venerdì 23 ottobre 2009

Licio Maschio e il recupero delle tradizioni


In una serata svoltasi all’Agriturismo Ai Casoni di Codognè, erano presenti alcuni produttori della Sinistra Piave, e la parte del leone l’ha fatta Licio Maschio della Distilleria Borgoscuro di Gaiarine, che ha tenuto una vera e propria lezione sulla grappa.
Intanto, lui ha i numeri per parlare, ed affascinare l’uditorio, perché proviene da una famosa famiglia di distillatori. Di persona, al primo contatto sembra una persona che incute rispetto, ma poi, complice la travolgente ed entusiasta moglie, quando parla di grappa diventa un vulcano e si trasforma in un insegnante accondiscendente che perdona le lacune di chi gli chiede spiegazioni, forse non tanto corrette.
I segreti della produzione della grappa lui li ha imparati da suo padre. Ha imparato bene, perché Borgoscuro si ispira alle solide basi del passato ed interpreta le esigenze attuali. In pratica, le sue grappe sono un prodotto che vantano un grado di purezza altissimo, pur offrendo le caratteristiche sensoriali che la tradizione veneto-friulana richiede,
Il nome Borgoscuro è quello del rione antico di Gaiarine dove sorge la sua casa, costruita subito dopo la prima guerra mondiale: già questo è un richiamo alla tradizione.
Questo recupero in chiave moderna è eccezionale: la sua affermazione che si tratta di un prodotto puro, senza sostanze pesanti difficilmente digeribili è vera, e posso confermarla di persona. Dopo diversi assaggi, le grappe non mi hanno procurato nessun disturbo: normalmente se non si tratta di un ottimo prodotto provo una sensazione di acidità inconfondibile. E poi non ho avuto i soliti problemi che un bicchierino in più può dare.
Ultima nata, una grappa di Prosecco, la Prosecco Cherry (da pronunciare Cerry) molto delicata: un lavoro da maestro, sapendo che le vinacce di prosecco difficilmente trattengono i propri delicati profumi durante la lavorazione.
Puntando sulla qualità, qui ovviamente non si parla di grandi volumi, e questa aiuta a mantenersi nel solco che Licio si è scelto.

Borgoscuro di Licio Maschio
Via Vizza 4
31018 Gaiarine TV
Tel . 0434 75013 Fax 0434 754828

http://www.borgoscuro.it/
e-mail: borgoscuro@borgoscuro.it

giovedì 22 ottobre 2009

Lo stile dei Kozlovic


La filosofia dei Kozlovic e’ tutta nella storia di una famiglia che ha saputo restare unita lavorando a un fine comune, secondo condivisi valori di serietà, impegno e competenza. L’obiettivo costante resta infatti quello di valorizzare il vino e il territorio applicando, dove possibile, procedure avanzate che mantengano però inalterata nel tempo la tradizione, e quel particolare “stile Kozlovic”. Il vino e’ espressione della terra e degli uomini che lo hanno prodotto.
Visitarne il luogo di origine e conoscere personalmente il produttore e’ un’esperienza che aiuta a vivere più consapevolmente l’incontro con i nettari dalle infinite sfaccettature.
Passeggiare nel vigneto accompagnati dal vinificatore che con passione esercita la sua attività, assaporare il vino in un’antica cantina scavata nella viva roccia o in una moderna sala di degustazione, ascoltando le spiegazioni sulle diverse fasi della lavorazione e più tardi gustare lo stesso vino a una tavola apparecchiata magari all’aperto, davanti ai filari digradanti. Questo e’ il fascino dell’enoturismo, una forma incantevole di viaggio che unisce il piacere dei sensi all’arricchimento culturale. Abbiamo scelto di presentare un loro vino, l’Akacia Malvasia, ottimo se accompagnato con antipasti, pesce e crostacei crudi, superbo servito con primi piatti a base di pasta o con formaggi molli
Le caratteristiche sono colore giallo dorato, intenso, cristallino e molto consistente, profumo spiccato di miele di acacia, speziato molto fine e gradevole, in bocca si presenta secco, caldo, con una giusta freschezza e sapidità', molto armonico ed equilibrato. Alla fine molto persistente.
Grazie alle iniziative dell'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto, quest’azienda è stata invitata a partecipare in dicembre al Festival Europeo del Gusto, che si terrà in Istria (Croazia) a Buie, Salvore ed Umago.


Gianfranco Kozlivić
Valle 78, Momjan
00385 52 779 177
kozlovic@pu.t-com.hr
http://www.kozlovic.hr/

mercoledì 21 ottobre 2009

Frozza e Prosecco, un connubio inscindibile


Da molte generazioni la famiglia Frozza si tramanda l'ostinato orgoglio di produrre Prosecco genuino e sincero che trova da sempre il favore dei clienti che amano la gioia che questo vino allegro sa così bene trasmettere.
Una storia che comincia da lontano e che negli anni si è mantenuta integra giorno dopo giorno con la stessa passione con cui la bisnonna Anna serviva ai clienti della sua osteria il Prosecco di sua produzione.
Il frutto di tanto lavoro non può che essere un'autentico Prosecco di VAldobbiadene Doc.
Caratterizzato dal colore paglierino con riflessi solari, dai profumi tipicamente fruttati e dalle note floreali.
E' il vino che si accompagna ai momenti di convivialità, splendido per un aperitivo e ideale per accompagnare i piatti leggeri della cucina nostrana.
Probabilmente in questa famiglia il prosecco ce l’hanno nel DNA. Ormai da molte generazioni in questa famiglia si tramanda un orgoglio giustamente ottenuto, quello di produrre un prosecco genuino che trova riscontri positivi sia in Italia che all’estero, tanto da farne anche motivo di viaggio e di soggiorno.
Questa non è piaggeria, nel modo più assoluto. Abbiamo avuto modo di incontrare padre e figlio, e zio, durante diversi incontri, ed hanno dimostrato di essere persone alla mano, capaci di discutere con serenità anche di argomenti che magari disturbava affrontare. Si capiva che la loro passione è il prosecco, e che erano soddisfatti dei frutti del loro lavoro. Hanno dimostrato di essere dei veri professionisti quando hanno apprezzato, senza mettersi in mostra o peggio in cattedra, i vini di altri produttori, confrontandosi ed apprezzando gli sforzi di tutti.
La loro ospitalità è proverbiale. Capitati piùdi una volta lì a casa loro alle 10 di mattina, in quel di Colbertaldo, subito è stato offerto un bicchiere del loro vino, e ci hanno fatto visitare la cantina, senza badare al fatto che si stava lavorando per imbottigliare, ed anzi mettendo in risalto i loro sforzi per mostrare che veramente la qualità, in tutti i particolari, era attentamente e religiosamente perseguita
La loro onestà e le loro capacità ci hanno quasi intimidito, ma poi ci ha risollevato il fatto che, da veri e coscienziosi professionisti, non avevano paura di rispondere alle domande, anzi quasi le sollecitavano.
In più un’occasione hanno dimostrato di possedere anche un’altra qualità, ossia la passione per il territorio. Più volte hanno ospitato una delegazione di giornalisti nella loro bella sala degustazione ed hanno affrontato volentieri, soprattutto Giovanni, domande e telecamere. Queste delegazioni volevano valorizzare i personaggi ed i produttori meno noti, quelli che difficilmente salgono alla ribalta, e loro, ossia la famiglia Frozza, hanno accettato la sfida di parlare del loro territorio e del prodotto principe della terra di queste colline, senza personalismi e campanilismi.
Abbiamo anche scoperto che esiste un gruppo di fans su facebook, e questo dimostra che non saremo tantissimi come estimatori, ma siamo entusiasti del risultato del loro lavoro.

Via Martiri, 31 - 31020 - VIDOR – Colbertaldo
Telefono: 0423 987069
Fax: 0423 987069

Da Marino, vini e piatti istriani di qualità


Ci troviamo nella parte nord-ovest della penisola istriana, a 275 metri al disopra del livello del mare, da dove si stende un incantevole panorama sulle Alpi e sulle Dolomiti, da una parte, e sulla rigogliosa area boschiva ed il mare splendido, dall' altra.
Il paese è Kremenje (Cremegne). Siamo a 3 km dal valico di frontiera sloveno-croata Kaštel (Castelvenere), a 3 km dalla cittadina di Buie, a 8 km dal mare, a 18 km da Koper (Capodistria) e a soltanto 29 km da Trieste (Italia).
La storia di di questo paese risale al lontano anno 1035 e ne' e' testimonianza il vecchio castello con le sue rovine. Il paese conta 70 abitanti circa ed e' collocato in un'area boschiva lungo la strada che porta verso i paesi ed i centri piu' grandi dell'Istria interna. Nelle vicinanze scorre il ruscello Argilla su cui si trovano i resti di 7 mulini ad acqua. Queste terre sono prevalentemente conosciute per la coltivazione dell'uva e per la produzione di buoni vini autoctoni, quali la malvasia, il refosco ed il rinomato moscato bianco di Momiano
La famiglia di Marino proviene dal paese Oskoruš (Oscorus), distante 4 km. Gli antenati si occupavano prevalentemente di agricoltura e dell'allevamento di bestiame. Venti anni fa la madre Irene e suo marito Mario hanno deciso di cominciare a preparare cibi prelibati, dai prodotti da loro coltivati, e di offrirli assieme ai loro vini agli ospiti della taverna. Tutto veniva cucinato secondo le secolari ricette, rispettando la tradizione istriana. Gli ospiti, sempre piu' numerosi, lo hanno apprezzato moltissimo.
Alcuni anni fa, la trattoria e' stata restaurata ed attrezzata, offrendo agli ospiti tutti i comforts. Ancor oggi la madre Irene prepara i cibi con la massima cura, secondo le stesse ricette antiche (usando gli ingredienti genuini come il prosciutto istriano, il tartufo, i funghi boscherecci, la selvaggina ed altro). Marino ha scelto di seguire l'esempio del padre ed ha continuato con la produzione dei vini di alta qualità. Qui potete assaggiarli a un buon prezzo, mentre vi godete l'accogliente atmosfera.
La lista dei cibi abbonda di specialità tipicamente istriane. Gli ospiti possono scegliere tra diverse prelibatezze a base di funghi, selvaggina e carne, ma soprattutto vengono per il tartufo. I tartufi sono preparati in svariati modi, sul pane tostato fatto a casa, con gli gnocchi e le lasagne preparate in casa, con le uova strapazzate, sul filetto cotto al fuoco del camino, che dona all'ambiente un'atmosfera oltremodo familiare. La madre di Marino, Irene, prepara i cibi genuini ed autentici istriani, trasformandoli in vere specialità culinarie. Patrizia, la moglie di Marino preferisce dedicarsi ai dolci, da quelli tradizionali (crostoli, fritole) ai più moderni e sofisticati (semifreddi ed altri).
Naturalmente, ad esaltare i sapori di questi cibi squisiti ci sono i vini Kabola - moscato, malvasia, refosco ..., lavorati nella cantina della casa e riconosciuti per la qualità.
Il moscato di Momiano, però e qualcosa di veramente speciale. E' una varietà' bianca che si coltiva in un'area limitata attorno a Momiano. Cresce bene su terreni ricchi di marna, a 200 - 300 metri al disopra del livello del mare. La coltivazione del moscato in questo paese risale al XVII secolo. Si suppone che vi sia stato portato dagli immigrati venuti da Carnia e Friuli. Nel corso dei secoli, grazie alle condizioni particolari del terreno e del clima, ha acquisito caratteristiche singolari.
Grazie alle iniziative dell'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto, quest’azienda è stata invitata a partecipare in dicembre al Festival Europeo del Gusto, che si terrà in Istria (Croazia) a Buie, Salvore ed Umago.

Kabola – Marino Markežić,
Kremenje bb, Momjan
00385 52 770 047
mmarkezic@inet.hr
http://www.konoba-marino-kremenje.hr/

martedì 20 ottobre 2009

Agriturismo al Col, un gioiello rustico


Bepi Carlet è uno che non sta ancora fermo. Profondamente convinto che la sua zona, quella di Follina, sia una terra che merita maggiore considerazione e valorizzazione, continua a partecipare ai convegni di valorizzazione del territorio, e dell’azienda agricola intestata alla moglie..
Il suo impegno è duplice, privatamente nella conduzione della sua azienda agricola Il Col e dell’agriturismo annesso, e pubblicamente, forte della sua esperienza materiale, nelle istituzioni che si occupano del suo settore.. Tra l’altro, ha appena ultimato la nuova cantina e chissà quali migliorie si propone di apporre al suo agriturismo.
Pezzo forte sono i prodotti, con l’aiuto del figlio enologom e la cucina, condotta dalla moglie Domizia.
Prodotti tipici dell”’Azienda al Col” sono: il vino (prosecco, verdiso, cabernet) ottenuto dai vigneti circostanti l’azienda; i salumi (tra i quali l’introvabile investida); le carni (polli “rustichello”, anatre, conigli allevati in loco). Possibilità di passeggiate seguendo i facili e dolci sentieri collinari o i più impegnativi “itinerari delle vie d’acqua”, escursioni in mountain bike nel vicino Passo di Praderadego; piacevoli gite in barca nel lago di Revine. Ad un solo chilometro è possibile visitare a Follina l’abbazia cistercense di S. Maria del sec.XII-XIII. Il ristoro, aperto da venerdì a domenica e festivi, offre 60 coperti con cucina tipica veneta. L’Agriturismo è aperto da marzo a dicembre, offre ospitalità con prima colazione e 14 posti letto organizzati in 5 camere doppie con servizio annesso in camera e 2 mini alloggi con cucina.

AgriTurismo AL COL di Stella Carlet DomiziaLocalità Col 11 I-31051 FOLLINA TVTel./Fax +39 0438 970658
e-mail: info@alcol.tv
http://www.alcol.tv/

lunedì 19 ottobre 2009

Petrognola, un birrificio che deriva da un sogno


Le birre della Petrognola sono nate dall'amore per la Garfagnana, un territorio bellissimo, per la sua natura, per i suoi paesaggi e soprattutto per i suoi prodotti.
Uno fra i più conosciuti ed apprezzati è il farro, riconosciuto nella sua qualità dall'Unione Europea che lo ha marchiato I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta)
Roberto Giannarelli dice che, vivendo in questa meravigliosa e poetica terra, culla del farro, ha pensato di utilizzare questo cereale per produrre le sue birre.
Tutto questo è dovuto sinceramente alla passione ed all'amore per certe cose, che se dovesse spiegarlo con parole chiare non ne sarebbe in grado, ma sa con certezza che sono scaturite dall'interno di sè stesso.
“Spero di trasmettere al meglio con queste birre ciò che provo ogni volta che le produco". In realtà il suo era un sogno messo in un cassetto, che poco a poco è riuscito a realizzare.
Il farro è il capostipite di tutti i frumenti oggi conosciuti, compresi il grano tenero e il grano duro, la sua coltivazione documentata risale al 7000 a.C. in Siria e Mesopotamia, dove veniva utilizzato per la preparazione di polenta e focacce.
Il farro è stato l'alimento base degli Assiri, degli Egizi e di tutti i popoli antichi del Medio Oriente e del Nord Africa: con la farina di farro i Romani preparavano la puls, una polenta morbida di cui si cibavano i soldati e le plebi. Con la comparsa del grano, il farro ha subito un "momento di crisi", ma non in Garfagnana dove è stato sempre coltivato e tutt'oggi è brillato negli antichi mulini a pietra.
Il farro della Garfagnana che ha ottenuto dall'unione Europea il riconoscimento dell'indicazione geografica protetta (IGP) nel 1996, deve essere coltivato su terreni idonei, poveri di elementi nutritivi, in una fascia altimetrica fra i 300 e 1000m s.l.m.
La produzione di farro della Garfagnana, secondo la normale consuetudine della zona, deve avvenire senza l'impiego di concimi chimici, fitofarmaci e diserbanti: data l'elevata rusticità della pianta, il farro coltivato con la tecnica tradizionale risulta di fatto un prodotto biologico.
La raccolta del farro avviene in estate, con le normali mietitrebbiatrici da grano. Il legame geografico del farro con la Garfagnana forma un binomio inscindibile e presenta requisiti peculiari tali da renderlo perfettamente distinguibile rispetto al farro prodotto in altre zone.
Il farro della Garfagnana è stato riscoperto oggi per le sue eccellenti proprietà dietetiche e per le sue fibre benefiche per l'apparato digerente.
Il birrificio La Petrognola, utilizza questo pregiato farro al fine di produrre una birra completamente artigianale.
Tutto nacque nel 2002 in un piccolissimo paese dal nome Petrognola, a pochissimi minuti da Piazza a Serchio.
A quel tempo la birra veniva fatta in un grosso paiolo e il consumo era riservato ai soli fortunati amici, che subito ne apprezzarono il sapore.
Pochi mesi dopo la sua nascita ecco la prestigiosa ribalta del Salone del Gusto di Torino, con la birra, ad accompagnare le specialità alimentari garfagnine.
Dal successo ottenuto, all'interno di una ex-stalla, nacque il piccolo birrificio che tutt'oggi produce, per esempio, due tipologie di birra al farro: la nera e l'ambrata.
Nel 2006 questa birra è stata premiata dall'UnionBirrai come "Miglior Birra Artigianale dell'anno" nella categoria birre prodotte con altri cereali.

http://www.lapetrognola.com/
Birrificio La Petrognola
Via Felice, 1
55035 Piazza al Serchio LU

domenica 18 ottobre 2009

Casa di Pasta, prodotti artigianali alpini per professionisti


Abbiamo trovato un produttore di eccellenza bellunese, Mario Dal Pan di Casa di Pasta. Eravamo già andati a trovarlo nel laboratorio, ma si era trattato di una visita lampo. Lo abbiamo trovato alla Fiera di Longarone, e ha potuto parlare un po’ senza l’assillo solito.
Il fiore all’occhiello di Casa di Pasta è la pasta fatta in casa e surgelata, che conserva intatta la genuinità, integri i sapori, inalterati il gusto e la predilezione per i primi piatti d'altri tempi. Non sto scherzando: oltre il 50% del prodotto è fatto rigorosamente a mano, per poter fornire le specialità tipiche che esprimono la vera cultura alimentare alpina.
Mario ci tiene a dire che Casa di Pasta significa prodotti d'alta qualità artigianale, quelli legati profondamente al loro territorio d'origine. Dal 1999 Casa di Pasta offre ai professionisti della cucina tutta la freschezza della pasta fatta "come si deve". Casa di Pasta si rivolge soprattutto agli utilizzatori professionali, HORECA per intenderci, con una piccola percentuale fornita ai negozi per la vendita al consumatore, presenti soprattutto, per adesso, in provincia di Belluno.
Sono prodotti di alta qualità, rivolto ad un pubblico di palato fine. Non gioca con il prodotto per vendere di più. La carta vincente dell’azienda è òa qualità e la ricercatezza degli ingredienti.
Per fare un esempio, produce gli gnocchi di melanzane, o di zucchine, senza utilizzare patate o succedanei. Gli gnocchi sono proprio fatti con le melanzane.

http://www.casadipasta.it/

32035 Santa Giustina (Belluno)Stabilimento di produzione: via XX Settembre, 34/A - T. 0437 858643 F. 0437 857175Ufficio commerciale: T. 0437 806121 F. 0437 806161