martedì 24 agosto 2010

Il piacere di scoprire i vini ticinesi del 2008

Oltre 250 vini proposti da ben 65 piccole, medie e grandi cantine che rappresentano l’85% della produzione cantonale; quasi 10 ore di degustazione aperta ai professionisti e al grande pubblico; decine di giornalisti accreditati. Sono i numeri de “Il viso del vino” - classico evento dell’autunno ticinese e degustazione tra le più importanti a livello svizzero - che lunedì 6 settembre presenterà al Palazzo dei Congressi di Lugano, il meglio della produzione viti-vinicola dell’annata 2008.


Sarà ancora una volta Lugano a ospitare uno dei più qualificati appuntamenti enologici nazionali, organizzati da Ticinowine, l’ente per la promozione dei vini ticinesi. Un evento atteso con sempre maggior interesse, non solo dagli operatori del settore e dai giornalisti specializzati, ma soprattutto da migliaia di cultori del “bere bene”, che ogni anno affollano il centralissimo Palazzo dei Congressi. Un successo di critica e di pubblico che va attribuito essenzialmente a due fattori. “Da una parte - spiega Francesco Tettamanti, direttore di Ticinowine - il consumatore desidera avere un contatto sempre più diretto con i produttori, per ascoltare dalla loro voce quali sono le caratteristiche di un vino, e per conoscere tutti gli aspetti della coltivazione della vite, della vendemmia e della vinificazione. Dall’altra, ogni produttore sa quanto oggi sia importante stringere rapporti sempre più personali con i consumatori, così da promuovere le proprie etichette nel migliore dei modi”. Tettamanti ribadisce, insomma, quanto sia fondamentale questo scambio di pareri e giudizi, che arricchisce sia il produttore che il consumatore: “Il primo può far tesoro delle impressioni ricevute, potendo così orientare al meglio la propria produzione e il marketing in funzione del mercato, il secondo acquisisce una conoscenza più approfondita che ne fa un fedele ambasciatore dell’universo enologico ticinese”.

Secondo fattore che ha decretato negli ultimi anni il successo della degustazione dell’annata è una location che offre spazi ampi e insonorizzati, e una climatizzazione perfetta. Condizioni ambientali e logistiche ideali che permettono agli addetti ai lavori e agli appassionati di degustare il meglio della produzione, senza essere influenzati in modo negativo dall'ambiente esterno.

Per rispondere alla esigenze dei differenti segmenti di pubblico, vengono riproposte anche quest’anno due fasce orarie di degustazione. La prima, dalle 10.00 alle 13.00, è riservata agli operatori del settore e quindi a categorie professionali specifiche quali quelle dei giornalisti, esercenti, albergatori, negozianti e sommelier. Le porte al grande pubblico di appassionati, rimarranno invece aperte alle 15.00 alle 19.30.

C’è dunque attesa per questo evento, soprattutto per scoprire quale sarà il livello qualitativo dei vini dell’annata 2008. Un’annata contraddistinta da una primavera piuttosto umida che ha creato non pochi problemi ai viticoltori, molti dei quali hanno perso una parte consistente del proprio raccolto; la vendemmia è stata quindi molto scarsa dal punto di vista quantitativo. Ma proprio questa limitata produzione ha influito in modo positivo sulla qualità di un’annata che rientra fra quelle che esprimono al meglio le caratteristiche del terroir ticinese. Quelli della vendemmia 2008 sono vini fruttati e delicati, di grande piacevolezza ed eleganza che sapranno incantare ancora una volta gli amanti del Ticino viti-vinicolo.

Ticino Wine partecipa dal 2009 alle iniziative di informazione della rete dei Borghi Europei del Gusto. La Presidenza dell'associazione internazionale ha garantito la propria partecipazione a 'Il viso del vino', annunciando, nel contempo, l'invito ufficiale all'ente di promozione dei vini ticinesi di partecipare al Festival Europeo del Gusto 2010,che si terrà in Veneto.

Nel dicembre del 2009 Ticino Wine aveva partecipato infatti al Festival Europeo del Gusto che si era tenuto in Istria.



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Via Corti 5

Balerna, TI, 6828

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lunedì 23 agosto 2010

Lino Ballancin, una storia veneta

C’è una bellissima strada che da Refrontolo porta a Solighetto, una strada mai trafficata e che passa in mezzo ai campi o quasi. A parte le case costruite ai bordi, è magnifico guardare la collina da un lato e la pianura dall’altro, sembra quasi di essere in una vallata.


E in questa vallata, nascosta in mezzo agli alberi, abbiamo trovato l’azienda agricola Ballancin Lino.

Non la solita cantina, ma una vita di lavoro e di passione. Qui troviamo Lino, il padre, e poi Antonio e Sergio, i figli.

Lino ha lavorato in Svizzera, come tanti in quegli anni, per mantenere la famiglia e per mettere via qualche soldo. Intorno al 1960 riesce a comprare un pezzo di terra, ed inizia la saga. Manda i figli a studiare alla Scuola enologica di Conegliano, consapevole forse dello sviluppo che avrà il vino e che il mercato inevitabilmente cambia, almeno nel lungo periodo.

Dapprima vende il vino in damigiane, come si usava allora, ma tenendo d’occhio le bottiglie (ora l’imbottigliato arriva al 90%), selezionando la clientela puntando soprattutto su quella medio-alta. Naturalmente i figli hanno portato in azienda il loro sapere, aiutando dapprima il padre e gestendo direttamente poi: oggi la prduzione è di circa 600 mila bottiglie, una produzione considerata da molti il limite della produzione artigianale.

Col cambiamento delle abitudini, hanno puntato sulla ristorazione, arrivando al 95% del fatturato.

I loro punti di forza sono il prosecco e il verdiso, ma non dimentichiamo il Manzoni bianco. Tra i rossi, un cabernet davvero beverino, tanto beverino da non sfigurare col bacalà, come abbiamo potuto verificare pochi giorni fa.



Via Drio Cisa, 11

Tel. 0438 842749

31050 SOLIGHETTO di Pieve di Soligo

e-mail: viniballancin@viniballancin.com

www.viniballancin.com