche archeologiche e paleontologiche effettuate nella zona hanno comunque evidenziato una presenza umana, anche se non continuativa, fin dall'Età del ferro. Per molti secoli la città ha avuto un ruolo strategico sia sul piano politico che su quello commerciale, divenendo una delle città più importanti della Transilvania. I suoi artigiani sassoni erano noti in tutta Europa e frequenti erano le visite di mercanti provenienti da tutto il Sacro Romano Impero, mentre gli abitanti continuavano a costruirne e rinforzarne le difese.

Il Principe di Valacchia Vlad Dracul visse in esilio nella città, fece coniare delle monete (sebbene il conio della moneta fosse monopolio del Regno d'Ungheria) e lasciò il primo documento nel quale la città viene citata con il nome romeno Sighisoara.

Sighisoara fu sede dell'elezione di Gheorghe Rákóczi I a Principe di Transilvania e poi a Re d'Ungheria nel 1631. Tra il XVII ed il XVIII secolo la città venne travagliata da occupazioni militari, incendi ed epidemie di peste, che tuttavia non ne frenarono più di tanto lo sviluppo.

La vicina piana di Albesti vide svolgersi il 31 luglio 1849 la Battaglia di Segesvár, nella quale l'esercito ungherese venne sconfitto dai Russi..

Come tutta la Transilvania, Sighisoara passò dall'Impero austroungarico alla Romania dopo la Prima guerra mondiale.

lunedì 20 settembre 2010

Pasticceria Turco, un trionfo appetitoso

A Salzano, abbiamo visitato la Pasticceria Turco: dopo aver bevuto un caffè, naturalmente pagato perché eravamo ancora n incognito, abbiamo intervistato il titolare, facendogli notare che la pasticceria era un trionfo delle paste alla frutta. Veniva voglia di mangiarle solo a vederle. Immaginatevi un banco colorato da paste alla frutta in una giornata di quasi primavera. Oltre a queste, c’erano paste alla crema di vari tipi, tutti invoglianti perché si vedeva che non erano fatte al risparmio.


Lui dice che è qui da nove anni, e che da tre anni ha ristrutturato il locale. Una ristrutturazione notevole, ma si vedeva che la bravura riempiva un locale già di per sé gradevole.

“La mia esperienza me lasono fatta in giro per il mondo, Villa Cipriani ad Asolo per esempio, per ben venticinque anni, e allora capiamo la bravura nel fare le cose e nel presentarle,cosa non da poco nel commercio di oggi. Alta classe e voglia di fare le cose.” Così ci dice il titolare.

Il piatto forte, si fa per dire, della pasticceria sono le focacce tipiche venete, e le varianti, come quella ai frutti di bosco. Devono essere una vera delizia.

Non solo: ci hanno parlato molto bene anche degli aperitivi, accompagnati da stuzzichini e cicchetti particolari. Qui c’è una carta dei vini, e questo denota un’attenzione ai particolari davvero notevole.

La Pasticceria Turco è stata segnalata dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio del Comune di Dolo.



Via Montegrappa, 19

30030 Salzano Venezia

041 437380

domenica 19 settembre 2010

Il Festival Europeo del Gusto dà voce al Canton Ticino

Ticino Wine e la Regione Valli di Lugano invitati a partecipare




Con la presentazione dei vini dell’annata 2008, nel corso della riuscitissima manifestazione ‘Il Viso del Vino’, Ticino Wine ha dimostrato (se mai ve ne era bisogno!), al pubblico professionale e ai giornalisti d’Oltre Gottardo e della Penisola, il livello qualitativo al quale sono giunte le produzioni enoiche ticinesi.

Prosegue anche la proficua collaborazione con l’Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto che non solo ha partecipato alla iniziativa di presentazione dei vini, ma ha anche invitato ufficialmente Ticino Wine a partecipare al 3° Festival Europeo del Gusto, che si terrà in Veneto fra la fine del mese di novembre e la prima settimana di dicembre.

Ticino Wine potrà presentare le eccellenze ticinesi in una Villa Veneta del Veneziano, nel corso di una serata internazionale che conoscerà l’intervento di molti paesi europei che aderiscono alla rete dei Borghi del Gusto.

L’invito è esteso anche alla Regione Valli di Lugano,che fa parte dell’associazione Internazionale fin dal 2009 .

“Le motivazioni forti e gli argomenti che avevano creato le premesse per l’istituzione della Regione Valli di Lugano sono tuttora attuali. Le 54 regioni LIM Svizzere rappresentano nel loro insieme 27´315 km2 (66,2% della superficie totale) e una popolazione di 1.73 milioni di abitanti. La delimitazione delle regioni LIM ha seguito, in larga misura, i criteri il catasto della produzione agricola. Lo scopo era quello di creare un’identità regionale, valorizzare le potenzialità del territorio, contribuire a mantenere un insediamento decentralizzato, migliorare le basi dello sviluppo economico, promuovere la collaborazione intercomunale, regionale e interregionale, svolgere il ruolo di coordinamento e di intermediario fra i comuni, la popolazione regionale e il cantone.“

Poiché la Regione Valli di Lugano aveva sottoposto la proposta di adesione alla rete europea alla Conferenza delle Regioni di Montagna ticinesi, della Mesolcina e della Val Calanca (quest’ultime due regioni fanno parte del Cantone dei Grigioni), l’invito è stato allargato anche a questi soggetti istituzionali.

Il Festival Europeo del Gusto potrà rappresentare un’ottima occasione per valorizzare il Canton Ticino meno conosciuto.



Commissione Ticinowine

Via Corti 5

Balerna, TI, 6828

Svizzera

http://www.ticinowine.ch/