venerdì 5 marzo 2010

Il Fior d’arancio di Bacco e Arianna

L'azienda agricola Bacco e Arianna di Ernesto Calaon è situata sulle pendici occidentali dei Colli Euganei, nella verde e riposante quiete di un declivio; in un ridente paese di nome Vò, a pochi chilometri da Padova, la famosa città del Santo. L'azienda si estende su di un'area di oltre 15 ettari, ed è sempre stata produttrice di vini di pregio, grazie ai rigorosi sistemi di selezione delle uve, i moderni processi di vinificazione e di affinamento dei vini uniti alla saggezza ed all’esperienza della famiglia Calaon.


I vigneti, sia grazie alla morfologia del terreno di origine vulcanica, sia per la particolare posizione, producono uve dagli intensi aromi e dalla elevata gradazione. Il lavoro nei vigneti è accompagnato costantemente dalla silente armonia dei Colli Euganei, resi ancor più vivi e magici da una natura sempre generosa.

Abbiamo assaggiato il Fior d’arancio tranquillo, vino biologico molto aromatico, in una degustazione alla Pasticceria Magnolia di Ponte della Priula. E’ un moscato molto fruttato, con intensi profumi floreali, soprattutto di pesca. L’abbiamo bevuto accompagnato dai tradizionale saeti veneti.



Enoturismo Bacco e Arianna

Via Cà Sceriman, 784 - 35030 Vò - Padova - ITALY

Tel: (+39)049.9940187 - Fax: (+39)049.9944273

E-mail:info@baccoearianna.com

http://www.baccoearianna.com/

giovedì 4 marzo 2010

La Fattoria dell’Eremo

All’interno del Parco dei Colli Euganei, sui resti di un convento benedettino del 1600, sorge la Fattoria dell’Eremo, la cui proprietà è curata dalla Famiglia Zavattiero dal 1930.


La Fattoria dell’Eremo è stata totalmente ristrutturata nel pieno rispetto dell’incantevole ambiente in cui sorge, riutilizzando parte dei materiali laterizi originali. Essa si estende su oltre 10 ettari di terreno, coltivato prevalentemente a vigneto ed in parte anche ad orto, dove scorazzano liberamente grande varietà di animali da cortile.

La cucina proposta si basa sui tipici piatti veneti, realizzati con prodotti propri e curati secondo le ricette tradizionali.

Tra gli antipasti particolarmente saporiti risultano i salumi prodotti da animali allevati rigorosamente all’interno della fattoria, mentre tra i primi ricordiamo la pasta all’uovo condita con i sughi tipici del Parco Colli, tra cui il ragù d’anitra. Tra le pietanze spiccano gli arrosti di ruspanti e la tipica carne allo spiedo, nonchè in stagione i bolliti accompagnati dalle salse tradizionali del posto.

Per dessert ci sono gli squisiti dolci caserecci.

Il tutto è accompagnato da preziosi vini di produzione propria, sapientemente proposti e selezionati dall’esperienza della famiglia Zavattiero.

La Fattoria dell’Eremo propone anche banchetti per qualsiasi cerimonia, sia personale che aziendale.

Oltre alle proposte eno-gastronomiche, la Fattoria dell’Eremo dispone anche di miniappartamenti di 3 e 4 posti letto per gustare appieno il meravoglioso paesaggio che la circonda e trascorrere delle ore in totale rilassatezza e salubrità. Il pernottamento è libero, con cucina aperta il venerdì, sabato e domenica.



FATTORIA DELL'EREMO

VO' EUGANEO (PD) - VIA ROVAROLLA, 1940

TEL. 049.9940479 CELL. 338.3390291

email: info@fattoriadelleremo.it

http://www.fattoriadelleremo.it/

Agricoltura padovana, malato grave o solo momentaneo?

Secondo le informazioni fornite dalla Camera di commercio di Padova, il mercato del mais e del grano non è mai stato così depresso; in queste condizioni, commenta il presidente di


Confagricoltura Padova Antonio da Porto, le aziende non riusciranno nemmeno a recuperare i costi di produzione.

La situazione è ancora più drammatica per il latte, gli allevamenti di suini e l’ortofrutta, come in tutta Italia. Inoltre, i prezzi in vitivinicoltura rimangono bassi mentre continua l’espianto dei vigneti, con il rischio di depauperare gradualmente un patrimonio produttivo importante per il territorio padovano.

Nel frattempo, sperando che i tempi migliorino, è indispensabile non solo etichettare e rendere riconoscibili i prodotti ma anche riorganizzare la filiera dell’agroalimentare italiano.

“Confagricoltura ha individuato alcune misure da adottare al più presto per impedire il tracollo del settore” spiega Antonio da Porto.“Innanzitutto è importante che il provvedimento del Governo relativo alla moratoria sui crediti venga attuato con tempestività da tutte le banche e che alle aziende agricole venga garantita la liquidità necessaria per far fronte a questo difficile momento che stanno vivendo i mercati. Poi è necessario che venga drasticamente ridotta la burocrazia, da quella dell’Unione Europea a quella del più piccolo Comune della provincia di Padova, perché sta opprimendo con oneri insostenibili le nostre aziende. Dobbiamo poi poter beneficiare in modo semplice, tempestivo ed efficace delle risorse del Piano di Sviluppo Rurale del Veneto, anzitutto per migliorare le produzioni e adeguarle alle mutate esigenze del mercato. Infine chiediamo agli Enti locali – Comuni, Provincia, Regione – maggiore attenzione alle imprese agricole, alle quali va concessa subito la possibilità di investire nelle energie rinnovabili, dal biogas alla combustione di biomasse agricole al fotovoltaico”.

Non solo: resta comunque l’annoso problema del frazionamento e l’imprenditorialità che rimane scarsa. Ricordo che se parlava ai tempi dell’Università a Economia e Politica agraria a Cà Foscari, e non è cambiato molto.

mercoledì 3 marzo 2010

Cà Lustra, il lavoro di una vita

Da 31 anni Ca' Lustra è impegnata nella vitivinicolura Euganea con immutato entusiasmo. Pensando sempre con etica e per la qualità.


Il 2008 è anche l'anno del "3 bicchieri" al Sassonero 2005 nella guida Vini d'Italia del Gambero Rosso. Meritato perchè lavorano tanto per offrire prodotti piacevoli e per essere contenti di quel che fanno.

Ca’Lustra è un cammino in una zona non famosa, nè chiacchierata, ed è quest’apparente povertà che ha spinto le persone che vi lavorano a scoprire la naturale ricchezza in essa nascosta. La terra ha i suoi tempi ed è più tenace di chiunque la percorra, per questo il loro lavoro è “con” la terra; terra generosa o arida ma sempre con un forte carattere.

Osservarla e assecondarla attentamente permette di assaporare la sua natura, attraverso aromi e sapori creati dall’interazione delle piante con i suoi elementi costituenti, sempre diversi, in ogni singolo campo.



La filosofia, l’impegno

» La conoscenza profonda del territorio di appartenenza

» Il legame alla tradizione

» La continua ricerca per migliorare

» Il lavoro agricolo nel rispetto della natura

» L'etica commerciale attenta al giusto rapporto tra qualità e prezzo

» Lo studio e la sperimentazione su antichi vitigni e metodi di lavoro

E' certamente per ciascuno di questi molteplici motivi, per la passione, la disponibilità, la professionalità dei suoi operatori, che Cà LUSTRA ritrova quotidianamente nella sua affezionata clientela fiducia ed entusiasmo crescenti.

Con un impegno umile ed appassionato in tutte le fasi della vita produttiva coltivano 34 ettari a vigneto e altri 15 a bosco di castagno, uliveto e pascolo. Tutto è condotto da Franco, in vigna e in cantina. Perché produrre nel Parco Regionale dei Colli Euganei è più che un lavoro, è custodire un irripetibile ambiente di un centinaio di isole nel mezzo dell’affollata pianura padana.

È quindi il vino nel bicchiere che può raccontare di sè e delle sue origini invogliando l'assaggiatore ad un duplice viaggio: in pochi centilitri un parco di storia e natura di circa 200 Kmq.

Bontà, semplicità e riconoscibilità, prodotto e territorio come sincera identità in bottiglia. E' questo il messaggio che intendono dare con l'immagine dei vini Ca' Lustra fin dalla nascita dell'azienda. E per sottolineare questo radicamento nella tradizione le attuali etichette della linea "base" torneranno nel corso di quest'anno a essere più aderenti alle originali degli anni '80 e '90.

La linea "alta" della produzione è invece più recente. Dopo le prime selezioni di vigneto degli anni '90 che già riportavano il nome "Zanovello", nel 2002 si iniziò con una gamma crescente di vini ottenuti da vitigni e vigneti speciali e dedicati.

I vini dolci sono un'antica tradizione nei Colli Euganei. Se il Moscato Bianco era già presente fin dai tempi romani, i Veneziani della repubblica marinara, amanti appunto dei vini dolci, portarono di ritorno dai loro viaggi nel Mediterraneo una quantità di varietà aromatiche e dolcissime. E queste colline che furono già a quell'epoca il più ambito luogo di residenza estiva iniziarono a ospitare anche vitigni come Fior d'Arancio, Malvasie, Marzemino, Moscati rossi... Noi produciamo ben quattro diversi tipi di vino dolce adatti alle più diverse esigenze.



Azienda Agricola

Cà LUSTRA s.s.



Via S. Pietro, 50

Frazione FAEDO - 35030 Cinto Euganeo (PD)

tel. 0429 94128 - fax 0429 644111

P.I. 02684930288



E-mail: info@calustra.it

www.calustra.it

Agriturismo La Buona Terra, bio e tanto altro

Luisa e Domenico Carpanese amano trasmettere la loro storia che affonda le radici nella Tradizione veneta contadina.


Domenico allevatore di vacche da latte e Luisa, Consulente agricola, alla fine del 1999 danno il via ad un nuovo progetto chiamandolo: La Buona Terra. Ci credono molto: possiamo testimoniare che Domenico ha letteralmente portato un corno di letame ad Agricamp per mostrare come coltiva la terra.

Il loro modo di interpretare questa attività li vede rispettosi dei metodi antichi, e attenti a tutte quelle innovazioni che sono in sintonia con la natura, tanto da poter essere certificati:

BIOS, AIAB e SINCERT. Tanto antichi da essersi rifatti a scritti benedettini.

Nel 2009 nel grande rispetto per l'ambiente che sentono come obiettivo di vita, Luisa e Domenico hanno installato un impianto fotovoltaico: prendere l'energia pulita dal sole e trasformarlo in energia elettrica. Sfruttando la copertura del tetto della stalla e l'alto potere energetico del sole, ora “La Buona Terra” produce l'energia che consuma per tutte le attività, senza immettere nell'atmosfera nessun rilascio di anidride carbonica. Un grande pannello luminoso indica la produttività dell'impianto e la diminuzione di inquinamento per assenza di rilascio di CO2.

Dal 2009 Domernico ha iniziato il percorso della coltivazione biodinamica.

Questo agriturismo propone piatti come le zuppe, la pasta e fagioli, le fantasie di lessi e la tipica "gallina padovana in tocio" con polenta di maraneo.

Tutte le paste sono fatte a mano dalla padrona di casa, lo stesso per le torte, le focacce, il pane, i dolci, le marmellate e i sottaceti.

I vini usati provengono da vitigni dei colli euganei come il Serprino e il Raboso.

Il servizio di ristorazione viene offerto tutta la settimana agli ospiti, mentre su prenotazione il ristorante è aperto il fine settimana.

Durante la bella stagione si mangia sull'aia all'ombra di olmi secolari e con il profumo della lavanda.

Nello spazio attrezzato dell'Agriturismo, ci sono due barbecue che sono a disposizione di chi vuol cucinare i prodotti acquistati nella fattoria.



Agriturismo sui Colli Euganei LA BUONA TERRA

Via Repoise, 73 - 35030 Cervarese di Santa Croce - (Pd)

Tel. 049 9915497 Fax 0499919448 Cell. 328 0770977

www.buonaterrabio.it

info@buonaterrabio.it

lunedì 1 marzo 2010

PIANO AGRICOLO TRIENNALE, UN PACCHETTO DI INTERVENTI PER LANCIARE L’AGRICOLTURA DEI COLLI EUGANEI

Con l’approvazione nel dicembre 2004 del Piano Agricoltura pluriennale 2005 – 2007, l’Ente Parco Colli Euganei si è munito di uno strumento di programmazione che raccoglie, coordina e determina tutte le azioni per la valorizzazione delle attività e delle risorse agricole nel territorio del Parco e delle zone limitrofe.


Previsto dal Piano Ambientale, il Progetto Tematico Agricoltura ha superato i confini degli interventi specifici operati sino ad allora dall’Ente, che riguardavano principalmente i settori trainanti dell’economia agricola dei Colli Euganei (vitivinicolo e olivicolo), ponendosi l’obiettivo di dare delle risposte all’intero comparto. Il Piano Agricolo Triennale 2005 – 2007 è intervenuto nei settori vitivinicolo, olivicolo, apistico, agrituristico e nel settore dell’agricoltura biologica che sta iniziando ad avere un notevole sviluppo all’interno del Parco. Le azioni del Piano pluriennale sono state indirizzate anche, e per la prima volta nella storia dell’Ente, nell’ottica della sostenibilità ambientale degli interventi e cioè in funzione agroambientale come previsto dalla riforma della P.A.C. (Politiche Agricole Comunitarie). Un passo importante quanto il coinvolgimento dei rappresentanti dei vari settori dell’agricoltura, prime fra tutte le Associazioni di categoria dei Colli Euganei, nell’individuazione degli ambiti di intervento e dei fabbisogni specifici attraverso un tavolo tecnico di lavoro e di concertazione.

Il bilancio positivo di questa prima esperienza ha posto delle solide basi per programmare ulteriori interventi nel triennio 2008 – 2010, un Piano che tiene conto di quanto previsto dal Piano di Sviluppo Regionale (P.S.R.) 2007 - 2013 della Regione Veneto al fine di evitare sovrapposizioni di interventi. Il nuovo Piano Agricolo Triennale, oltre a dare avvio a tutte quelle azioni non attuate nel progetto precedente, sviluppa nuove iniziative alla luce delle esigenze del settore e degli operatori agricoli dando un maggior impulso anche a importanti progetti tematici infrastrutturali riguardanti il territorio. Per la prima volta nella storia dell’Ente si crea un rapporto didattico e collaborativo con il mondo delle scuole superiori ad indirizzo Agrario così da arrivare alla realizzazione di progetti condivisi di utilità pratica, sia per gli studenti che per la stessa scuola.

AGRICOLTURA E PARCO, UN BINOMIO IMPRESCINDIBILE

Non solo economia locale e sviluppo sostenibile, ma anche mantenimento delle biodiversità, delle tradizioni e della tipicità dei paesaggi dei Colli Euganei.


Sono questi gli elementi di maggiore rilievo che caratterizzano l’agricoltura del Parco per la quale l’Ente si sta impegnando con diversi interventi e progetti di supporto.

Oltre ad appoggiare le attività di promozione dei prodotti tradizionali euganei attraverso contributi alle associazioni del territorio, l’Ente interviene con azioni mirate che interessano i maggiori comparti produttivi.

In ambito vitivinicolo si sta realizzando un progetto di riqualificazione di un’area di proprietà del Demanio regionale a Galzignano Terme in località Chiesa Vecchia. Gli interventi previsti sono la creazione di una rete sentieristica attorno al colle, un’area attrezzata per pic nic e la messa a dimora di barbatelle di vitigni autoctoni che andranno a costituire un vigneto sperimentale didattico in collaborazione con il Consorzio Vini D.O.C. “Colli Euganei” e il Centro di Ricerche per la viticoltura (CRA-VIT).

Per quanto concerne l’olivicoltura, l’Ente Parco da alcuni anni è impegnata sul fronte della lotta alla mosca dell’olivo (Bactrocera oleae) mediante la distribuzione gratuita di trappole per la cattura massale che coinvolge attualmente circa 350 aziende dell’areale euganeo per un ammontare di circa 80mila piante. Contemporaneamente è stata avviata un’azione di monitoraggio sulla mosca dell’olivo condotta in collaborazione con il Dipartimento di Entomologia dell’Università agli studi di Padova su un campione di circa 11 aziende distribuite in maniera omogenea sul territorio.

Azioni che s’inseriscono nei principi dell’agricoltura ecocompatibile promossa dall’Ente Parco che intende fornire così assistenza tecnica e linee di indirizzo colturale a basso impatto ambientale.

Tra i prodotti tradizionali del Parco spiccano i piselli che vantano un glorioso passato di produzione nell’area meridionale dei Colli Euganei oggetto di una sperimentazione finalizzata alla valutazione quali-quantitativa delle migliori cultivar nane e precoci che meglio si adattano alle condizioni pedoclimatiche della zona storicamente vocata. L’iniziativa di valorizzazione ha portato nel 2009 alla costituzione di un’associazione di produttori denominata “Bisi & Bisi” che si affianca all’Ente Parco e alla Pro Loco di Baone nello svolgimento delle attività in corso tra le quali rientra anche il coinvolgimento dei ristoranti ed agriturismi locali nella presentazione di serate a tema.

Anche l’apicoltura è stata oggetto di un intervento di supporto volto ad incrementare il patrimonio apistico (nuclei di api e api regine) dei Colli Euganei e a rinnovare le arnie.

La produzione tradizionale del Parco si sta, inoltre, inserendo con successo nei circuiti dell’agricoltura biologica con un costante incremento di aziende che attuano la conversione delle proprie colture, grazie all’azione di supporto avviata dall’Ente Parco sia nel sostegno delle spese di certificazione che dell’assistenza tecnica. Attualmente sono quasi 40 le aziende certificate biologico,

tra le quali uno dei tre frantoi del territorio, situate in quasi tutti i 15 Comuni del Parco, tra questi Baone risulta essere quello con la maggiore superficie coltivata con il metodo biologico.

A corollario di questo impegno istituzionale l’Ente Parco sta lavorando per promuovere i prodotti agroalimentari del territorio tramite la stesura di disciplinare per la concessione e l’utilizzo del logo del Parco Regionale dei Colli Euganei a favore delle aziende agricole che renderanno riconoscibile e tracciabile i prodotti dell’area Parco.

Infine, mediante appositi capitoli di bilancio l’Ente Parco è impegnato nelle attività di prevenzione e risarcimento danni causati dalla fauna selvatica. Con l’approvazione della L.R. n. 1 del 05/01/2007 “Piano Faunistico Venatorio Regionale (2007-2012)”, la Regione Veneto ha escluso dai risarcimenti le aree protette. L’Ente Parco dei Colli Euganei ha deciso, quindi, di dare risposta alle richieste danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni primarie all’interno del territorio di competenza attraverso l’assegnazione di un contributo. L’Ente è operativo dal 2008 sia per quanto riguarda i sopralluoghi aziendali e l’accertamento del danno, sia per l’erogazione del contributo a titolo di risarcimento che avviene, normalmente, entro il febbraio dell’anno successivo.

domenica 28 febbraio 2010

L'Istria Croata di Umago,Buie, Cittanova e Verteneglio ad AgriCamp 2010


Dario Penco (Ufficio Turistico di Umago) e Walter Bassanese (direttore Ufficio Turistico di Buie), sono intervenuti ad AgriCamp, il 1° Campo della Comunicazione Territoriale in agricoltura, per presentare le eccellenze dell'Istria.


I prodotti più apprezzati della regione istriana sono il vino, l`olio d`oliva, il prosciutto istriano e il formaggio i quali si possono assaggiare in una delle famose konobe istriane. Da non perdersi sono le specialità regionali e i cibi preparati con delle verdure casarecce, con carne e pesce sempre freschi, il che vi viene offerto nei vari ristoranti decorati in modo tradizionale a prezzi accettabili.

"Prati verdi si innalzano in bellissimi colli, che si affacciano su vigneti e villaggi istriani, nei quali il tempo sembra si sia fermato. Una delle attrazioni più interessanti è sicuramente il bovino autoctono istriano, il boskarin. Il boskarin rappresenta una delle specie di animali protetti in Istria. L’entroterra dell’Istria è sicuramente una regione affascinante, che vi lascerà senza fiato, con le sorgenti, le rocce, i boschi, le morene marnose, le chiesette e i vecchi castelli avvolti dall’edera e dimenticati dal tempo. L’agriturismo istriano era inizialmente concepito come una forma di accoglienza molto semplice, organizzata dagli agricoltori, allestendo sommariamente alloggi in edifici aziendali resi disponibili dal rapido ridimensionamento degli occupati in agricoltura. L’agriturismo si è via via evoluto offrendo comfort e servizi adeguati alle esigenze del turismo moderno."

Ma Umago, Salvore, Buie, Novigrad-Cittanova e Verteneglio (inseriti nella rete dei Borghi Europei del gusto) offrono in primavera diverse possibilità di incontro con le tipicità istriane.

Il 14 - 15 Marzo 2009 ecco gli Incontri Oleum Olivarum, a Crassizza – Buie.

Una Manifestazione dedicata alla olivicoltura, con la IV. Fiera dell'olio extra vergine di oliva ed il concorso internazionale d’arti figurative ispirato all’oliva.

Dal 27.03.2010 al 30.04.2010 i ristoranti e le trattorie (konobe) propongono specialità a base d’asparagi.

Dall'08.04.2010 - 11.04.2010 a Buje si terrà l'edizione dell’ormai tradizionale “Sparisada”, che ad ogni primavera, nella prima settimana dopo le festività pasquali, detta Ottava, vede impegnati i castellani nella raccolta degli asparagi e nella preparazione dei piatti più fantasiosi fatti tutti a base di questo sempre più pregiato dono della natura e delle campagne istriane. La manifestazione prenderà il via con la rassegna culinaria che porta il titolo “Asparago d’oro” .

Ad ambedue gli appuntamenti sono stati invitati i Borghi Europei del Gusto dei Colli Euganei e i Cenacoli del Gusto de l'Altratavola della provincia di Padova.