lunedì 23 agosto 2010

Lino Ballancin, una storia veneta

C’è una bellissima strada che da Refrontolo porta a Solighetto, una strada mai trafficata e che passa in mezzo ai campi o quasi. A parte le case costruite ai bordi, è magnifico guardare la collina da un lato e la pianura dall’altro, sembra quasi di essere in una vallata.


E in questa vallata, nascosta in mezzo agli alberi, abbiamo trovato l’azienda agricola Ballancin Lino.

Non la solita cantina, ma una vita di lavoro e di passione. Qui troviamo Lino, il padre, e poi Antonio e Sergio, i figli.

Lino ha lavorato in Svizzera, come tanti in quegli anni, per mantenere la famiglia e per mettere via qualche soldo. Intorno al 1960 riesce a comprare un pezzo di terra, ed inizia la saga. Manda i figli a studiare alla Scuola enologica di Conegliano, consapevole forse dello sviluppo che avrà il vino e che il mercato inevitabilmente cambia, almeno nel lungo periodo.

Dapprima vende il vino in damigiane, come si usava allora, ma tenendo d’occhio le bottiglie (ora l’imbottigliato arriva al 90%), selezionando la clientela puntando soprattutto su quella medio-alta. Naturalmente i figli hanno portato in azienda il loro sapere, aiutando dapprima il padre e gestendo direttamente poi: oggi la prduzione è di circa 600 mila bottiglie, una produzione considerata da molti il limite della produzione artigianale.

Col cambiamento delle abitudini, hanno puntato sulla ristorazione, arrivando al 95% del fatturato.

I loro punti di forza sono il prosecco e il verdiso, ma non dimentichiamo il Manzoni bianco. Tra i rossi, un cabernet davvero beverino, tanto beverino da non sfigurare col bacalà, come abbiamo potuto verificare pochi giorni fa.



Via Drio Cisa, 11

Tel. 0438 842749

31050 SOLIGHETTO di Pieve di Soligo

e-mail: viniballancin@viniballancin.com

www.viniballancin.com

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