sabato 26 dicembre 2009

Carga, un nome che viene dalla Storia



Abbiamo incontrato il signor Erzetic all’albergo Venko, dove la direzione ha voluto presentare il meglio della produzione locale, a Dobrovo, sul Collio Sloveno.


Carga è un nome con una lunga storia. In conformità con la tradizione slovena, l'azienda ha mantenuto il nome del suo primo proprietario, Adam Carga, il cui primo cognome appare sui documenti ufficiali dal 1767, quando Adamo battezzato suo figlio. Adam Carga acquistato la tenuta da Conti Thurn-Taxis (Torre).

L’azienda di Edbin Erzetic si trova nel villaggio di Pristavo a circa 150 metri sul livello del mare. La famiglia coltiva da quattro a cinque ettari (su 12,4 ettari) di vigneti,da ben 10 generazioni. Il tradizionale Ribolla è il vitigno dominante, e di Tokaj, Chardonnay, Sivi Pinot, Sauvignon e sono anche cresciuti. La produzione annua varia da duecento a quattrocento ettolitri, di cui la metà del vino è nel range di qualità, metà in alta qualità. Edbin Erzetic ha vinto il suo primo premio nel 1988, quando il suo Tokaj 1987 è stato premiato con la medaglia d'argento al Ljubljana Wine Fair.

L’azienda Carga produce principalmente vini freschi, fermentato in vasche di acciaio inox. La qualità è molto costante.

Tra i bianchi, Ribolla, tra i rossi (circa un 20%) Merlot e Carmenere.

Edbin Erzetic è orgogliosa di offrire due specialità. Egli è uno dei rari viticoltori Brda per mantenere le uve Chardonnay sulla pianta fino a quando sono stramature, il vino che ne risulta è semi-secco, con un aroma molto ricco. Ed infatti la Ribolla gialla che abbiamo assaggiato aveva un gusto equilibrato, piacevole e facile alla degustazione, pieno ed intenso.



Edbin Erzetič, Pristava 2

5212 Dobrovo

+386 (0)41 692 292

www.carga.si

info@carga.si

çarga, un nome che viene dalla Storia

Continuano a chiamarlo “Bepi Meo“


Era questo il soprannome, a S. Canzian d’Isonzo, del nonno materno di Bruno Tirel che in quella che era la casa contadina dei suoi, con tanto di stalla, ha aperto un locale dandogli proprio il nome del suo ben noto parente. Un ritorno alle origini che Bruno, assieme alla moglie Paola, ha fortemente voluto dopo venticinque anni “in giro a cucinare” in ristoranti importanti.


Un ritorno così sentito che nei suoi progetti è entrata anche la decisione di realizzare, accanto allo spazio dedicato alla cultura gastronomica, un museo della civiltà contadina bisiaca. Su questo attaccamento alla propria terra, Bruno Tirel ha anche ispirato la sua cucina, attenta ai sapori di una volta, ma di un casalingo comunque rivisitato per dare quel tocco di differenza proprio di una ristorazione con una precisa identità.

Una possibilità offerta anche dal fatto che l’Osteria da Bepe Meo serve al massimo una cinquantina di coperti e quindi c’è modo di curare il cibo all’interno di una ampia e comoda cucina. I legami dei sapori sono anche quelli con la storia e le usanze ed ecco quindi le serate a tema che Bruno propone nel corso dell’anno, magari per una cena austriaca a ricordo di quando S. Canzian era sotto Francesco Giuseppe.

Mitico lo spadone: non sapevo cosa fosse, e mi ritrovai davanti uno spiedone gigantesco. Ovviamente non riuscii a finirlo, e Bruno mi fece portare a casa il resto.



Osteria da “Bepi Meo”

tel. 0481 70195 - fax 0481 708077

Via Romana, 46

San Canzian d' Isonzo (GO) – 34075

venerdì 25 dicembre 2009

San Canzian d'Isonzo apre a gennaio 2010 le manifestazioni nazionali de i Borghi Europei del Gusto


L'inserimento del comune di San Canzian d'Isonzo nella rete dei Borghi Europei del Gusto,ha conosciuto nel mese di dicembre due importanti appuntamenti : la partecipazione al Festival Europeo del gusto in Istria e l'incontro con i produttori locali presso il Palazzo del Marchese de Fabris in Begliano,in occasione della festa 'Pace e Solidarietà sotto l'albero'.


Ambedue le iniziative hanno evidenziato il buon lavoro che è stato svolto da Roberto Manera e Bruno Tirel (Ostaria Bepi Meo),che hanno contribuito anche alla nascita dei 'Cenacolo della Bisiacaria',il cenacolo del gusto dell'Associazione L'AltraTavola che,in collaborazione con la rete di informazione L'Italia del Gusto,affianca le iniziative e i progetti della rete europea.

Nel mese di gennaio si terrà a San Canzian d'Isonzo l'apertura ufficiale dei progetti e delle iniziative per il 2010, con la partecipazione di giornalisti e comunicatori a livello regionale, nazionale ed internazionale. L'incontro si svolgerà presso la Ostaria Bepi Meo.E' anche annunciata la presenza del prosciuttificio Pitip di Umago (con il famoso Violino e il 'saluto' istriano) : il suo titolare, infatti, è originario di Staranzano.

I giornalisti e i comunicatori de il Gusto Italiano,guidati da Giovanni Meneghini, hanno già provveduto a visitare

il territorio ed hanno potuto degustare le eccellenze locali.

All'incontro di Begliano avevano partecipato nel settore dei vini l'azienda agricola Feudi di Romans, l'azienda agricola di Arcangelo Lorenzon, l'azienda vitivinicola di Paolo Zorzet, l'azienda agricola Principato di Bean e Agriturismo La Privata de Roberto: nel settore del latte e dei formaggi la Società agricola Thomas Frate e l’azienda zootecnica Nevio Russi; nel settore del pane il Panificio Pasticceria L'Aquila Reale; il miele di Denis Zorzet; nel settore dell'arte floreale Mondo Fiorito, Centro Commerciale del Verde e la Scuola Fioristi FVG; nel settore dei profumi di lavanda la Società Agricola Cosolo dell'Appo Friuli (ass. produttori piante officinali bio); nel settore del tempo libero il Circolo Ippico Parco dell'Isonzo e il Club Epoca Tractor; nel settore delle carni e dei salumi la Macelleria Manera.

Al Festival Europeo del Gusto in Istria avevano anche partecipato l'azienda agricola di Roberto e Fabio Brumat e la panetteria di Maurizio Clemente di Turriaco.

Feudi di Romans, un’azienda in crescita


Un’esperienza trentennale su terreni diversi: S. Canzian d’Isonzo, Cassegliano, Scodovacca, Villa Vicentina, Romàns D’Isonzo, tutti ben vocati. L’azienda conta in totale 160 ettari di vigneto, ma nel futuro cresceranno. Severino Lorenzon arrivò in Friuli, agli inizi degli anni ‘50, da pioniere, comprando terreno abbandonato in quel’“Isontino che l'emigrazione, tanto selvaggia quanto necessaria, aveva messo alle corde. Con professionalità, serietà imprenditoriale, e passione per il proprio lavoro, Severino e la moglie Maria successivamente coadiuvati dal figlio Enzo e dalla moglie Silvana, hanno portato l’azienda ad essere una delle più belle realtà viticole del Friuli Venezia Giulia. La svolta, con l’acquisto nel 1991 di una vigna di viti americane a Romàns d'Isonzo. La natura aveva conferito a questo habitat qualcosa di diverso rispetto alla media del territorio segnato dagli sbalzi di umore dell’Isonzo, fiume caro alla patria ma pronto a cambiar frequentemente di letto, creando substrati diametralmente opposti. Un color rosso vivo, con frequenti affioramenti di pietrisco irregolare, ti confermano che da queste parti la terra sembra dire “tienimi povera, ti farò ricco”.


Nacquero così i primi 15 ettari del CRU “I Feudi di Romans”. Da questa conquista venne l’esigenza di una cantina nuova, ampia, strutturata in maniera pratica, attrezzata per la produzione di vini di qualità. Enzo ne decise ogni particolare e ne fece una delle più avanzate tecnologicamente.

Nel 1995 arrivò un’altra grande occasione: comprare “l'azienda delle mele”, confinante con il primo vigneto dei “Feudi”. 50 ettari di meleto, 5 ettari di vigneto, casolare e casa rurale. Oggi il CRU “I Feudi di Romàns” è di 50 ettari di vigneto.

E se nel 1977 vennero piantati i primi 7 ettari di vigneto a Cassegliano, oggi gli ettari vitati sono 70 e 40 sono quelli a S. Canzian D’Isonzo intorno ai primi investimenti di Severino. Nel 1996 le prime bottiglie, “I Feudi di Romàns”, il passo decisivo verso la qualità, e da qui ogni anno è una continua crescita. Reimpianti, rinnovamenti in cantina, ricerca. Oggi l’azienda è condotta da Enzo e dai figli, Davide, enotecnico dell’azienda e Nicola, che occupa una parte importante nel marketing, coadiuvati da Michela Sfiligoi, direttore commerciale, Daniele Zimolo e Nicola Vecchiato, responsabili della gestione dei vigneti.



Azienda Agricola Lorenzon

Via Cà del Bosco, 16 - Loc. Pieris

34075 San Canzian d'Isonzo

(Gorizia) Italy

tel +39-0481-76445

fax +39-0481-470000

email: ifeudi@ifeudi.it

http://www.ifeudi.it/

lunedì 21 dicembre 2009

Naturalmix, una delizia al bar


I progetti più ambiziosi partono da lontano ed i risultati migliori nascono da una cura minuziosa di ogni piccolo particolare. Da una esperienza familiare di oltre 50 anni nel commercio di prodotti alimentari nasce nel 1996 la Naturalmix.


La continua ricerca di nuovi prodotti e di nuovi gusti fanno della Naturalmix un'azienda leader in Italia nelle specialità di caffetteria per bar.

Il successo di un'azienda è sempre il frutto di un articolato gioco di tasselli. Il risultato è un corpo unico, equilibrato e agile, abbastanza da adattarsi ad ogni nuova fase di mutamento, niente a che vedere con le enormi fabbriche che appartengono ormai all'archeologia industriale.

Naturalmix che ha scelto la strada dell'espansione e del confronto internazionale non può rinunciare ad importanti investimenti sulle persone che lavorano e collaborano con l'azienda.

Uno staff preparato, ma sopratutto informato e abituato a misurarsi con i risultati, non può che essere uno staff responsabile e affidabile.

Fin dall'inizio Naturalmix è stata attenta alle esigenze del cliente che cerca novità e ricerca prodotti sempre più naturali e di alta qualità. Sempre attenta nel raggiungere i più alti standard di qualità dei suoi prodotti, riduce al minimo l'uso di conservanti e coloranti, e se necessario, utilizza coloranti e conservanti di tipo naturale.

Ogni nuovo prodotto viene accuratamente testato e periodicamente migliorato per ottenere il meglio sul mercato secondo la politica e la filosofia dell'azienda.

Presenza e tempismo è quello che oggi il mercato chiede con maggiore insistenza. Nessuna tappa può essere definitiva in un mercato che muta continuamente proposte e richieste, che preme per soddisfare esigenze sempre diverse.

Se si cerca di definire il futuro con una parola, questa non può che essere "velocità".

L'abbattimento delle principali frontiere politiche e monetarie, l'annullamento delle distanze attraverso le tecnologie informatiche, la globalizzazione dei mercati economici ha impresso un'accelerazione formidabile al nostro modo di pensare e di agire, che oggi devono essere in tempo reale.

Proseguendo nella tradizione di precorrere i tempi, Naturalmix, grazie ad un eccezionale senso del futuro, ha saputo rispondere rapidamente ai continui mutamenti del mercato.

Grazie alla sua struttura flessibile, l'azienda è in grado di offrire i propri servizi con estrema rapidità. La razionalizzazione del magazzino e delle sue funzioni costituisce oggi uno dei punti di forza di Naturalmix e della sua effettiva capacità di servizio ai clienti.

Obbiettivo prossimo dell'azienda, in fase operativa, è la certificazione ISO 9000 ed ISO 14000 unita alla massima informatizzazione dei processi amministrativi, logistici e produttivi.

Le procedure di controllo e riduzione dei rischi di contaminazione degli alimenti sono state introdotte dalla legge italiana secondo le direttive europee e prendono il nome di H.A.C.C.P..

Fin da prima dell'entrata in vigore della legge era presente internamente all'azienda un sistema di controlli secondo la normativa H.A.C.C.P. .



Naturalmix - Via dell'Artigianato, 19 - 31034 Cavaso del Tomba (TV) - Italy

Tel +39 0423 920080 Fax +39 0423 922182 -

e-mail: info@naturalmix.it

www.naturalmix.it

domenica 20 dicembre 2009

I formaggi di San Canzian d’Isonzo



Domenica 13 dicembre il Sindaco ha riunito alcuni produttori, tra i quali alcuni che si dedicano al vino. L’occasione era la festa del gemellaggio con altri paesi, St. Kanzian am Klopeiner See in Austria e Divaca in Slovenia, e l’incontro con i Borghi europei del gusto. Ne è uscito un quadro piuttosto positivo: San Canzian ha diverse particolarità che ne fanno un paese dinamico, che ha voglia di fare e di distinguersi.


Per primo abbiamo incontrato Thomas Frate, dell’azienda frate di Isola Morosini; un giovanissimo casaro che sa il fatto suo. Il settore lattiero caseario è ormai da anni in crisi, lui e la sua famiglia hanno pensato bene di creare un’azienda a ciclo completo. Le loro specialità sono il formaggio speziato, ad esempio con erba cipollina, mozzarelle, crescenze, e così via. La produzione è partita da poco, ma intendono garantire al cliente un prodotto sempre fresco. Ciò è possibile perché con 120 capi in stalla il latte è sempre fresco.

Poi abbiamo Nereo Rossi, socio di Latterie Friulane, con la produzione di latte di alta qualità, e ,fiore all’occhiello, un montasio davvero buono, e poi, latte di bufala friulana. I montasi sono stagionati 3, 5 o 6 mesi, e 10 mesi ed oltre.

Poi c’è stato l’incontro con il Pecorino Istriano diventato una rarità che però, per fortuna, qualche volonteroso e lungimirante allevatore produce ancora. Una meta sicura, poco distante da Grisignana: è l'agriturismo "Goli Vrh" (Montenudo), poco fuori Materada (il paese di Fulvio Tomizza), sulla strada che da Buia porta a Umago.

Insomma, anche sul fronte lattiero caseario San Canzian può tranquillamente confrontarsi con realtà rinomate. Il Sindaco ha ragione a voler farlo conoscere e a voler mantenere questo paese della Bisiacaria attaccato alle tradizioni.

I vini di S. Canzian d’Isonzo

Domenica 13 dicembre il Sindaco di San Canzian d'Isonzo ha riunito alcuni produttori, tra i quali alcuni che si dedicano al vino, nel Palazzo del Marchese de Fabris a Begliano.


I giornalisti e i comunicatori dell'Associazione Internazionale Borghi Europei del Gusto hanno incontrato alcuni vignaioli di tutto rispetto. Per iniziare, Nicola Lorenzon dei Feudi di Romans. Il vino è considerato Figlio dell’Isonzo, dei terreni che bagna man mano che si allontana dalle colline, figlio dell’uomo che ha cura della vite, che pigia l’uva e vigila attento con rinnovata tecnologia e antica passione. La famiglia Lorenzon si è trasferita qui negli anni ’50, e tre generazioni sono bastate a far sì che diventasse un nome importante. Nicola ricorda che la regione Friuli, con l’abbattimento delle frontiere, è diventata una regione di passaggio, ed ha auspicato che anche i Borghi sconosciuti come San Canzian abbiano la visibilità che meritano.

Paolo Zorzet ha dapprima lavorato per l’azienda De Fabris, poi,circa quindici anni orsono, si è messo in proprio. La scelta è stata quella di produrre vini giovani e beverini, di ottima qualità. E il palato se ne accorge......

E poi l’azienda agricola di Arcangelo Lorenzon (anche questo un ceppo della famiglia originaria di Negrisia,sulle rive del Piave).Arrivato anche lui negli anni ’50 ha trasmesso al figlio la passione enoica. Continua così la tradizione: merlot, friulano e prosecco sono i suoi fiori all’occhiello.

Infine il Principato di Bean, Agriturismo di Zorzèt Mersia : vende vino sfuso e in bottiglia. Cabernet franc, Refosco,Tocai friulano o meglio solo Friulano, Pinot bianco,con la possibilità di visita e di degustazioni accompagnate da spuntini freddi e caldi.

Insomma, sul fronte enoico San Canzian può tranquillamente confrontarsi con realtà rinomate. Il Sindaco ha ragione a voler farlo conoscere e a voler mantenere questo paese della Bisiacaria attaccato alle tradizioni.


Carni & Osterie dei paesi tuoi: San Canzian d'Isonzo


Domenica 13 dicembre l'Amministrazione Comunale di San Canzian d'Isonzo in collaborazione con le associazioni del paese ha organizzato la festa 'Pace e Solidarietà sotto l'Albero', che si è tenuta presso il Palazzo dei Marchesi De Fabris a Bergliano.Alla festa hanno partecipato il comune gemellato St. Kanzian am Klopeiner See in Austria e il comune amico Divaca in Slovenia. Ne è uscito un quadro piuttosto positivo: San Canzian ha diverse particolarità che ne fanno un paese dinamico, che ha voglia di fare e di distinguersi.


E qui si sono fatti notare Roberto Manera e Bruno Tirel. Roberto Manera gestisce una macelleria a San Canzian, ereditata dalla famiglia. Lui continua sulla stessa falsariga. Ha aderito alla manifestazione perché ritiene giusto valorizzare il territorio nel quale abita.

Bruno Tirel dell’Osteria Bepi Meo ha curato l’ospitalità, producendosi in due piatti strepitosi: gnocchi di castagne alla lepre e salame all’aceto con polenta.

Presente alla manifestazione anche il prosciuttificio PITIP di Salvore, in Istria, che ha iniziato ad operare verso la fine degli anni ottanta. Il particolare clima della regione è di primaria importanza per la lavorazione dei prodotti. Sulla base dell’antica ricetta Istriana, unita all’attenta osservazione dei fattori atmosferici e della loro influenza sui prodotti, Pitip ha ottenuto risultati eccellenti, con il famoso Violino di Umago.

Insomma, anche sul fronte delle carni e della ristorazione San Canzian può tranquillamente confrontarsi con realtà rinomate. Il Sindaco ha ragione a voler farlo conoscere e a voler mantenere questo paese della Bisiacaria attaccato alle tradizioni.