martedì 5 ottobre 2010

La Rotta dei profumi del mare in Istria: la Sogliola d'oro

La storia dell'Istria e della sua gente è sempre stata intrinsecamente legata al mare ed il passato marittimo delle sue città costiere è chiaramente visibile nella ricchezza delle architetture dei palazzi. Durante l'ultima metà del XX secolo, il mare e la bellezza delle costa istriana hanno contribuito ad un forte sviluppo della regione,rendendola oggi una delle migliori destinazioni turistiche di tutto il mediterraneo.


Assaggiare il pesce bianco di prima qualità preparato sotto sale o in forno con patate o, perchè no, crudo con succo di limone ed olio d'oliva, preparato fresco davanti ai vostri occhi, è una gioia per i palati!

La combinazione della tradizione peschereccia con la ricchezza del mare ed il turismo hanno portato alla fioritura gastronomica della regione costiera istriana.

Per gli amanti del pesce,nell'Istria nord-occidentale, dalla seconda metà di ottobre fino alla metà di novembre si svolge la manifestazione 'Giornate della Sogliola', durante la quale selezionati ristoranti preparano pietanze e menù a base di questo eccellente pesce.

Zlatna švoja - Sogliola d’oro è organizzata dagli enti per il turismo del comprensorio Umago/Cittanova (Umago,Salvore,Buie,Verteneglio e Cittanova) e dall’Ente per il turismo della Contea Istriana, ed è dunque un concorso gastronomico dedicato alle specialità a base di sogliola ed alla promozione di questa delizia del mare.

La manifestazione conoscerà a fine ottobre un galà di presentazione in Italia,nella splendida cornice di Villa Nani Mocenigo, a Dolo, nella Riviera del Brenta veneziana, grazie alla partecipazione degli Enti Turistici istriani alla rete dei Borghi Europei del Gusto.

La nazionalità della sogliola è l’alto Adriatico, perché la sogliola è uno di quei pesci meravigliosi che ha un ciclo biologico particolare. Le sogliole grosse, quelle da 25-30-35 centimetri, si trovano in genere da ottobre fino a febbraio fuori le coste dell’Istria, e sono pescate dai pescatori di Grado e Marano, mentre quelli di Caorle già non ci arrivano più, ma sono pescate anche dai pescatori dell’Istria a tre o quattro miglia dalla costa. Pescano i riproduttori. Le uova galleggiano, quindi vengono in superficie, sono trasportate dall’acqua e la corrente da quella parte va verso la costa italiana, ed ecco che allora raggiungono il golfo di Trieste, gli girano intorno e si fanno tutto il golfo di Venezia. Però nel frattempo crescono, viene fuori un pesciolino che nuota sempre in superficie e non ha niente a che vedere con quello che si trova sul fondo, continua a crescere e dopo un mesetto è arrivato quasi a un centimetro. C’è uno strano aspetto biologico che ha del fantastico, cioè che un occhio gira dall’altro lato. Quando l’occhio fa la migrazione lungo il muso del pesce e raggiunge l’altro lato, la sogliola, da pesciolino che sta dritto, si mette su un fianco e dai due occhi che guardano sopra è costretta a andare sul fondo. Lunga poco più di un centimetro entra nelle lagune venete, nelle valli del delta del Po, e cresce lì. Siccome nasce a gennaio-febbraio, cresce e rimane lì fino ad agosto-settembre. A novembre la soglioletta raggiunge i 18 centimetri.



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