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mercoledì 11 novembre 2009

Il Friuli Venezia Giulia al Festival Europeo del gusto in Istria


L'Italia del gusto proporrà al Festival Europeo del gusto che si terrà in Istria la prima settimana del mese di dicembre, i 'territori' più 'inediti' del Friuli Venezia Giulia, ove da tempo la rete di informazione sviluppa dei veri e propri piani di comunicazione territoriale con le proprie delegazioni.
'MedioFriuli con gusto' proporrà le eccellenze delle terre d'acqua (Varmo, Camino al Tagliamento, ecc.), partendo dalle esperienze dell'Azienda Agricola Tenuta di Belgrado, dell'Azienda Agricola Ferrin e della gastronomia artigiana L'Angolo dei Sapori.
Il Basso Friuli sarà rappresentato dai vini doc Latisana; l'Alto Livenza 'racconterà' le storie di pianura e di collina toccate dal fiume; la Trattoria Risorta di Muggia presenterà una selezione di eccellenze di mare e di terra (del Carso); l'Ostaria Bepi Meo e la macelleria di Roberto Manera guideranno le degustazioni di San Canzian d'Isonzo (borgo europeo del gusto), e della Bisiacaria; la montagna pordenonese non mancherà di stupire con la petina di Filippo Bier.

lunedì 17 agosto 2009

Uno strumento per restare nella tradizione

La comunicazione nelle nostre realtà

Nella crisi economica del Paese Italia, la piccola e media industria, che nelle Venezie resta indiscussa protagonista, ha rappresentato un argine alla crisi, molto più che la grande industria, per tutto il 2008.
Anche nel Nord-Est i fattori propulsivi dello sviluppo economico hanno subito una attenuazione però il Veneto, roccaforte della piccola media industria, si e ripreso in pieno con aspettative improntate all’ottimismo che nonostante tutto si ripropongono nel corso del 2009 dove la crisi economica mondiale è esplosa con particolare virulenza. Ora è vero che la stretta creditizia ha colpito soprattutto le piccole e medie aziende, notoriamente e storicamente sottocapitalizzate.
Dove possibile, occorre produrre di più e meglio, e seguire con più attenzione mercati e consumatori: se le banche vogliono strangolare il nostro sistema, ricordiamo che vivono solo perché ci depositiamo i nostri soldi. A buon intenditor poche parole.
Dobbiamo tornare alle nostre tradizioni: quelle venetiche dei commerci di cavalli ed ambra e quelle veneziane e venete rivolte all’Europa. Non dobbiamo fare l’errore della Serenissima, che si racchiuse in se stessa e fatalmente decadde.
Quello che manca è la comunicazione: anche se c’è, è frammentaria e malfatta, destinata a perdersi nella confusione di voci. Una volta si usava l’osteria come luogo di incontro, di affari e di comunicazione. Oggi le osterie scarseggiano, e il mondo forse è diventato troppo complicato per utilizzarle come un tempo.
Allora proponiamo uno strumento diverso per la comunicazione territoriale (interna e verso l’esterno) ed aziendale: intendiamo la comunicazione nelle sue varie forme, che si devono adattare ad ogni singola realtà, perché gli scopi e i risultati siano misurabili e conformi.