Luigino Paccagnella, oltre che occuparsi di vini ungheresi, è un profondo conoscitore delle tradizioni ungheresi, e anche di quelle ucraine. “Le tradizioni legate al Natale interessano in Ungheria anche il periodo dell’Avvento. Con il passare del tempo, in verità, certe usanze sono andate attenuandosi, anche se di esse restano ancora chiare tracce ad esempio nella preparazione della corona dell’Avvento con quattro candele (una per ogni domenica che precede il Natale), nell’osservanza di un determinato regime alimentare la vigilia di Natale, nella speciale cura per le pulizie e gli addobbi della casa. I bambini si dilettano con il calendario dell'Avvento, aprendone ogni giorno una casellina in attesa del Natale. Per i bambini ungheresi il periodo delle festività natalizie vero e proprio inizia con la festa di Santa Klaus, in ungherese «Mikulás». La sera del 5 dicembre tutti i bimbi preparano le loro scarpette e stivali, tirandoli a lucido e deponendoli sul davanzale della finestra, dove la mattina dopo li ritroveranno pieni di dolci e regali.”
Sentiamo qualcosa sul Ntale: “Il giorno di Natale e quello di Santo Stefano sono tradizionalmente dedicati alle visite familliari. Dal 27 dicembre, invece, cominciano i preparativi per festeggiare la lunga notte di San Silvestro. Dopo il cenone tradizionalmente a base di tacchino, pollo o selvaggina, a mezzanotte si brinda con lo spumante: vengono consumati i crauti ripieni o i wurstel con la senape, si va in giro per le vie gremite di gente in festa e poi si balla nei numerosi locali fino all’alba.”
La famiglia si raduna di solito per il pranzo di Capodanno, appuntamento in cui non possono mai mancare lenticchie e maiale arrosto, pietanze di buon augurio. Oltre a feste nei locali e cenoni a base di tipiche prelibatezze ungheresi, numerosi festeggiamenti di piazza vengono organizzati nella capitale e in diverse regioni del Paese: manifestazioni, spettacoli di intrattenimento, concerti e grandiosi fuochi artificiali danno il benvenuto all'anno nuovo.
Nelle famiglie ungheresi, il Natale viene tradizionalmente festeggiato la sera del 24 dicembre. Già diverse settimane prima, nelle piazze di Budapest fanno la loro comparsa i venditori di alberi di Natale con abeti fatti crescere per l’occasione, mentre nelle case degli ecologisti più convinti c’è posto solo per un albero rigorosamente finto.
E se in quasi tutte le chiese viene allestito un presepe, non altrettanto accade nelle case private, dove simbolo della festa è sempre l’albero di Natale. La sera del 24 dicembre l’albero viene addobbato con caramelle tipiche rivestite di carta colorata (le «szaloncukor»), noci dorate, candele, fiocchi, nastrini ecc. Quando l’albero è pronto e tutti i regali sono stati collocati ai suoi piedi, inizia la festa, tra canti natalizi, apertura dei regali e ghiotto cenone. In molte famiglie è usanza mangiare il pesce (soprattutto luccio e carpa), ma anche tacchino alle castagne e crauti ripieni; al termine della cena, poi, non mancano mai i tipici dolci natalizi ungheresi, il più rinomato dei quali è il «bejgli» alle noci o ai semi di papavero.
Il giorno di Natale e quello di Santo Stefano sono tradizionalmente dedicati alle visite famigliari. Dal 27 dicembre, invece, cominciano i preparativi per festeggiare la lunga notte di San Silvestro. Dopo il cenone tradizionalmente a base di tacchino, pollo o selvaggina, a mezzanotte si brinda con lo spumante: vengono consumati i crauti ripieni o i wurstel con la senape, si va in giro per le vie gremite di gente in festa e poi si balla nei numerosi locali fino all’alba.
La famiglia si raduna di solito per il pranzo di Capodanno, appuntamento in cui non possono mai mancare lenticchie e maiale arrosto, pietanze di buon augurio. Oltre a feste nei locali e cenoni a base di tipiche prelibatezze ungheresi, numerosi festeggiamenti di piazza vengono organizzati nella capitale e in diverse regioni del Paese: manifestazioni, spettacoli di intrattenimento, concerti e grandiosi fuochi artificiali danno il benvenuto all'anno nuovo.
martedì 28 dicembre 2010
Luigino Paccagnella e l’Ungheria
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