sabato 7 agosto 2010

Il Prosecco col fondo di casa Miotto

Il percorso di avvicinamento al Festival Europeo del Gusto che si terrà la prima settimana del mese di dicembre nel Quartier del Piave,prevede tutta una serie di appuntamenti per 'testare' i prodotti delle aziende che i comunicatori e i giornalisti dell'Associazione L'Altratavola hanno individuato.


In questo percorso abbiamo incontrato Andrea Miotto che, assieme al padre Valter, si occupa della produzione di ottimi vini in quel di Colbertaldo di Vidor.

Abbiamo appena concluso presso l'azienda agricola di Luciano Gai, un incontro di degustazione che ha unito la sopressa con il vino con il fondo.

"Il prosecco "col fondo" non è molto conosciuto al di fuori della zona. Il vino, secondo la tradizione, viene messo in bottiglia nelle due settimane che precedono la Pasqua cristiana. Dopo alcune settimane, in relazione alla temperatura e alle condizioni atmosferiche, esso rifermenta ed è pronto per essere gustato. La convinzione di molti è che il prosecco sia un vino da consumarsi in annata. Ciò e vero, ma solo in parte. Nel caso del Prosecco "col fondo", dove la presa di spuma avviene grazie alla rifermentazione in bottiglia (chiamata "sur lie"), le cose sono leggermente diverse. La rifermentazione permette al Prosecco di affrontare il tempo in un ambiente protetto dalla Co2 e dalla So2 liberata naturalmente e, nello stesso tempo, i lieviti che si depositano nel fondo della bottiglia conferiscono al vino maggior finezza e complessità. I vini che la maggior parte delle cantine producono non sono adatti per ottenere il Prosecco "col fondo". La selezione di questo vino deve partire da uve con un buon grado di maturazione e che provengono da vigneti con particolare vocazione."

Negli ultimi tempi troppo spesso stiamo degustando dei vini con il fondo di qualità scadente. Il virus del soldo è arrivato a toccare anche questa particolare produzione.

"Non voglio entrare in polemiche - continua Andrea - dipende molto dalle basi da cui si parte. Se il produttore riserva alla produzione di prosecco con il fondo le basi qualitativamente più discutibili,non si potrà ottenere un buon vino".

Siamo d'accordo con Andrea. Per produrre un buon vino 'sur lie' occorre fare riferimento alle zone di produzione a maggior vocazione e occorre destinare a questo scopo le basi di pregio.

"Il Prosecco è un vino che si consuma nel giro di un anno. Questa è la convinzione dei più, sia tra le colline di Conegliano e Valdobbiadene che tra i consumatori della penisola. Tutto questo è vero, ma soltanto in parte. Nel senso che, mentre quest´affermazione è valida per il Prosecco rifermentato in autoclave (metodo Charmat), nel caso della presa di spuma attraverso la rifermentazione in bottiglia le cose cambiano."

Così, dopo questa breve chiacchierata, affrontiamo un buon calice di prosecco con il fondo di casa Miotto. Ecco cosa abbiamo apprezzato.

"Il prosecco ha un profumo fruttato. Si percepiscono la mela e la pera, con leggeri sentori di crosta di pane riferibili alla rifermentazione in bottiglia. Il sapore è morbido, delicato gradevole ed armonico".

Molti pensano che il futuro del prosecco stia proprio nella produzione del prosecco col fondo.

Forse sarà una esagerazione : sappiamo soltanto che le bottiglie di questo nettare divino bisogna dimenticarle per più tempo possibile. Il prosecco col fondo ha bisogno di tempo per maturare. Alcuni credono che il momento ottimale per l´assaggio sia addirittura dopo un anno dall´imbottigliamento. Di certo è un vino che ha la capacità di regalare piacevoli sorprese anche dopo un anno di bottiglia.

E, con queste domande, lasciamo Andrea Miotto e il suo splendido vino.



Via Scandolara, 24

Colbertaldo di Vidor Tv

tel 0423/985095 fax 0423/985095

matteo.mi8@libero.it

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