L’ Azienda Agricola FERRIN e l’Associazione Culturale "IL CIAVEDÂL" presentano venerdì
29 GENNAIO 2010 alle ore 20.30 il libro di Massimiliano Santarossa GIOVENTU’ D’ASFALTO, presso la sede dell’azienda Agricola in Località Casali Maione, 8, a Bugnins di Camino al Tagliamento, in provincia di Udine. Fabiola e Paolo Ferrin continuano ad unire vino e cultura, un binomio che, a nordest, deve ancora crescere.
La serata sarà presentata da Mauro Missana, direttore di Radio Onde Furlane. Al termine ci sarà un momento conviviale
MASSIMILIANO SANTAROSSA è nato nel 1974 a Villanova (Pordenone). E' scrittore ed editor. Da giovanissimo inizia a lavorare in falegnameria, poi come operaio in una fabbrica di materie plastiche. Dal 1995 lavora alla Biblioteca dell'Immagine.
E' autore dei libri “Storie dal fondo” (2007) e “Gioventù d'asfalto” (2009), entrambi editi da Biblioteca dell'Immagine.
Ha vinto il Premio Letterario “Parole Contro” nel 2008 e ha ricevuto la menzione speciale del Premio Letterario Nazionale “Tracce di Territorio” nel 2009.
Suoi racconti vengono rappresentati a teatro, e pubblicati in diverse riviste letterarie, antologie e quotidiani. E' considerato uno dei giovani scrittori italiani più promettenti.
Noi, figli di periferia
«I nostri padri lottavano,
per dar vita ai sogni.
La mia generazione vive,
per ammazzare la paura».
Gioventù d'asfalto è come un bisturi che entra diretto nella carne e nell'anima delle giovani generazioni.
È un libro che svela segreti, che svela cosa accade dietro gli angoli dei bei palazzi. Cosa avviene all'ombra delle nostre piazze.
È un libro che svela chi sono e come sono i ragazzi di ieri e quelli di oggi. Senza censure.
Storie vere d'una generazione viva, che corre sopra strade difficili, dentro notti senza fine, tra esagerazioni e avventure. Un ritratto unico, forte, vero, per raccontare i figli delle nostre periferie.
In questo libro Santarossa ripercorre le storie di vita di un gruppo di ragazzi del Branco, descrivendo la periferia del Nordest attraverso la voce della sua generazione. Niente narrativa, solo vita vera, vissuta, dura.
Località Casali Maione, 8
33030 Camino al Tagliamento
Udine
Tel. +39.0.432.919106
Fax +39.0.432.919949
info@ferrin.it
http://www.ferrin.it/
sabato 23 gennaio 2010
A Pieve di Soligo consigliano prodotti… siciliani
Abbiamo incontrato Enzo della Gastronomia Sapori Mediterranei e, fra una parola e l’altra, ci ha decantato i prodotti di Pachinoe della ditta Campisi. Questa ditta opera da ben cinque generazioni: la loro dedizione è ben ripagata perché i prodotti continuano ad essere apprezzati da gastronomi di fama mondiale e dalle migliori riviste specializzate nel settore.
Per meglio rispondere alle esigenze della loro ricercata clientela, hanno realizzato un nuovo laboratorio (conforme alle normative vigenti Europee), che garantisce una maggiore produzione ed un costante controllo che viene effettuato sulla igiene e sulla sterilizzazione degli alimenti (HACCP).
Le proprietà pedoclimatiche del territorio di Pachino, hanno permesso al pomodorino Ciliegino di ottenere l’IGP a tutela della provenienza del prodotto; e loro, innamorati come hanno deciso di valorizzarlo, realizzando una sezione dedicata esclusivamente all’”Oro Rosso di Sicilia”.
Vogliono ringraziare quanti hanno permesso ai loro prodotti di arrivare sulle tavole di tutto il mondo e quanti, apprezzando gli antichi sapori e profumi della loro terra, li spronano a migliorare sempre di più.
Ad esempio, parliamo di ventresca. La VENTRESCA di tonno rosso -Thunnus Thynnus- (la particolare specie di tonno che popola il Mare Mediterraneo) si ottiene lavorando la parte più morbida e pastosa del tonno: rappresenta una vera e propria ghiottoneria per la cultura gastronomica marinara. Il TONNO ROSSO del Mediterraneo, grazie alle sue preziose proprietà nutritive, è consigliato in tutto il mondo per "la vera dieta mediterranea". La carne di colore rosa chiaro dell'ALALUNGA, che fa sempre parte della famiglia del tonno,ha minor contenuto di sostanze grasse. La RICCIOLA, considerata la regina del mare per il suo aspetto maestoso ed elegante, ha una carne eccellente, magra e di sapore delicato. Nelle varietà Cotti a Vapore la carne sana ed ottima può essere inserita sia nell'alimentazione dei bambini che nelle diete ricostituenti e gustata anche da coloro che, pur soffrendo di ipertensione, non vogliono rinunciare ai piaceri della tavola. Ideali per i condimenti, grazie alla loro consistenza tenera che si amalgama perfettamente con i soffritti.
Ditta Salvatore Campisi
Marzamemi (SR)
http://www.specialitadelmediterraneo.it
tel.-fax 0931.781069 cell.: 393.4673313
Per meglio rispondere alle esigenze della loro ricercata clientela, hanno realizzato un nuovo laboratorio (conforme alle normative vigenti Europee), che garantisce una maggiore produzione ed un costante controllo che viene effettuato sulla igiene e sulla sterilizzazione degli alimenti (HACCP).
Le proprietà pedoclimatiche del territorio di Pachino, hanno permesso al pomodorino Ciliegino di ottenere l’IGP a tutela della provenienza del prodotto; e loro, innamorati come hanno deciso di valorizzarlo, realizzando una sezione dedicata esclusivamente all’”Oro Rosso di Sicilia”.
Vogliono ringraziare quanti hanno permesso ai loro prodotti di arrivare sulle tavole di tutto il mondo e quanti, apprezzando gli antichi sapori e profumi della loro terra, li spronano a migliorare sempre di più.
Ad esempio, parliamo di ventresca. La VENTRESCA di tonno rosso -Thunnus Thynnus- (la particolare specie di tonno che popola il Mare Mediterraneo) si ottiene lavorando la parte più morbida e pastosa del tonno: rappresenta una vera e propria ghiottoneria per la cultura gastronomica marinara. Il TONNO ROSSO del Mediterraneo, grazie alle sue preziose proprietà nutritive, è consigliato in tutto il mondo per "la vera dieta mediterranea". La carne di colore rosa chiaro dell'ALALUNGA, che fa sempre parte della famiglia del tonno,ha minor contenuto di sostanze grasse. La RICCIOLA, considerata la regina del mare per il suo aspetto maestoso ed elegante, ha una carne eccellente, magra e di sapore delicato. Nelle varietà Cotti a Vapore la carne sana ed ottima può essere inserita sia nell'alimentazione dei bambini che nelle diete ricostituenti e gustata anche da coloro che, pur soffrendo di ipertensione, non vogliono rinunciare ai piaceri della tavola. Ideali per i condimenti, grazie alla loro consistenza tenera che si amalgama perfettamente con i soffritti.
Ditta Salvatore Campisi
Marzamemi (SR)
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giovedì 21 gennaio 2010
L’Oleificio Andreassi
Se a partire dalle regioni più meridionali in Italia la coltivazione dell'olivo si sviluppa nel IV-III sec. a.C., in Abruzzo, viste le favorevoli condizioni pedoclimatiche, questa coltura non tarda ad affermarsi. Le prime tracce della vocazione olivicola dell'Abruzzo risalgono al periodo della dominazione romana quando le misure protezionistiche adottate da Roma favoriscono una espansione dell'olivicoltura ed anche dell'industria olearia:
Qui, in provincia di Chieti, tra l'Adriatico e la Maiella, in una zona di dolci colline, sorge il piccolo centro agricolo di Poggiofiorito, dove da 5 generazioni la famiglia Andreassi produce con cura ed amore uno squisito olio extra vergine di oliva ottenuto per sgocciolamento naturale a freddo (metodo Sinolea) da ulive raccolte a mano, come vuole la migliore tradizione frantoiana.
Da ben cinque generazioni l'olio extra vergine di oliva prodotto dalla famiglia Andreassi è presente sul mercato nazionale ed internazionale con il proprio marchio "del Poggio" che garantisce la genuinità e l'ottima qualità del prodotto e soprattutto è garanzia di olio extra vergine di oliva che "non ha segreti":
Nel 1953 il Signor Nicola Andreassi (classe 1900) ricordava il centenario della nascita del frantoio (anche allora ubicato in una parte dell'attuale stabilimento) grazie all'opera iniziata 100 anni prima dal suo bisnonno. Oggi la famiglia Andreassi produce esclusivamente olio extra vergine di oliva ottenuto per sgocciolamento naturale a freddo (metodo Sinolea) con olive selezionate di varietà Leccino, Gentile, Frantoio e Muraiolo, raccolte a mano da produttori attenti e qualificati. L'olio, una volta lavorato, viene quindi confezionato.
Telefono e Fax
0871 930124
Piazza S. Matteo, 6 - 66030 POGGIOFIORITO (CH)
E-mail: andreassi@olioandreassi.it
http://www.olioandreassi.it/
Qui, in provincia di Chieti, tra l'Adriatico e la Maiella, in una zona di dolci colline, sorge il piccolo centro agricolo di Poggiofiorito, dove da 5 generazioni la famiglia Andreassi produce con cura ed amore uno squisito olio extra vergine di oliva ottenuto per sgocciolamento naturale a freddo (metodo Sinolea) da ulive raccolte a mano, come vuole la migliore tradizione frantoiana.
Da ben cinque generazioni l'olio extra vergine di oliva prodotto dalla famiglia Andreassi è presente sul mercato nazionale ed internazionale con il proprio marchio "del Poggio" che garantisce la genuinità e l'ottima qualità del prodotto e soprattutto è garanzia di olio extra vergine di oliva che "non ha segreti":
Nel 1953 il Signor Nicola Andreassi (classe 1900) ricordava il centenario della nascita del frantoio (anche allora ubicato in una parte dell'attuale stabilimento) grazie all'opera iniziata 100 anni prima dal suo bisnonno. Oggi la famiglia Andreassi produce esclusivamente olio extra vergine di oliva ottenuto per sgocciolamento naturale a freddo (metodo Sinolea) con olive selezionate di varietà Leccino, Gentile, Frantoio e Muraiolo, raccolte a mano da produttori attenti e qualificati. L'olio, una volta lavorato, viene quindi confezionato.
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0871 930124
Piazza S. Matteo, 6 - 66030 POGGIOFIORITO (CH)
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La Stazione di Salice
La Stazione di Salice, nata dal recupero della vecchia stazione ferroviaria di Salice Terme, è il punto di arrivo e di partenza per un viaggio gastronomico che attraversa l’Italia, in un itinerario nel gusto che permette di esplorare e recuperare i sapori autentici di un tempo e incontrare le ricette più tipiche della tradizione. Viaggiare in armonia con la natura seguendo i ritmi delle stagioni e riconnettere la gente al buon cibo: la filosofia che sta alla base di Stazione di Salice è il desiderio di ampliare la conoscenza e la consapevolezza e di formare i suoi clienti perché diventino veri viaggiatori nel gusto. Quella proposta sugli scaffali della Bottega è una selezione di prodotti artigianali freschi e conservati, scelti per le loro caratteristiche di gusto e qualità, per il loro stretto legame con il territorio d’origine, e per l’utilizzo di metodiche di lavorazione e preparazione tradizionali. E, per consentire la massima visibilità di quanto offerti, confezionano le specialità in contenitori completamente trasparenti, che mettano in risalto il prodotto in ogni sua forma, colore e consistenza. Si possono apprezzare i valori di qualità e le migliori caratteristiche organolettiche dei prodotti già con il primo senso: la vista. La Locanda della Stazione di Salice, nel rispetto della sua natura originaria, evoca tradizione, sapori e antica ospitalità.
E’ il luogo ideale per “gustare” al meglio una piacevole parentesi di tranquillità, immersi nel verde dell’Oltrepò Pavese, ospitati in un contesto originale a due passi dalle località termali.
La Stazione di Salice, un tempo crocevia di persone e merci, quindi di continui scambi di idee e culture, offre oggi la possibilità di lasciarsi andare ad un viaggio diverso, un viaggio nei sapori più autentici e ricchi proprio perché più semplici. In un itinerario nel gusto dove il piacere di un buon piatto viaggia assieme al piacere della scoperta, al recupero dei ritmi della natura, dei prodotti che ci offrono le stagioni, delle tipicità italiane che ci caratterizzano ma che col passare del tempo sono state dimenticate.
La Stazione Dei Sapori S.r.l. - viale Diviani, 7 - 27055 - Rivanazzano (PV)
Località Salice Terme
http://www.lastazionedisalice.it/
E’ il luogo ideale per “gustare” al meglio una piacevole parentesi di tranquillità, immersi nel verde dell’Oltrepò Pavese, ospitati in un contesto originale a due passi dalle località termali.
La Stazione di Salice, un tempo crocevia di persone e merci, quindi di continui scambi di idee e culture, offre oggi la possibilità di lasciarsi andare ad un viaggio diverso, un viaggio nei sapori più autentici e ricchi proprio perché più semplici. In un itinerario nel gusto dove il piacere di un buon piatto viaggia assieme al piacere della scoperta, al recupero dei ritmi della natura, dei prodotti che ci offrono le stagioni, delle tipicità italiane che ci caratterizzano ma che col passare del tempo sono state dimenticate.
La Stazione Dei Sapori S.r.l. - viale Diviani, 7 - 27055 - Rivanazzano (PV)
Località Salice Terme
http://www.lastazionedisalice.it/
mercoledì 20 gennaio 2010
A San Canzian d'Isonzo, all'Ostaria Bepi Meo, inizia il 2010 dei Borghi Europei del Gusto
Il 2010 è iniziato con una manifestazione che il Cenacolo del Gusto della Bisiacaria dell'Associazione L'Altratavola ha voluto organizzare in collaborazione con l'Associazione Internazionale Borghi Europei del Gusto a San Canzian d'Isonzo, presso l'Osteria Bepi Meo di Bruno Tirel.
Nella mattinata di mercoledì 13 gennaio, i giornalisti e i comunicatori ospiti dell'evento, hanno realizzato delle Visite Gustose a Palazzo de Fabris a Begliano ( ivi accolti da Paolo Zorzet), all'Agriturismo Principato di Bean di Mersia Zorzet (si tratta di un agriturismo, con molto della frasca. Lei lo ha aperto perché il popolo si senta a proprio agio. La mattina è molto ben frequentato, anche se ultimamente si avverta il panico da “ombre”, vedi patenti ritirate. Al banco si può accompagnare il bicchiere di vino con delle tartine -crodeghin, affettati-, o con del salame con asedo e sevola. Se si vuole mangiare, a mezzogiorno o a sera, ci sono cotechini, cevapcici, patate e sevole -cipolle-, in tecia. Lei è molto espansiva, e sa quel che vuole: lo si vede bene dalla frequentazione del locale, abbastanza rustico ma accogliente), al Garden Mondo Fiorito e al Bar degli Sportivi a San Canzian, ove Nevia e i suoi familiari hanno interpretato una colazione di lavoro con assaggi e cicchetti davvero sontuosi (le frittate, le polpette di tonno e acciughe, e quant'altro....)!
La serata all'Ostaria da Bepi Meo si è aperta con una conferenza stampa di presentazione delle iniziative di informazione che verranno realizzate nel corso del 2010. Sergio Cosolo, consigliere delegato al Turismo, è intervenuto a nome della Civica Amministrazione, per sottolineare la positività della collaborazione che si è instaurata con l'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e per presentare le iniziative del 2010 nel settore dei Gemellaggi e dei rapporti Internazionali.
Bruno Sganga, giornalista ed enogastronomo, ha insistito sulla necessità di far ripartire la 'buona informazione' dalle realtà locali, al di fuori dei riti consunti di tanta enogastronomia di casa nostra." Per fare questo - ha osservato- occorre attivare progetti e iniziative di informazione basati sulla partecipazione diretta dei diversi soggetti, pubblici e privati, che operano nelle comunità locali".
La parola è poi passata alla cucina di Bruno. La serata ha avuto come capisaldi enogastronomici la gallina di 'casada' e il maiale. I piatti che si sono succeduti sono stati un crescendo musicale attorno al tema principale.
"Credo che la gallina possa diventare - ha detto un emozionato Bruno Tirel, nume tutelare dell'Ostaria Bepi Meo- una delle specialità per le quali San Canzian d'Isonzo possa essere identificato nella cartina enogastronomica della nostra regione e dell'Italia".
A convivio era rappresentato uno scampolo davvero notevole delle energie imprenditoriali della Bisiacaria.
Paolo Zorzet con i vini della sua Azienda Vitivinicola (la produzione è diversificata: oltre a granaglie, frutta e ortaggi, Zorzet si distingue infatti per la produzione di ottimi vini Doc e da tavola); Roberto Manera, macellaio e ottimo produttore di salumi artigianali (è grazie al suo impegno e a quello di Bruno Tirel che queste iniziative sono nate); la famiglia Signorelli del Garden Mondo Fiorito (dove gli spazi sono ampi, gli assortimenti di prima qualità e il personale altamente qualificato. Mondo Fiorito si sviluppa su una superficie di 3.000 metri quadrati, di cui 1.200 dedicati al vivaio: tantissime piante, il giardinaggio, i vasi, i concimi, i terricci, i prodotti per la cura e la difesa del verde, un reparto PET eccezionalmente fornito, l'oggettistica e le idee regalo e numerose iniziative );
Dario Lorenzon dell'Azienda Agricola Arcangelo Lorenzon, con i suoi vini; l'Azienda Agricola Frate Orazio e Thomas di Isola Morosini (è tutto latte vaccino quello che lavora, prodotto all’interno dell’azienda: si parla di circa 10 quintali al giorno. Le vacche sono di razza pezzate rosse, che danno un latte di qualità superiore, molto proteico.
Dal latte nascono poi i formaggi nel caseificio aziendale: caciotte, crescenza, mozzarelle, caciotte speziate, tomini, ricotta. In pratica, formaggi freschi, di qualità); il miele di Denis Zorzet di Begliano e l'azienda zootecnica di Nevio Russi.
Dall'Istria Croata è giunto a portare la propria testimonianza il signor Cavalera, 'grande' capo del Prosciuttificio Pitip di Salvore, con le sue delizie (primo fra tutti un prosciutto,il Violino di Umago). Cavalera, originario di Staranzano, ha proposto anche l'ultimo arrivato, il Saluto Istriano, un nuovo salume ottenuto utilizzando le parti nobili non diversamente utili: ne viene fuori un insaccato, a forma di cuore, di due diverse dimensioni, lavorato sul tipo della sopressa veneta.
La cena è stata accompagnata dal pane di Maurizio Clemente, artigiano fornaio in quel di Turriaco.
Chiara Meriani, giornalista di viaggio di Trieste, ha poi presentato le peculiarità ambientali e storiche del Comune di Sgonico, che è stato recentemente inserito nella rete dei Borghi Europei del Gusto. Matej Skerlj ha parlato dei prodotti tipici di questo borgo del Carso, che possono essere degustati presso la storica trattoria di famiglia.
Nella mattinata di mercoledì 13 gennaio, i giornalisti e i comunicatori ospiti dell'evento, hanno realizzato delle Visite Gustose a Palazzo de Fabris a Begliano ( ivi accolti da Paolo Zorzet), all'Agriturismo Principato di Bean di Mersia Zorzet (si tratta di un agriturismo, con molto della frasca. Lei lo ha aperto perché il popolo si senta a proprio agio. La mattina è molto ben frequentato, anche se ultimamente si avverta il panico da “ombre”, vedi patenti ritirate. Al banco si può accompagnare il bicchiere di vino con delle tartine -crodeghin, affettati-, o con del salame con asedo e sevola. Se si vuole mangiare, a mezzogiorno o a sera, ci sono cotechini, cevapcici, patate e sevole -cipolle-, in tecia. Lei è molto espansiva, e sa quel che vuole: lo si vede bene dalla frequentazione del locale, abbastanza rustico ma accogliente), al Garden Mondo Fiorito e al Bar degli Sportivi a San Canzian, ove Nevia e i suoi familiari hanno interpretato una colazione di lavoro con assaggi e cicchetti davvero sontuosi (le frittate, le polpette di tonno e acciughe, e quant'altro....)!
La serata all'Ostaria da Bepi Meo si è aperta con una conferenza stampa di presentazione delle iniziative di informazione che verranno realizzate nel corso del 2010. Sergio Cosolo, consigliere delegato al Turismo, è intervenuto a nome della Civica Amministrazione, per sottolineare la positività della collaborazione che si è instaurata con l'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e per presentare le iniziative del 2010 nel settore dei Gemellaggi e dei rapporti Internazionali.
Bruno Sganga, giornalista ed enogastronomo, ha insistito sulla necessità di far ripartire la 'buona informazione' dalle realtà locali, al di fuori dei riti consunti di tanta enogastronomia di casa nostra." Per fare questo - ha osservato- occorre attivare progetti e iniziative di informazione basati sulla partecipazione diretta dei diversi soggetti, pubblici e privati, che operano nelle comunità locali".
La parola è poi passata alla cucina di Bruno. La serata ha avuto come capisaldi enogastronomici la gallina di 'casada' e il maiale. I piatti che si sono succeduti sono stati un crescendo musicale attorno al tema principale.
"Credo che la gallina possa diventare - ha detto un emozionato Bruno Tirel, nume tutelare dell'Ostaria Bepi Meo- una delle specialità per le quali San Canzian d'Isonzo possa essere identificato nella cartina enogastronomica della nostra regione e dell'Italia".
A convivio era rappresentato uno scampolo davvero notevole delle energie imprenditoriali della Bisiacaria.
Paolo Zorzet con i vini della sua Azienda Vitivinicola (la produzione è diversificata: oltre a granaglie, frutta e ortaggi, Zorzet si distingue infatti per la produzione di ottimi vini Doc e da tavola); Roberto Manera, macellaio e ottimo produttore di salumi artigianali (è grazie al suo impegno e a quello di Bruno Tirel che queste iniziative sono nate); la famiglia Signorelli del Garden Mondo Fiorito (dove gli spazi sono ampi, gli assortimenti di prima qualità e il personale altamente qualificato. Mondo Fiorito si sviluppa su una superficie di 3.000 metri quadrati, di cui 1.200 dedicati al vivaio: tantissime piante, il giardinaggio, i vasi, i concimi, i terricci, i prodotti per la cura e la difesa del verde, un reparto PET eccezionalmente fornito, l'oggettistica e le idee regalo e numerose iniziative );
Dario Lorenzon dell'Azienda Agricola Arcangelo Lorenzon, con i suoi vini; l'Azienda Agricola Frate Orazio e Thomas di Isola Morosini (è tutto latte vaccino quello che lavora, prodotto all’interno dell’azienda: si parla di circa 10 quintali al giorno. Le vacche sono di razza pezzate rosse, che danno un latte di qualità superiore, molto proteico.
Dal latte nascono poi i formaggi nel caseificio aziendale: caciotte, crescenza, mozzarelle, caciotte speziate, tomini, ricotta. In pratica, formaggi freschi, di qualità); il miele di Denis Zorzet di Begliano e l'azienda zootecnica di Nevio Russi.
Dall'Istria Croata è giunto a portare la propria testimonianza il signor Cavalera, 'grande' capo del Prosciuttificio Pitip di Salvore, con le sue delizie (primo fra tutti un prosciutto,il Violino di Umago). Cavalera, originario di Staranzano, ha proposto anche l'ultimo arrivato, il Saluto Istriano, un nuovo salume ottenuto utilizzando le parti nobili non diversamente utili: ne viene fuori un insaccato, a forma di cuore, di due diverse dimensioni, lavorato sul tipo della sopressa veneta.
La cena è stata accompagnata dal pane di Maurizio Clemente, artigiano fornaio in quel di Turriaco.
Chiara Meriani, giornalista di viaggio di Trieste, ha poi presentato le peculiarità ambientali e storiche del Comune di Sgonico, che è stato recentemente inserito nella rete dei Borghi Europei del Gusto. Matej Skerlj ha parlato dei prodotti tipici di questo borgo del Carso, che possono essere degustati presso la storica trattoria di famiglia.
martedì 19 gennaio 2010
Buje e il Bujese
Sulle colline nel retroterra a soli quattordici chilometri da Cittanova ed a dieci da Umago è situata una cittadina ricca di storia: Buje. Tracce di vita in questa zona risalgono alla preistoria: la Bullea romana, la necropoli slava, la borgata medievale.
Risalgono proprio a questo periodo (XV secolo) le fortezze di pietra che sorgono sull’antico centro storico, con le sue vie strette e la piazza centrale dominata dal palazzo gotico e dalla chiesa barocca di Santo Servolo del sedicesimo secolo, costruita sulle fondamenta del tempio romano. Fuori dal centro storico si è sviluppato un abitato moderno, centro di cultura, economia e trasporti, grazie anche all’influenza tangibile del clima mite mediterraneo e del vicino mare. Gli amanti della tranquillità e della pace e desiderosi di fuggire dallo stress quotidiano, troveranno in questa cittadina il rifugio ideale, mentre i buongustai potranno godere le squisite specialità istriane di pesce e di selvaggina, come da Sergio, di cui abbiamo già parlato.
Appena fuori Buje, troviamo Momiano. Il territorio di Momiano si presenta in un alternarsi di avvallamenti, radure e colline argillose particolarmente favorevoli alla coltivazione della vite, dell’ulivo e degli alberi da frutto.
Momiano fu sede di un castelliere preistorico. Fu abitata probabilmente in epoca romana e viene nominata per la prima volta nel 1035 in un documento imperiale. La varietà del paesaggio che si può ammirare percorrendo gli itinerari del Momianese presenta un ambiente suggestivo dove l’opera dell’uomo si integra e armonizza con la natura.
I vigneti della zona producono, oltre la malvasia, un moscato di alta qualità, rinomato anche al di fuori del territorio. Ricordiamo che da qui passa storicamente la prima strada del vino, e qui potrete trovare l’agriturismo San Mauro di Libero Sinkovic, con i suoi due maiali da guardia, appena fuori Momiano
L’abbondanza della fauna (fagiani, caprioli, cinghiali…) favorisce il turismo venatorio. La ristorazione si avvale della tradizionale cucina locale, mentre si sta avviando con buone prospettive l’agriturismo.
TZ Buje
Istarska 2
52460 Buje
T. +385 (0)52 773353
F. +385 (0)52 773353
info@istria-buje-buie.com
www.istria-buje-buie.com
Risalgono proprio a questo periodo (XV secolo) le fortezze di pietra che sorgono sull’antico centro storico, con le sue vie strette e la piazza centrale dominata dal palazzo gotico e dalla chiesa barocca di Santo Servolo del sedicesimo secolo, costruita sulle fondamenta del tempio romano. Fuori dal centro storico si è sviluppato un abitato moderno, centro di cultura, economia e trasporti, grazie anche all’influenza tangibile del clima mite mediterraneo e del vicino mare. Gli amanti della tranquillità e della pace e desiderosi di fuggire dallo stress quotidiano, troveranno in questa cittadina il rifugio ideale, mentre i buongustai potranno godere le squisite specialità istriane di pesce e di selvaggina, come da Sergio, di cui abbiamo già parlato.
Appena fuori Buje, troviamo Momiano. Il territorio di Momiano si presenta in un alternarsi di avvallamenti, radure e colline argillose particolarmente favorevoli alla coltivazione della vite, dell’ulivo e degli alberi da frutto.
Momiano fu sede di un castelliere preistorico. Fu abitata probabilmente in epoca romana e viene nominata per la prima volta nel 1035 in un documento imperiale. La varietà del paesaggio che si può ammirare percorrendo gli itinerari del Momianese presenta un ambiente suggestivo dove l’opera dell’uomo si integra e armonizza con la natura.
I vigneti della zona producono, oltre la malvasia, un moscato di alta qualità, rinomato anche al di fuori del territorio. Ricordiamo che da qui passa storicamente la prima strada del vino, e qui potrete trovare l’agriturismo San Mauro di Libero Sinkovic, con i suoi due maiali da guardia, appena fuori Momiano
L’abbondanza della fauna (fagiani, caprioli, cinghiali…) favorisce il turismo venatorio. La ristorazione si avvale della tradizionale cucina locale, mentre si sta avviando con buone prospettive l’agriturismo.
TZ Buje
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52460 Buje
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lunedì 18 gennaio 2010
Salvore, dall’impero ai giorni nostri
Parliamo un poco con Dario Penco, direttore dell’Ufficio turistico di Salvore. Senza alcun dubbio, Abbazia e Salvore sono stati due punti storici del turismo: qui hanno cominciato, ai tempi dell’impero asburgico, a venire i primi turisti, anche grazie alla ferrovia, la famosa e purtroppo scomparsa Parenzana.
Intorno a Salvore, fra l’altro niente a che vedere con le città balneari italiane, si vedono le ville e gli alberghi costruiti ai primi del 900. Poi naturalmente il turismo si è sviluppato, e troviamo accanto ad alberghi a 4 stelle, hotel a conduzione familiare, e campeggi e quant’altro. Salvore inoltre vanta il primo albergo a 5 stelle, campo da golf da 18 buche.
Negli anni, sono cresciuti diversi ristoranti, di cui abbiamo già raccontato, che non sono per niente male.
Quello che volevamo sottolineare, è che qui la natura è ancora lì, intatta o quasi: per le note ragioni che tralasciamo, non hanno avuto il tempo ed i soldi per costruire, ed il fascino di questa località è proprio il fatto che, per chi se lo ricorda, è uguale alle nostre coste 50 anni fa
TZ Savudrija
Istarska 2
52475 Savudrija
T. +385 (0)52 759659
F. +385 (0)52 759855
info@istria-savudrija.com
www.istria-savudrija.com
Intorno a Salvore, fra l’altro niente a che vedere con le città balneari italiane, si vedono le ville e gli alberghi costruiti ai primi del 900. Poi naturalmente il turismo si è sviluppato, e troviamo accanto ad alberghi a 4 stelle, hotel a conduzione familiare, e campeggi e quant’altro. Salvore inoltre vanta il primo albergo a 5 stelle, campo da golf da 18 buche.
Negli anni, sono cresciuti diversi ristoranti, di cui abbiamo già raccontato, che non sono per niente male.
Quello che volevamo sottolineare, è che qui la natura è ancora lì, intatta o quasi: per le note ragioni che tralasciamo, non hanno avuto il tempo ed i soldi per costruire, ed il fascino di questa località è proprio il fatto che, per chi se lo ricorda, è uguale alle nostre coste 50 anni fa
TZ Savudrija
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domenica 17 gennaio 2010
Il Canton Ticino al Festival Europeo del Gusto in Istria
L'Associazione Internazionale Borghi Europei del Gusto è una rete che accomuna paesi e città di oltre tredici Stati Europei, che si impegnano a confrontare le politiche di valorizzazione del territorio, tramite iniziative di scambio (di rete, appunto) e di partecipazioni 'incrociate'.
La Regione Valli di Lugano (Canton Ticino, Svizzera), ha aderito all'Associazione Internazionale nel maggio del 2009, assegnando, per il momento, la delega di rappresentanza al proprio Presidente ing. Francesco Ryf, al membro del Consiglio Regionale sig.ra Ines Canonica (che fa parte del Consiglio di Amministrazione di Ticino Turismo) ed al Segretario Animatore Corrado Piattini. In ottobre, una delegazione della Associazione Internazionale Borghi Europei del Gusto aveva incontrato Francesco Tettamanti, direttore di Ticinowine, l’ente di promozione del vino ticinese di qualità, al fine di consegnare da parte della rete europea e degli Enti del Turismo di Salvore, Buie e Umago (Istria, Croazia), l'invito ufficiale a partecipare al Festival Europeo del Gusto, che si è poi tenuto in Istria la prima settimana del mese di dicembre.
L'incontro si era svolto presso la sede di Ticinowine a Balerna e aveva costituito un altro importante tassello nel lavoro di dialogo fra i borghi europei del gusto.
Il Festival è stato poi una vera e propria conferenza stampa non stop, articolata in laboratori di informazione, laboratori di degustazione, laboratori di comunicazione radiotelevisiva. Nel Wine bar dell'Hotel Sol Coral di Umago, TicinoWine ha presentato ai giornalisti e ai comunicatori accreditati le proprie produzioni vitininicole.
"L’immagine del vino, della sua territorialità e peculiarità regionale passano attraverso un attento e strategico posizionamento sul mercato. Questo non sarebbe possibile senza l’incontro e la visione globale delle potenzialità espresse dalla diversità dei produttori e dalle varie tipologie di vini proposti-ha detto nel suo intervento Francesco Tettamanti. L’esigenza, espressa in un mercato del vino sempre più concorrenziale e nella clientela sempre più esigente, ha fatto sì che nel 1984 un gruppo di pionieri nella promozione della vitivinicoltura ticinese fondò "Proviti", l’allora ufficio di promozione. Certo, mi sì dirà che quelli erano altri tempi. Certo, ma le visioni di questi pionieri erano quelle giuste: identificare il vino con un territorio e con una realtà produttiva era una visione giusta e al momento giusto. Dal 1° gennaio 2005 la struttura della Ticinowine è stata assorbita ed integrata nell'interprofessione della vite e del vino ticinese.
Ticinowine, grazie ad un’esperienza ventennale, costruitasi nel tempo e grazie al fedele sostegno dei produttori affiliati, sarà competente anche in futuro nell'affidare l’immagine di ambasciatore del Ticino al vino: sincero, libero e capace di emozioni forti.".
La Regione Valli di Lugano (Canton Ticino, Svizzera), ha aderito all'Associazione Internazionale nel maggio del 2009, assegnando, per il momento, la delega di rappresentanza al proprio Presidente ing. Francesco Ryf, al membro del Consiglio Regionale sig.ra Ines Canonica (che fa parte del Consiglio di Amministrazione di Ticino Turismo) ed al Segretario Animatore Corrado Piattini. In ottobre, una delegazione della Associazione Internazionale Borghi Europei del Gusto aveva incontrato Francesco Tettamanti, direttore di Ticinowine, l’ente di promozione del vino ticinese di qualità, al fine di consegnare da parte della rete europea e degli Enti del Turismo di Salvore, Buie e Umago (Istria, Croazia), l'invito ufficiale a partecipare al Festival Europeo del Gusto, che si è poi tenuto in Istria la prima settimana del mese di dicembre.
L'incontro si era svolto presso la sede di Ticinowine a Balerna e aveva costituito un altro importante tassello nel lavoro di dialogo fra i borghi europei del gusto.
Il Festival è stato poi una vera e propria conferenza stampa non stop, articolata in laboratori di informazione, laboratori di degustazione, laboratori di comunicazione radiotelevisiva. Nel Wine bar dell'Hotel Sol Coral di Umago, TicinoWine ha presentato ai giornalisti e ai comunicatori accreditati le proprie produzioni vitininicole.
"L’immagine del vino, della sua territorialità e peculiarità regionale passano attraverso un attento e strategico posizionamento sul mercato. Questo non sarebbe possibile senza l’incontro e la visione globale delle potenzialità espresse dalla diversità dei produttori e dalle varie tipologie di vini proposti-ha detto nel suo intervento Francesco Tettamanti. L’esigenza, espressa in un mercato del vino sempre più concorrenziale e nella clientela sempre più esigente, ha fatto sì che nel 1984 un gruppo di pionieri nella promozione della vitivinicoltura ticinese fondò "Proviti", l’allora ufficio di promozione. Certo, mi sì dirà che quelli erano altri tempi. Certo, ma le visioni di questi pionieri erano quelle giuste: identificare il vino con un territorio e con una realtà produttiva era una visione giusta e al momento giusto. Dal 1° gennaio 2005 la struttura della Ticinowine è stata assorbita ed integrata nell'interprofessione della vite e del vino ticinese.
Ticinowine, grazie ad un’esperienza ventennale, costruitasi nel tempo e grazie al fedele sostegno dei produttori affiliati, sarà competente anche in futuro nell'affidare l’immagine di ambasciatore del Ticino al vino: sincero, libero e capace di emozioni forti.".
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