L’agriturismo situato a pochi km da Venezia, lungo la Riviera del Brenta, Ca' Marcello offre ospitalità in camere e appartamenti.
E’ un luogo ideale per rilassarsi immersi nel verde della campagna veneta e durante l'estate nella piscina all'aperto.
L’ agriturismo è un ottimo punto di appoggio per visitare Venezia (a 12 km) e altre località del Veneto (Padova, Vicenza, Verona, Treviso, ...), visitare il Lago di Garda, l'Oasi WWF Valle Averto, fare percorsi in bicicletta lungo la Riviera del Brenta.
L’agriturismo Ca’ Marcello è stato segnalato dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio del Comune di Dolo.
Agriturismo Ca' Marcello
Riviera Bosco Piccolo 110, 30034 Malcontenta di Mira - Venezia -
cell. Silvio 338 7605622
Fabiana 349 4300950
E-mail: info@camarcello.com
www.agriturismocamarcello.it/
sabato 4 settembre 2010
venerdì 3 settembre 2010
L’Hotel Poppi di Mira
Hotel Poppi Albergo Ristorante di pesce Poppi 4 quattro stelle tra Venezia e Padova nella Riviera del Brenta a Mira con molte offerte last minute. Ideale per escursioni nelle ville venete del Palladio. Vicino a Venezia, Padova , Treviso e Vicenza.
La sala è con tavoli alla giusta distanza fra loro, non rumorosa.
La cucina veneziana di pesce, dove puoi scoprire anche nuovi piacevoli sapori,piatti ottimi. Carta per cognac e brandy invecchiati da far impazzire. Giusto compromesso qualità prezzo, consigliato a chi vuole passare qualche ora piacevole a tavola,e se si beve troppo ci sono ottime camere.
L’hotel Poppi è stata segnalato dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio del Comune di Dolo.
30034 Gambarare di Mira (VE) - ITALY
Tel +39 041 5675661
Fax +39 041 5676482
http://www.hotelpoppi.com/
La sala è con tavoli alla giusta distanza fra loro, non rumorosa.
La cucina veneziana di pesce, dove puoi scoprire anche nuovi piacevoli sapori,piatti ottimi. Carta per cognac e brandy invecchiati da far impazzire. Giusto compromesso qualità prezzo, consigliato a chi vuole passare qualche ora piacevole a tavola,e se si beve troppo ci sono ottime camere.
L’hotel Poppi è stata segnalato dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio del Comune di Dolo.
30034 Gambarare di Mira (VE) - ITALY
Tel +39 041 5675661
Fax +39 041 5676482
http://www.hotelpoppi.com/
Hotel Isola Di Caprera a Mira
L'hotel sorge in un'antica casa veneziana nell'area chiamata Riviera del Brenta, a pochi chilometri da Venezia e da Padova. La struttura è stata completamente rinnovata.
L'hotel gode di una posizione ideale per scoprire le bellezze della zona, ricca di attrazioni e luoghi di interesse naturale, culturale e storico. Non perdetevi l'opportunità di visitare le ville circostanti, il tranquillo e verdeggiante lungofiume, nonché la bellezza delle città e dei villaggi vicini.
Le camere sono estremamente eleganti, arredate in stile tradizionale, completamente ristrutturate e dotate di comfort moderni. L'albergo vanta anche un'ampia piscina esterna e una sala riunioni.
L’hotel Isola di Caprera è stata segnalato dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio del Comune di Dolo.
30034 MIRA (VENEZIA)
VIA SILVIO TRENTIN, 13
TEL. +39 041/4265255 - FAX +39 041/4265348
info@isoladicaprera.com
www. isoladicaprera.com
L'hotel gode di una posizione ideale per scoprire le bellezze della zona, ricca di attrazioni e luoghi di interesse naturale, culturale e storico. Non perdetevi l'opportunità di visitare le ville circostanti, il tranquillo e verdeggiante lungofiume, nonché la bellezza delle città e dei villaggi vicini.
Le camere sono estremamente eleganti, arredate in stile tradizionale, completamente ristrutturate e dotate di comfort moderni. L'albergo vanta anche un'ampia piscina esterna e una sala riunioni.
L’hotel Isola di Caprera è stata segnalato dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio del Comune di Dolo.
30034 MIRA (VENEZIA)
VIA SILVIO TRENTIN, 13
TEL. +39 041/4265255 - FAX +39 041/4265348
info@isoladicaprera.com
www. isoladicaprera.com
Hotel Riviera dei Dogi a Mira
Tra le vicine città di Padova e Venezia, l'Hotel Riviera dei Dogi si affaccia sulla Riviera del Brenta, conosciuta per la ricchezza dei tesori artistici ed architettonici e per le famose ville Palladiane.
Riviera dei Dogi hotel dispone di 43 camere tutte con aria condizionata, minibar, TV color, telefono con linea esterna diretta, bagno e doccia privati.
Il bar, il parcheggio privato, la moderna sala colazioni e l'accogliente giardino completano le sue caratteristiche, facendone la meta ideale per un tranquillo e piacevole soggiorno turistico o di lavoro in un ambiente cordiale e confortevole.
L’ Hotel Riviera dei Dogi a Mira è stato segnalato dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio del Comune di Dolo.
Via Don Minzoni, 33
30034 Mira (Venezia)
Venezia
info@rivieradeidogi.com
39.041.424466
39.041.424428
http://www.rivieradeidogi.net
Riviera dei Dogi hotel dispone di 43 camere tutte con aria condizionata, minibar, TV color, telefono con linea esterna diretta, bagno e doccia privati.
Il bar, il parcheggio privato, la moderna sala colazioni e l'accogliente giardino completano le sue caratteristiche, facendone la meta ideale per un tranquillo e piacevole soggiorno turistico o di lavoro in un ambiente cordiale e confortevole.
L’ Hotel Riviera dei Dogi a Mira è stato segnalato dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio del Comune di Dolo.
Via Don Minzoni, 33
30034 Mira (Venezia)
Venezia
info@rivieradeidogi.com
39.041.424466
39.041.424428
http://www.rivieradeidogi.net
La Trattoria Dalla Clara a Dolo
Un locale che non e' solo enogastronomia ma anche cultura, tradizione e storia. La signora Clara, mamma di Renzo, Roberto, Paolo, Giampietro Guggia, nel 1949 trasformò in posto di ristoro la fiaschetteria di famiglia.
Nel 1960 il ristoro diventa trattoria ma conserva la genuinita' data dalla conduzione familiare, dal rispetto per le tradizioni e dall’amore per la buona tavola.
Oggi lo chef e' la Signora Silvana, moglie di Renzo, che da trentasette anni opera dietro i fornelli: un matrimonio d’amore e di passione culinaria che genera ogni giorno specialita' quali il risotto alle cappe tonde, la granseola, la polentina con le schie, le moeche fritte e molte altre pietanze tutte preparate secondo i “vecchi sistemi”, come piace alla vasta e fedele clientela della Trattoria.
La Trattoria Dalla Clara è stato segnalata dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio del Comune di Dolo.
Via Stradona, 118
30030 Sambruson di Dolo (VENEZIA)
tel. 041 410928
fax. 041 5101138
email. info@dallaclara.it
www.dallaclara.it
Nel 1960 il ristoro diventa trattoria ma conserva la genuinita' data dalla conduzione familiare, dal rispetto per le tradizioni e dall’amore per la buona tavola.
Oggi lo chef e' la Signora Silvana, moglie di Renzo, che da trentasette anni opera dietro i fornelli: un matrimonio d’amore e di passione culinaria che genera ogni giorno specialita' quali il risotto alle cappe tonde, la granseola, la polentina con le schie, le moeche fritte e molte altre pietanze tutte preparate secondo i “vecchi sistemi”, come piace alla vasta e fedele clientela della Trattoria.
La Trattoria Dalla Clara è stato segnalata dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio del Comune di Dolo.
Via Stradona, 118
30030 Sambruson di Dolo (VENEZIA)
tel. 041 410928
fax. 041 5101138
email. info@dallaclara.it
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giovedì 2 settembre 2010
Pizzeria Ae Oche di Mira
Nel 1983 un gruppo di giovani ragazzi veneziani fondano la “Antica trattoria alle Oche”, ricavando il nome dall'adiacente Calle delle Oche.
Si rivela subito un luogo di riferimento per tutti i giovani veneziani e gli studenti e viene apprezzata per la qualità della pizza (il cui impasto fu tratto da una ricetta pugliese e gelosamente tramandato) e per l'ambiente allegro, sprizzante di simpatia.
Questo il riscontro per la cucina: ingredienti freschissimi, ampia posibilità di scelta tra primi, secondi e pure l pesce, tempi di attesa ridotti, servizio veloce. Per la pizzeria: anche qui amplissima scelta di pizze, tempi di attesa ridottissimi anche in caso di locale pieno, qualità della pasta di base e degli ingredienti eccellente.
La pizzeria Ae Oche è stata segnalata dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio del Comune di Dolo.
Via ghebba, 67 – oriago
30034 - Mira (VE) Italia
tel: 041.5631402
www.aeoche.com/
Si rivela subito un luogo di riferimento per tutti i giovani veneziani e gli studenti e viene apprezzata per la qualità della pizza (il cui impasto fu tratto da una ricetta pugliese e gelosamente tramandato) e per l'ambiente allegro, sprizzante di simpatia.
Questo il riscontro per la cucina: ingredienti freschissimi, ampia posibilità di scelta tra primi, secondi e pure l pesce, tempi di attesa ridotti, servizio veloce. Per la pizzeria: anche qui amplissima scelta di pizze, tempi di attesa ridottissimi anche in caso di locale pieno, qualità della pasta di base e degli ingredienti eccellente.
La pizzeria Ae Oche è stata segnalata dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio del Comune di Dolo.
Via ghebba, 67 – oriago
30034 - Mira (VE) Italia
tel: 041.5631402
www.aeoche.com/
Ristorante da Anna e Otello a Mira
Da non perdere la famosa zuppa di pesce e la varietà di crudo, dagli scampi alla capasanta..per non parlare dei carpacci..dal tonno al branzino allo spada. La passione per la buona cucina, fatta di ingredienti genuini e preparazioni semplici li guida da sempre nel lavoro e permette di offrire ogni giorno le migliori ricette della tradizione veneta.
Primi piatti a base di pasta fresca fatta in casa e la storica zuppa di pesce al rombo, creata con passione da Otello, fondatore del locale.
Tra i secondi proposti dal Ristorante da Anna e Otello vi sono specialità di pesce, sia di mare sia di laguna.
Il tutto accompagnato da verdure di stagione, e poi i dolci fatti in casa.
Il ristorante Da Anna e Otello è stato segnalato dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio del Comune di Dolo.
RISTORANTE SPECIALITA' PESCE ANNA E OTELLO
P. VECCHIA 36
MIRA (VE)
T 041 5675335 - F 041 5675700
www.ristoranteannaeotello.com
Primi piatti a base di pasta fresca fatta in casa e la storica zuppa di pesce al rombo, creata con passione da Otello, fondatore del locale.
Tra i secondi proposti dal Ristorante da Anna e Otello vi sono specialità di pesce, sia di mare sia di laguna.
Il tutto accompagnato da verdure di stagione, e poi i dolci fatti in casa.
Il ristorante Da Anna e Otello è stato segnalato dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio del Comune di Dolo.
RISTORANTE SPECIALITA' PESCE ANNA E OTELLO
P. VECCHIA 36
MIRA (VE)
T 041 5675335 - F 041 5675700
www.ristoranteannaeotello.com
mercoledì 1 settembre 2010
Il Ristorante Do ciacole a mira
Il ristorante “Do Ciacole” si distingue per la sua cucina tipica locale e regionale, i piatti di pesce crudo e marinati e le specialità di carne di primissima qualità.
L’edificio che ospita il ristorante è immerso nel verde della campagna veneta del Mirese.
Nel 1997 la fam. De Iacob ha acquisito lo stabile secolare recuperandolo dallo stato di abbandono e di degrado in cui si trovava da anni; ha potuto curare il restauro della struttura nel rispetto di quella originaria, utilizzando unicamente materiali preesistenti.
Sono nate così le “Do Ciacole”, oasi di pace, raffinatezza e buona cucina. Rocco ed Ilaria , apprezzati ristoratori con esperienza pluridecennale, vi accoglieranno in un ambiente caldo e di sobria eleganza.
Le materie prime sono sempre freschissime, sia pesce che prodotti di stagione.
Il ristorante Do ciacole è stato segnalato dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio
del Comune di Dolo.
RISTORANTE DO CIACOLE
Via Malpaga, 114
30034 Olmo di Mira – Venezia
tel 041 5600748
http://www.ristorantedociacole.it/
L’edificio che ospita il ristorante è immerso nel verde della campagna veneta del Mirese.
Nel 1997 la fam. De Iacob ha acquisito lo stabile secolare recuperandolo dallo stato di abbandono e di degrado in cui si trovava da anni; ha potuto curare il restauro della struttura nel rispetto di quella originaria, utilizzando unicamente materiali preesistenti.
Sono nate così le “Do Ciacole”, oasi di pace, raffinatezza e buona cucina. Rocco ed Ilaria , apprezzati ristoratori con esperienza pluridecennale, vi accoglieranno in un ambiente caldo e di sobria eleganza.
Le materie prime sono sempre freschissime, sia pesce che prodotti di stagione.
Il ristorante Do ciacole è stato segnalato dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio
del Comune di Dolo.
RISTORANTE DO CIACOLE
Via Malpaga, 114
30034 Olmo di Mira – Venezia
tel 041 5600748
http://www.ristorantedociacole.it/
La Trattoria Nalin a Mira
Siamo stati sulla Riviera del Brenta, ed abbiamo trovato la Trattoria Nalin. E’ celebrata da molte guide per la sapienza nella preparazione del pesce. Da queste parti vive il pesce bianco. Il pesce bianco ha le carni di colore chiaro, è più magro ma contiene la stessa quantità di proteine e minerali dei pesci più grassi.
Il Dentice ha una forma ovale e può raggiungere anche 1 metro di lunghezza. Il suo colore varia dal grigio blu del dorso e ventre bianco per la varietà "mediterranea" al rosa del dorso e ventre bianco per la varietà "occhione".
Le carni sono delicate ma molto saporite.
Anche l’Orata ha una forma ovale e può raggiungere anche i 60 cm di lunghezza.
Il dorso ha un bel colore azzurro-giallo, i fianchi sono gialli con delle striature più scure, il ventre è più chiaro; fra gli occhi ha una macchia dorata. Questo pesce è molto bello oltre che molto buono.
L trattoria Nalin è stato segnalata dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio
del Comune di Dolo.
Trattoria Nalin
Via argine sinistro novissimo, 29
30034 - Mira (VE) Italia
tel: 041.420083
www.trattorianalin.it/
Il Dentice ha una forma ovale e può raggiungere anche 1 metro di lunghezza. Il suo colore varia dal grigio blu del dorso e ventre bianco per la varietà "mediterranea" al rosa del dorso e ventre bianco per la varietà "occhione".
Le carni sono delicate ma molto saporite.
Anche l’Orata ha una forma ovale e può raggiungere anche i 60 cm di lunghezza.
Il dorso ha un bel colore azzurro-giallo, i fianchi sono gialli con delle striature più scure, il ventre è più chiaro; fra gli occhi ha una macchia dorata. Questo pesce è molto bello oltre che molto buono.
L trattoria Nalin è stato segnalata dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio
del Comune di Dolo.
Trattoria Nalin
Via argine sinistro novissimo, 29
30034 - Mira (VE) Italia
tel: 041.420083
www.trattorianalin.it/
martedì 31 agosto 2010
La Romania a convivio in Veneto
L'incontro dedicato alla cucina rumena in Veneto, si è aperto alla Antica Osteria Ciotta di Solighetto di Pieve di Soligo (Treviso), con un piatto a base di sopressa e salumi di tradizione,frutto della passione e delle fatiche della Macelleria di Maurizio Gastaldo di Nervesa della Battaglia, norcino conosciuto ed apprezzato del Montello.
Un buon bicchiere di prosecco con il fondo dell'azienda agricola Mass Bianchet della famiglia Miotto di Vidor, ha vivacizzato il via delle discussioni a convivio.
Viorica e Fiorenzo hanno quindi proposto il classico spiedo, splendida creatura interpretata grazie alle carni fornite dalla Macelleria di Robert Bortolin di Farra di Soligo.
Il verdiso e il cabernet dell'azienda agricola Ballancin di Solighetto hanno superbamente accompagnato lo spiedo, divenuto una delle specialità tradizionali dell'Alta Marca.
Poi, come serata comandava, il via alla degustazione dei Mici o mititei - piccole salsicce (mici in romeno significa piccoli e mititei piccolini) molto speziate fatte da un misto di carne, rigorosamente alla brace .
A commento un merlot rosso il Babeasca Neagra delle Colline di Dobrogei. Ceppo diffuso specialmente nei vigneti del sud della Moldavia, il babeasca neagra si utilizza abitualmente per vini da tavola giovani, di colore rosso brillante e gusto fruttato.
“Nel suo cammino verso il mare, il Danubio incontra un ultimo ostacolo: l’altipiano di Dobrogea, che lo obbliga a girare bruscamente deviando il suo corso verso le pianure del nord. La regione si estende dal confine ucraino a quello bulgaro, sui suoli calcarei delle colline e sabbiosi, alluvionali della costa, sole per almeno 300 giorni l’anno, autunni caldi e lunghi, gode della frescura del Mar Nero e dell’umidità necessaria per lo sviluppo della muffa nobile botrytys cinerea. Murfatlar è una delle zone di produzione migliori della Romania, con almeno 2.000 ettari a vigneto specializzato. Chardonnay e Pinot Gris, come Tamaioasa Romaneasca e Muscat Ottonel, qui danno vini liquorosi di qualità eccezionale e di grande longevità, ma ci sono anche dei rossi molto ricchi ed aromatici di Cabernet Sauvignon, Merlot e Pinot Noir. Nei vigneti di Pietroasa si producono degli interessanti bianchi di Tamaioasa e Grasa. I vini di Sarica-Niculitel, molto più modesti, non possono competere a nessun livello con le meraviglie di Murfatlar.
Questi vini fanno parte dell'orgoglio nazionale, tanto che a Valea Calugareasca opera attivamente un unico Istituto nazionale di Ricerca sulla Viticoltura e la Vinificazione, che produce e commercia in proprio anche diversi vini. Ma le loro caratteristiche rimangono fortemente influenzate dai microclimi, dai territori, dalle tradizioni enologiche e gastronomiche locali, tanto differenti da costituire per lo straniero un’avvincente caccia al tesoro. Anche la cucina rumena a cui si riferiscono fa parte, senza dubbio, della tradizione balcanica, ma con evidenti caratteristiche speciali, riconducibili a tre componenti fondamentali: le forti influenze russe e turche, le influenze occidentali (ungheresi e francesi), la grande varietà dei piatti regionali. Soltanto da questa prospettiva si può parlare di una enologia e di una cucina nazionale romena, per giunta in grande simbiosi. D’obbligo, quindi, anche solo due cenni su quest’ultima, con l’occhio ai vini che magicamente l’accompagnano. D’obbligo, quindi, anche solo due cenni su quest’ultima, con l’occhio ai vini che magicamente l’accompagnano. La pietanza più diffusa è la „mamaliga”, polenta di farina di mais, che viene condita con burro e formaggio e che si prepara anche nelle capanne di legno accendendo il fuoco lontano dalle pareti e mettendovi a cuocere una caldaia di rame. I Rumeni sono soliti iniziare il pranzo con i „gustari”, antipasti a base di vegetali come pomodori, peperoni e cetrioli con salame e formaggio. Le minestre sono per lo più quelle tradizionali balcaniche: il „bors” di barbabietole rosse, la „ciorba” di carne di vitello e di pollo, la „ciorba potroace” con frattaglie di tacchino e di oca. Anche i piatti a base di carne sono di netta tradizione balcanica, come i popolarissimi „mititei”, piccole salsicce di carne tritata di manzo molto aromatizzate con aglio, pepe, spezie varie e cotte alla griglia, le „sarmale”, polpette di carne tritata, avvolte in foglie di vite o di cavolo e servite con pomodori con o senza panna, la „tocana”, un ragù che va lasciato al fuoco parecchie ore, la „musaka” di carne tritata, pomodori e melanzane disposti a strati e cotti al forno, il „ghiveci” di verdure tagliate finissime, arricchite di pezzetti di maiale e messe al forno, la „pastrama”, carne affumicata di bue, maiale o capra.
La selvaggina generalmente non viene fatta frollare, come le anatre marinate il giorno prima e poi arrostite e servite con le olive. La zuppa di pesce è più veloce della nostra, si fa con pesciolini di fiume di ogni genere appena pescati, puliti e cotti in pochi minuti con pomodori ed erbe fini. La carpa si fa allo allo spiedo oppure in zuppa, o cotta con olio e pomodoro, o marinata, o al forno con ripieno di noci pestate, uva sultanina ed erbe aromatiche. I gamberoni sono cotti con aceto e profumi e si servono con un trito di noci, aglio e olio o con riso.Di insaccati, formaggi e dolci non c’è che l’imbarazzo della scelta, è pur sempre un Paese latino. “ (Mario Crosta)
A conclusione della serata i biscotti artigianali di Sandro Facchin, fornaio di Ciano del M0ontello, con lo spumante straordinario dell'azienda agricola Valter Miotto di Colbertaldo di Vidor.
Un buon bicchiere di prosecco con il fondo dell'azienda agricola Mass Bianchet della famiglia Miotto di Vidor, ha vivacizzato il via delle discussioni a convivio.
Viorica e Fiorenzo hanno quindi proposto il classico spiedo, splendida creatura interpretata grazie alle carni fornite dalla Macelleria di Robert Bortolin di Farra di Soligo.
Il verdiso e il cabernet dell'azienda agricola Ballancin di Solighetto hanno superbamente accompagnato lo spiedo, divenuto una delle specialità tradizionali dell'Alta Marca.
Poi, come serata comandava, il via alla degustazione dei Mici o mititei - piccole salsicce (mici in romeno significa piccoli e mititei piccolini) molto speziate fatte da un misto di carne, rigorosamente alla brace .
A commento un merlot rosso il Babeasca Neagra delle Colline di Dobrogei. Ceppo diffuso specialmente nei vigneti del sud della Moldavia, il babeasca neagra si utilizza abitualmente per vini da tavola giovani, di colore rosso brillante e gusto fruttato.
“Nel suo cammino verso il mare, il Danubio incontra un ultimo ostacolo: l’altipiano di Dobrogea, che lo obbliga a girare bruscamente deviando il suo corso verso le pianure del nord. La regione si estende dal confine ucraino a quello bulgaro, sui suoli calcarei delle colline e sabbiosi, alluvionali della costa, sole per almeno 300 giorni l’anno, autunni caldi e lunghi, gode della frescura del Mar Nero e dell’umidità necessaria per lo sviluppo della muffa nobile botrytys cinerea. Murfatlar è una delle zone di produzione migliori della Romania, con almeno 2.000 ettari a vigneto specializzato. Chardonnay e Pinot Gris, come Tamaioasa Romaneasca e Muscat Ottonel, qui danno vini liquorosi di qualità eccezionale e di grande longevità, ma ci sono anche dei rossi molto ricchi ed aromatici di Cabernet Sauvignon, Merlot e Pinot Noir. Nei vigneti di Pietroasa si producono degli interessanti bianchi di Tamaioasa e Grasa. I vini di Sarica-Niculitel, molto più modesti, non possono competere a nessun livello con le meraviglie di Murfatlar.
Questi vini fanno parte dell'orgoglio nazionale, tanto che a Valea Calugareasca opera attivamente un unico Istituto nazionale di Ricerca sulla Viticoltura e la Vinificazione, che produce e commercia in proprio anche diversi vini. Ma le loro caratteristiche rimangono fortemente influenzate dai microclimi, dai territori, dalle tradizioni enologiche e gastronomiche locali, tanto differenti da costituire per lo straniero un’avvincente caccia al tesoro. Anche la cucina rumena a cui si riferiscono fa parte, senza dubbio, della tradizione balcanica, ma con evidenti caratteristiche speciali, riconducibili a tre componenti fondamentali: le forti influenze russe e turche, le influenze occidentali (ungheresi e francesi), la grande varietà dei piatti regionali. Soltanto da questa prospettiva si può parlare di una enologia e di una cucina nazionale romena, per giunta in grande simbiosi. D’obbligo, quindi, anche solo due cenni su quest’ultima, con l’occhio ai vini che magicamente l’accompagnano. D’obbligo, quindi, anche solo due cenni su quest’ultima, con l’occhio ai vini che magicamente l’accompagnano. La pietanza più diffusa è la „mamaliga”, polenta di farina di mais, che viene condita con burro e formaggio e che si prepara anche nelle capanne di legno accendendo il fuoco lontano dalle pareti e mettendovi a cuocere una caldaia di rame. I Rumeni sono soliti iniziare il pranzo con i „gustari”, antipasti a base di vegetali come pomodori, peperoni e cetrioli con salame e formaggio. Le minestre sono per lo più quelle tradizionali balcaniche: il „bors” di barbabietole rosse, la „ciorba” di carne di vitello e di pollo, la „ciorba potroace” con frattaglie di tacchino e di oca. Anche i piatti a base di carne sono di netta tradizione balcanica, come i popolarissimi „mititei”, piccole salsicce di carne tritata di manzo molto aromatizzate con aglio, pepe, spezie varie e cotte alla griglia, le „sarmale”, polpette di carne tritata, avvolte in foglie di vite o di cavolo e servite con pomodori con o senza panna, la „tocana”, un ragù che va lasciato al fuoco parecchie ore, la „musaka” di carne tritata, pomodori e melanzane disposti a strati e cotti al forno, il „ghiveci” di verdure tagliate finissime, arricchite di pezzetti di maiale e messe al forno, la „pastrama”, carne affumicata di bue, maiale o capra.
La selvaggina generalmente non viene fatta frollare, come le anatre marinate il giorno prima e poi arrostite e servite con le olive. La zuppa di pesce è più veloce della nostra, si fa con pesciolini di fiume di ogni genere appena pescati, puliti e cotti in pochi minuti con pomodori ed erbe fini. La carpa si fa allo allo spiedo oppure in zuppa, o cotta con olio e pomodoro, o marinata, o al forno con ripieno di noci pestate, uva sultanina ed erbe aromatiche. I gamberoni sono cotti con aceto e profumi e si servono con un trito di noci, aglio e olio o con riso.Di insaccati, formaggi e dolci non c’è che l’imbarazzo della scelta, è pur sempre un Paese latino. “ (Mario Crosta)
A conclusione della serata i biscotti artigianali di Sandro Facchin, fornaio di Ciano del M0ontello, con lo spumante straordinario dell'azienda agricola Valter Miotto di Colbertaldo di Vidor.
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domenica 29 agosto 2010
180 anni dell'Imperatore Francesco Giuseppe all'Osteria Bepi Meo a San Canzian d'Isonzo
Se fosse ancora vivo, il 18 agosto di quest'anno l'imperatore Francesco Giuseppe I avrebbe compiuto 180 anni.
Così oltre 150 persone, bisiache, ma non solo, hanno festeggiato di par loro a suon di boccali di birra e specialità mitteleuropee il 180esimo compleanno dell'imperatore d'Austria e Ungheria Francesco Giuseppe nella trattoria da Bepi Meo di San Canzian. “Seduti alle tavolate allestite nel giardino del locale, uomini e donne in completo tirolese, pronti ad applaudire la musica tratta dalla tradizione e dal folclore austriaco dal complesso goriziano Trio Toc4i, composto da quattro giovani musicisti che con strumenti acustici amano reinterpretare un repertorio di musiche friulane, slovene e balcaniche.” (Il Piccolo). Bruno Tirel, nunme tutelare dell'Osteria, vestito alla foggia austriaca, ha fatto arrivare sulle tavole del locale di San Canzian, salumi affumicati e cetrioli, gnocchi carinziani con erba cipollina, spaetzle con cinghiale e gnocchi di pane con gulash suppe o fagiano, bracioline di cinghiale e filettini di capriolo, un inedito sorbetto alla birra e il dolce simbolo della Vienna asburgica e attuale, la Sachertorte, affiancata comunque anche da torte bavaresi ai frutti di bosco.
Bruno Tirel è dal 2008 delegato della rete di informazione l'Italia del Gusto per la Bisiacaria ed ha avuto il merito di far inserire San Canzian d'Isonzo nella rete dei Borghi Europei del Gusto.
Proprio in questi giorni ha ricevuto l'invito ufficiale di interpretare l'incontro di preparazione al Festival Europeo del Gusto ( che si terrà in dicembre in Veneto), che presenterà le eccellenze friulane scelte dai giornalisti e dai comunicatori dell'associazione l'Altratavola per l'evento internazionale.
Una bella soddisfazione,che va ad aggiungersi ad un ricco percorso umano e professionale.
Così oltre 150 persone, bisiache, ma non solo, hanno festeggiato di par loro a suon di boccali di birra e specialità mitteleuropee il 180esimo compleanno dell'imperatore d'Austria e Ungheria Francesco Giuseppe nella trattoria da Bepi Meo di San Canzian. “Seduti alle tavolate allestite nel giardino del locale, uomini e donne in completo tirolese, pronti ad applaudire la musica tratta dalla tradizione e dal folclore austriaco dal complesso goriziano Trio Toc4i, composto da quattro giovani musicisti che con strumenti acustici amano reinterpretare un repertorio di musiche friulane, slovene e balcaniche.” (Il Piccolo). Bruno Tirel, nunme tutelare dell'Osteria, vestito alla foggia austriaca, ha fatto arrivare sulle tavole del locale di San Canzian, salumi affumicati e cetrioli, gnocchi carinziani con erba cipollina, spaetzle con cinghiale e gnocchi di pane con gulash suppe o fagiano, bracioline di cinghiale e filettini di capriolo, un inedito sorbetto alla birra e il dolce simbolo della Vienna asburgica e attuale, la Sachertorte, affiancata comunque anche da torte bavaresi ai frutti di bosco.
Bruno Tirel è dal 2008 delegato della rete di informazione l'Italia del Gusto per la Bisiacaria ed ha avuto il merito di far inserire San Canzian d'Isonzo nella rete dei Borghi Europei del Gusto.
Proprio in questi giorni ha ricevuto l'invito ufficiale di interpretare l'incontro di preparazione al Festival Europeo del Gusto ( che si terrà in dicembre in Veneto), che presenterà le eccellenze friulane scelte dai giornalisti e dai comunicatori dell'associazione l'Altratavola per l'evento internazionale.
Una bella soddisfazione,che va ad aggiungersi ad un ricco percorso umano e professionale.
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