sabato 14 novembre 2009

Olanda nascosta


Hidden Holland, l'Olanda nascosta quella che non conosciamo, è il tema lanciato per il 2008 dall'Ente Olandese per Turismo e Congressi, attraverso il sito istituzionale www.holland.com.
Piccole chicche, luoghi nascosti spesso sconosciuti agli stessi olandesi, contro gli stereotipi - zoccoli, tulipani, i grandi maestri della pittura e le città - che ne caratterizzano la personalità nell'immaginario comune.
Le molte cose che all'Olanda resta da svelare sono state selezionate e suddivise nel sito in tre temi principali: Cultura e Storia, Terra e Acqua, Gastronomia e Alloggio. La prima categoria comprende notizie su su luoghi di particolare interesse per la cultura o la storia del paese, come musei e siti architettonici. Di Terra e Acqua fanno parte informazioni sulle regioni legate a questi elementi più insolite d'Olanda. Infine, ristoranti e alloggi le particolarità gastronomiche e dell'accoglienza di questo paese.
Le 'perle' d'Olanda, sono tesori nascosti, per nulla familiari al turista medio. Qualche anticipazione: dormire all'interno di una botte di vino, cenare in una serra, raggiungere a piedi le isole della Frisia durante la bassa marea, un tuffo nel fiume Maas di Rotterdam... in bus e infine, una visita al centro più piccolo d'Olanda, Bronkhorst.

Zuid-Holland
Formaggi, mulini, polders, tulipani e una costa che sembra prolungarsi all'infinito. La provincia del Zuid-Holland offre tutto ciò che è tipicamente olandese. Rilassarsi in spiaggia, passeggiare lungo i canali storici o visitare uno dei numerosi musei e luoghi di interesse. Tutto questo è possibile. Godetevi i colori del famoso giardino floreale primaverili Keukenhof, il mercato del formaggio di Gouda, le ceramiche blu di Delft e i mulini a vento di Kinderdijk. Gli amanti della cultura verranno deliziati da una visita alle antiche città olandesi, con i loro musei e le bellissime attrazioni da abbinare al "Cuore Verde" delle cittadine costiere.

Noord-Holland
La provincia del Noord-Holland non smette mai di sorprendere chi la visita. Che siate attratti dalla pace e la quiete, dalle spiagge, dagli splendidi paesaggi, le cittadine storiche e i loro porti, è chiaro ovunque qui che l'acqua in questa provincia gioca un ruolo fondamentale e lega tra loro le varie attrazioni della provincia.

Flevoland
Vi servirà più di un giorno per scoprire le bellezze della regine Flevoland. Fatevi viziare in uno degli hotel della provincia dopo una giornata di scoperte, navigazione, shopping o dopo esservi tuffati nella straordinaria offerta culturale. In primavera vi raccomandiamo un hotel situato nel Noordoost Polder, dove potrete percorrere e ammirare la più lunga strada di tulipani d'Olanda. Se invece preferite soggiornare in un B&B nelle vicinanze dell' Oostvaardersplassen, sarete vicini alla zona dei laghi dove potete vedere moltissimi animali. In estate la costa è il posto perfetto. Scegliete uno dei numerosi parchi vacanza nei pressi del lago IJsselmeer o del piacevole lago Veluwemeer Lake.

Anche l’Olanda è stata invitata al Festival Europeo del gusto, che si terrà in Istria in dcembre.

www.holland.com/it

venerdì 13 novembre 2009

L'Albania, questa sconosciuta


Scrive Marjola Rukaj :
“L'Albania diventa una meta turistica, non solo per gli stessi albanesi, ma anche per gli stranieri. Punti di forza: infrastrutture migliorate, prezzi low cost e nuove politiche sui visti. Ancora assenti, però, adeguata promozione e politiche votate allo sviluppo del turismo
L'Albania inizia a diventare una meta turistica. E' questa la conclusione delle autorità albanesi e degli esperti di marketing turistico. Una volta uscita dalla cronaca nera dei media europei, mentre gli stereotipi negativi vengono consegnati al passato, l'Albania ritorna a essere una sconosciuta alle porte dell'Unione Europea, e come in molti amano definirla “l'ultimo mistero” di questa parte del mondo. L'estate 2008 si è conclusa con un bilancio positivo in ambito turistico, notevolmente superiore a quello degli anni scorsi.
Tra le mete preferite del turismo albanese al primo posto si trovano la natura e il mare, e per i vacanzieri del fine settimana anche le città d'arte. Le spiagge più frequentate sono state, come al solito, quelle di Durazzo, meta preferita dal "turismo patriottico" kosovaro, e tutta la costa meridionale, da Valona a Saranda. Molto meno frequentate le spiagge dell'Albania settentrionale. Questa parte del paese, nonostante le splendide montagne, rimane la meno frequentata e la meno esplorata anche dagli stessi albanesi. Tra le città d'arte la più visitata è stata Kruja, che ospita il castello dell'eroe nazionale Skanderbeg, poi Berat, da poco diventata patrimonio culturale dell'Unesco, Argirocastro, Butrint e Apollonia. Numerosi sono stati i turisti che hanno incluso un breve itinerario albanese durante le loro vacanze in Grecia o in Montenegro.
Secondo dati ufficiali l'Albania, tenendo conto di tutti i suoi punti di frontiera, è stata visitata nel periodo giugno-agosto da un milione e mezzo di persone, di cui 942 mila di nazionalità albanese e il resto di provenienza straniera. Tra gli stranieri un ventaglio di nazionalità, in particolar modo nord-europei ed est-europei dell'ex blocco socialista. Ma la cifra, molto ottimistica, rischia di venir confusa con quegli albanesi che, ormai cittadini degli stati di adozione, si recano in Albania per le vacanze di routine nel proprio paese. Bisogna considerare anche l'imprecisione delle statiche albanesi, un vero tallone d'Achille del paese, che indiscriminatamente calcolano tra i turisti anche gli albanesi entrati o usciti nel paese in questo periodo per diversi motivi e che trascorrono in Albania anche il resto dell'anno. Al tempo stesso, non si è in grado di dichiarare quanto sia valso alle casse albanesi il turismo degli ultimi mesi, e tanto meno di specificare quanto è stato speso al giorno da determinate categorie di turisti. Tuttavia, nonostante le critiche che gli esperti del turismo hanno fatto per la mancanza di una classificazione statistica, rimane il fatto che il turismo in Albania segna una notevole crescita rispetto al passato.
Spiaggia di Valona La novità di quest'anno è stato il fatto di essere riusciti ad andare oltre il turismo patriottico, proveniente dal Kosovo e dalle località albanofone della Macedonia. Per la prima volta l'Albania è stata inclusa nelle offerte di vacanza delle agenzie turistiche serbe, mentre quelli che si incontravano più spesso nelle spiagge del sud albanese, e in particolar modo a Valona e dintorni, erano macedoni slavi. I media albanesi hanno dedicato numerosi reportage ai macedoni che hanno scoperto quest'anno le spiagge del sud. Le opinioni sono state delle migliori, sia sulla qualità delle spiagge che sul servizio e sull'accoglienza albanese, tanto da far promettere a molti il ritorno; c'è stato invece da ridire sulla parte mancante dell'autostrada Fier – Valona, e sulle difficoltà linguistiche dei macedoni in un paese non slavo.
Secondo le opinioni degli esperti, espresse in vari dibattiti televisivi, risulta che anche gli albanesi iniziano a preferire le vacanze nel proprio paese, dimostrando che la smania degli anni passati di vacanze turche o croate sta leggermente diminuendo.

Tra le cause della notevole crescita del turismo In Albania ci sono naturalmente le infrastrutture notevolmente migliorate, che rappresentano però solo i primi risultati di quell'enorme cantiere che è oggi l'Albania. Altri motivi sono stati di tipo economico, la recessione degli ultimi mesi, e i prezzi molto alti dei paesi vicini hanno fatto sì che l'offerta turistica albanese, decisamente low cost, risultasse più appetibile. Secondo esperti albanesi ha rappresentato un vantaggio anche il fatto che quest'anno dell'Albania si è parlato molto sui media internazionali, in occasione della proclamazione dell'indipendenza del Kosovo, dei negoziati di adesione del paese alla Nato, fatti che hanno aumentato la curiosità per il "Paese delle aquile". Anche gli ultimi sviluppi nei Balcani hanno influenzato l'orientamento dei turisti dei paesi vicini, come la disputa sul nome tra la Macedonia e la Grecia, che ha portato i turisti macedoni ad optare per l'Albania.
C'è davvero poco invece da elogiare nella promozione turistica, che lascia ancora molto a desiderare. Le strategie dello stato albanese per la promozione del turismo sono poco strutturate e molto dispendiose. E' difficile trovare dépliant o informazioni turistiche sul paese, mentre l'unico sforzo internazionale fatto dallo stato albanese è stato uno spot di qualche minuto, molto costoso, trasmesso per un paio di mesi dalla CNN, che mirava a illustrare le attrazioni turistiche albanesi, però in modo molto anonimo e poco convincente. Nel paese mancano centri di informazione, e nonostante il governo abbia più volte dichiarato la priorità del turismo, è evidente che tutte le strutture turistiche sono gestite dall'imprenditoria privata, fuori dai piani regolatori o dalle politiche riguardanti le località turistiche. Ciò fa sì che spesso i turisti si lamentino delle troppe discoteche all'aperto, o di città fatte a misura di giovani, poco accoglienti per le altre fasce d'età.
Ha sicuramente avuto un riscontro positivo la politica dell'abolizione dei visti, definitiva o temporanea per il periodo estivo, oltre che per i paesi dell'Unione Europea anche per i vicini balcanici, chiudendo un occhio davanti alle mancate politiche bilaterali.
Proprio la questione dei visti è stata al centro di diverse reazioni dell'ambasciatore russo in Albania, Aleksandr Priscepov, che ha più volte invitato il governo Berisha ad abolire i visti per i cittadini russi, che sono enormemente interessati all'Albania, a visitare le sue attrazioni turistiche e ad investire. I cittadini russi iniziano comunque a visitare il paese, passando per il punto di frontiera tra il Montenegro e l'Albania in cui non è richiesto il visto, mentre nel nord del paese vi sono già dei terreni che sono stati acquistati da cittadini russi.
L'Albania fatica a sbarazzarsi delle conseguenze del suo lungo isolamento e a costruirsi una cultura turistica, lasciata per ora tutta in mano ai privati. Ma secondo le stime dell'Organizzazione mondiale del turismo, il paese è destinato a migliorare velocemente dato il suo enorme potenziale che, se abbinato a politiche adeguate, inserirà il paese nel novero dei vicini "turistici" mediterranei. “

Città da visitare:
TIRANA
Tirana è la capitale dell'Albania dal 1920. È una città relativamente nuova, fondata nel 1614 da Sulejman Bargjini, un proprietario terriere della regione di quel tempo. La città ha cominciato a svilupparsi all'inizio del diciottesimo secolo.
Oggi Tirana non è soltanto la città più popolata dell’Albania, ma anche il centro politico ed economico più importante del paese.
Nel centro di Tirana, nella piazza di Scanderbeg, si trova la moschea di Ethem Bey, costruita durante gli anni 1789 - 1823, e la Torre dell’Orologio, con un’altezza di 35 metri, costruita nel 1830. Anche il Palazzo della Cultura, che alloggia il Teatro del Balletto e dell’Opera e la Biblioteca Nazionale, si trova nella piazza di Scanderbeg.
A Tirana ci sono inoltre altre istituzioni importanti come il Museo Storico Nazionale, il Museo dell’Archeologia, il Museo delle Scienze Naturali, il Museo di Filatelia Albanese, la Galleria Nazionale delle Belle Arti, il Centro di Cultura Internazionale, ecc. Dal “Cimitero dei Martiri” dove si trova il monumento “Nene Shqiperi” ("MadreAlbania") è possibile ammirare una bella vista della città. Anche il Mar Adriatico e la Montagna di Dajti sono vicini alla città. Un gran parco con un lago artificiale è situato nel sud della città. .

VALONA
Valona è una città marittima. Non è solo uno dei principali porti dell'Albania, ma ha anche una grande importanza storica: nel 1912 qui l'Assemblea Nazionale ha proclamato l'indipendenza dell’ Albania e vi ha fondato il primo governo nazionale diretto da Ismail Qemali. Su quest’evento si può sapere di più visitando il Museo dell'Indipendenza. Su una collina sopra la città si trova “Kuz Baba”, un posto religioso, da dove si può vedere la spiaggia e l’intera città.

BERAT
Berati è conosciuta come "la città dalle mille finestre” ed è classificata come città-museo. È costruita di fronte e sulle falde del Monte Tomorr. All'interno dei muri di castello si trovano case d'abitazione e anche il “Museo Onufri”, che contiene oggetti iconografici e pitture religiose di Onufri, uno dei più grandi pittori albanesi del XVI secolo. Nella parte vecchia della città si trovano alcune costruzioni religiose importanti, come chiese e moschee.

DURAZZO
Durazzo è la seconda più grande città dell'Albania. È stata fondata da colonizzatori greci di Corinto e Corfù nel 627 a.C. Nell'antichità era conosciuta col nome di Epidamnos e più tardi fu chiamata Dyrrachion. L’anfiteatro
è il suo più importante monumento; ha una capacità di 15.000 spettatori ed è il più grande dei Balcani; costruito nel secondo secolo D.C., contiene una cripta cristiana e mosaici rari. Fra il primo e il terzo secolo, Durazzo fu un porto importante e un centro commerciale lungo la Via Egnatia, fra Roma e Bisanzio (Costantinopoli). Dopo tantissimi terremoti, una gran parte dell'antica Durazzo è affondata nel mare o è crollata ed è stata successivamente costruita sopra le rovine. Oggi la città è conosciuta per la vicina spiaggia di Durazzo e per le calde acque marine.

KRUJA
Kruja è una città medioevale vicino Tirana. Il nome di Kruja è strettamente collegato con quello dell’eroe nazionale albanese, Giorgio Kastriotta Scanderbeg, che, nel quindicesimo secolo, ha combattuto contro gli ottomani per 25 anni consecutivi, difendendo la civilizzazione europea dalla loro minaccia. In un posto prominente e strategico vicino alla città, c’è il castello, ed il Museo di Scanderbeg (museo nazionale). Lunga la strada che porta al castello, si trova anche un bazar medievale.

KORCA
È la più grande città della zona sud-orientale dell'Albania. È situata sulle falde della montagna di Morava, 800 metri sul livello del mare; è diventata un centro importante dell'artigianato e del commercio nel XVIII secolo, a causa dello sviluppo del commercio con le regioni vicine. A Korça si trova il Museo delle Arti Medioevali, che rappresenta la cultura del popolo albanese. Vi si trovano anche il Museo Nazionale dell'Educazione, dove il 7 Marzo 1887 fu aperta la prima scuola di lingua albanese ed anche il nuovo museo " Collezioni di Bratko", con antiquariati dall'Estremo Oriente

POGRADEC
Pogradec è uno dei più incantevoli siti turistici in Albania, a causa della sua posizione sul Lago d’Ohri, e si caratterizza per la vista panoramica e l’acqua limpida del lago. In questo lago si trova il pesce di koran, simile alla trota. Oltre alla bella spiaggia, le vostre vacanze a Pogradec saranno rese più interessanti dall'escursione al centro turistico in Driloni (5 km verso est), circondato da alberi e piante ornamentali.

ARGIROCÀSTRO
È una delle città più importanti dell'Albania meridionale ed è stata dichiarata "Città Museo". È costruita sul pendio di una montagna ed è conosciuta per le sue caratteristiche vie strette, pavimentate con pietre. Le case hanno un’architettura caratteristica. Il castello svetta come un balcone sopra la città; questa posizione permette ai visitatori di ammirare un paesaggio molto bello. Il Museo Nazionale delle Armi è situato all'interno del castello, e vi sono mostrate le armi prodotte ed usate dagli albanesi nei tempi antichi.

SARANDA
La bella città di Saranda, che si trova nell’estremo sud dell’Albania, offre un'atmosfera particolare ed uno stile unico.
Situata davanti all’isola greca di Corfù, Saranda è visitata per gran parte da turisti che vengono qua a godere delle bellezze di questa località, precedentemente inaccessibili. Questo è, infatti, uno dei luoghi più turistici in Albania, preferito dalle coppie in "luna di miele". Vicino Saranda ci sono le rovine dell'antica città di Butrinti ed il parco con la fonte di “Occhio Blu".

SCUTARI
È una delle più importanti città della parte nord occidentale del paese. È situata vicino al lago omonimo, lungo la strada che conduce a Montenegro. È una città antica, con una ricca storia. Si possono trovare le vecchie case caratteristiche, nelle quali sono usati il legno ed altri motivi tradizionali. Vicino alla città si trova il castello di Rozafa, costruito su una collina rocciosa, da dove potete ammirare attraenti e belle vedute. Durante il vostro soggiorno, potete visitare il Museo Storico della città. Scutari è un buon punto per iniziare il vostro viaggio nelle Alpi albanesi.

Grazie alle iniziative della dell'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto, l’Albania è stata invitata a partecipare in dicembre al Festival Europeo del Gusto, che si terrà in Istria (Croazia) a Buie, Salvore ed Umago.

mercoledì 11 novembre 2009

La Pasticceria Mariarosa a Bigolino


Abbiamo assaggiato i prodotti della Pasticceria Mariarosa, e dobbiamo dire che ci sono piaciuti.
La pasticceria era stata fondata dalla madre, da qui il nome, e ora il figlio continua l’attività.
La sua produzione riguarda i prodotti normali, ripresi dalla tradizione (farina di mais, eccetera), la pasticceria classica.
Ma abbiamo assaggiato anche alcuni prodotti innovativi, la mousse a base di panna montata, al cioccolato bianco, al lampone, crema al mascarpone, mousse al mirtillo, dolci all’amaretto bagnato al curacao.
Insomma, dolci classici, o ai frutti di bosco, o mousse, i suoi prodotti sono sempre buoni ed appetitosi.
Lui si trova all’incrocio della strada che arriva da San Giovanni, proprio all’inizio, dove quasi sfocia sulla piazza di Bigolino.

Pasticceria Maria Rosa Di Dalla Libera Luigi
31049 Valdobbiadene – Bigolino (TV)
7, VIA S. GIOVANNI
tel: 0423 980361
e-mail: pasticceriamariarosa@yahoo.it

Il Friuli Venezia Giulia al Festival Europeo del gusto in Istria


L'Italia del gusto proporrà al Festival Europeo del gusto che si terrà in Istria la prima settimana del mese di dicembre, i 'territori' più 'inediti' del Friuli Venezia Giulia, ove da tempo la rete di informazione sviluppa dei veri e propri piani di comunicazione territoriale con le proprie delegazioni.
'MedioFriuli con gusto' proporrà le eccellenze delle terre d'acqua (Varmo, Camino al Tagliamento, ecc.), partendo dalle esperienze dell'Azienda Agricola Tenuta di Belgrado, dell'Azienda Agricola Ferrin e della gastronomia artigiana L'Angolo dei Sapori.
Il Basso Friuli sarà rappresentato dai vini doc Latisana; l'Alto Livenza 'racconterà' le storie di pianura e di collina toccate dal fiume; la Trattoria Risorta di Muggia presenterà una selezione di eccellenze di mare e di terra (del Carso); l'Ostaria Bepi Meo e la macelleria di Roberto Manera guideranno le degustazioni di San Canzian d'Isonzo (borgo europeo del gusto), e della Bisiacaria; la montagna pordenonese non mancherà di stupire con la petina di Filippo Bier.

martedì 10 novembre 2009

Le Terre del Piave al Festival Europeo del Gusto in Istria


In una serata dedicata al convivio, Terre del Piave de l'Italia del Gusto ha proposto una serata a base di baccalà, a Pieve di Soligo.
La Pescheria Sartor ha 'pensato' alla materia prima: oltre ai vini dell'azienda di casa, si sono degustati un ottimo chardonnay 2009 della Cantina Goriska Brda (Slovenia) e la falanghina delle Cantine Papa di Benevento.
La serata è servita anche e soprattutto per dare gli ultimi ritocchi alla delegazione che parteciperà al Festival Europeo del Gusto in Istria. Faranno parte della 'squadra' il cuoco-macellaio Daniele Barattin (Macelleria Amica di Soligo), la Cantina Progettidivini di Farra di Soligo, l'Agriturismo Al Col di Follina, le Cantina Frozza e la Cantina di Walter Miotto di Colbertaldo di Vidor, la Pasticceria Maria Rosa di Luigi Dalla Libera di Bigolino di Valdobbiadene e il Panificio Piol di Refrontolo.

domenica 8 novembre 2009

L’Osteria Posmon, un atto di coraggio


Posmon è un quartiere del comune di Montebelluna, posto a occidente dell'abitato. Il nome deriva da "Pos-Bon", cioè pozzo buono, perché ha la peculiarità di avere una falda acquifera che scorre sotto la sua superficie. La frequentazione del luogo sia ha già parecchi millenni indietro, ma soprattutto dal IX sec. a.C. con la popolazione dei Veneti. Numerosi sono i ritrovamenti archeologi che coprono un arco cronologico che va dal IX se. a.C. al II sec. d.C. Durante la dominazione della Serenissima vi furono erette diverse ville.
Proprio in questo quartiere, vicino all’incrocio fra Schiavonesca e la strada che scende da Mercato Vecchio, un giovane, Nicola Colbertaldo, ha avuto il coraggio di aprire un’osteria, stile di una volta in chiave moderna. Lui è validamente aiutato in questo dalla morosa Eleonora Rocco, perché ha avuto un discreto successo ed il lavoro da fare è tanto. Non parte da zero: qui c’era la vecchia locanda dei bisnonni e nonni, che lui ha pensato bene di risistemare. In pratica ha voluto provare un nuovo mestiere nel vecchio posto, visti i tempi, e sembra ci sia riuscito.
L’atmosfera la prima volta sciocca un poco, per via dei tavoli d’un tempo come nelle vecchie osterie, abbinati ad un banco più moderno.
Offre, e quando sono in mostra è difficile resistere, cicchetti, piatti tradizionali rivisitati a buon prezzo.
Per i vini, si va dalle “ombre” normali ad una carta dei vini ampia, cento etichette, che copre in pratica le Venezie, con la maggioranza del Veneto.

31044 Montebelluna (TV)
2, PIAZZA VERDI GIUSEPPE
tel: 0423 302603