Carlo Perenzin, Familly Banker e Supervisore dell'Ufficio dei Promotori Finanziari di San Vendemiano-Conegliano di Banca Mediolanum, ha seguito tutti gli incontri che l'Associazione l'Altratavola e l'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto hanno realizzato nell'autunno 2011, per la presentazione delle aziende venete e friulane da invitare al Festival Europeo del gusto che si terrà nel febbraio 2012 al Lido Adriano di Ravenna.
Le tappe più qualificanti di questo percorso hanno toccato il comune di Sernaglia della Battaglia (ove si è svolto uno stage televisivo con oltre cinquanta aziende), presso la Locanda San Daniele, per registrare i programmi de L'Italia del gusto, in onda sulle frequenze de La8 e Sky.
"Non si è trattato di una semplice sponsorizzazione, - osserva Carlo Perenzin,- ma di una vera e propria partnership,con interventi nel corso degli incontri e dei dibattiti, non solo per presentare i prodotti e la filosofia di Banca Mediolanum, ma per portare un contributo concreto alle tematiche affrontate. In un certo senso, gli imprenditori hanno 'sentito' una presenza diversa e affidabile".
Gli eventi giornalistici del Festival Europeo del Gusto, promosso dalla associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto, ha suscitano infatti l'interesse di molti operatori , a conferma che laddove ci si impegna per valorizzare le energie imprenditoriali, vi è spazio per originali sinergie.
Imprenditori di cinque Regioni italiane e cinque Paesi Europei del settore turistico ed agroalimentare si sono confrontati con giornalisti e comunicatori, per dare spazio a quelle aziende piccole e medie che solitamente non conoscono le prime pagine dei giornali.
La presenza di Banca Mediolanum conferma una scelta e una vocazione del Gruppo Bancario di essere vicino alle iniziative che si svolgono nelle comunità locali, al fine di dare una visibilità sul territorio e di sostenere con convinzione le attività culturali, sportive e del tempo libero che il mondo del volontariato organizza ed esprime.
http://www.bancamediolanum.it/
mercoledì 21 dicembre 2011
mercoledì 16 novembre 2011
Tèrmen, un miracolo giovane
Ho incontrato Oliviero e Gilberto, figli di Romolo, che continuano la tradizione paterna in quel di Valdobbiadene. Mi hanno anche regalato una bottiglia, cosa di cui renderò conto.
“Profumi di mela e pera invadono i nostri olfatti ogni qualvolta ci avviciniamo ai bicchieri per i consueti assaggi giornalieri dei giovani vini targati annata 2011. Sembra strano ma, pur essendo cresciuti nel cuore di questi unici aromi, ogni anno rimaniamo sbalorditi dalle fantastiche biodiversità che la natura ci regala da una vendemmia all’ altra, e proviamo delle sensazioni inedite, mai omologate. Ora queste nuove “basi” riposeranno ancora per alcuni mesi in cantina maturando così il loro quadro organolettico fino ai primi caldi primaverili. Per i curiosi questo è il momento giusto per scoprire queste uniche sensazioni.”
Il vino era eccezionale, il Valdobbiadene brut, tanto che ho bevuto la bottiglia in tre giorni, tutto da solo: il vino presentava una secchezza tutta particolare, che lo rende bevibile a tutto pasto. Fresco e fragrante, in questa tipologia il “Valdobbiadene” dà tutto ciò che contraddistingue il territorio: note di agrumi e vegetale fresco con sfumature di crosta di pane balzano all’ olfatto, giusto equilibrio tra acidità, morbidezza e lieve sapidità esaltano il palato per un ottimo brindisi o per accompagnare tutto il pasto.
Andiamo adesso al nome Tèrmen, che raggruppa alcune aziende giovani del territorio: legami di amicizia li legano tra loro, e dobbiamo dire che i loro sono prodotti di qualità superiore.
Via del Mass, 7
Località Follo
Santo Stefano di Valdobbiadene
Tel.: +39 0423 900569 / +39 0423 900431
Fax: +39 0423 900569
e-mail: info@romolofollador.it
www.romolofollador.it
“Profumi di mela e pera invadono i nostri olfatti ogni qualvolta ci avviciniamo ai bicchieri per i consueti assaggi giornalieri dei giovani vini targati annata 2011. Sembra strano ma, pur essendo cresciuti nel cuore di questi unici aromi, ogni anno rimaniamo sbalorditi dalle fantastiche biodiversità che la natura ci regala da una vendemmia all’ altra, e proviamo delle sensazioni inedite, mai omologate. Ora queste nuove “basi” riposeranno ancora per alcuni mesi in cantina maturando così il loro quadro organolettico fino ai primi caldi primaverili. Per i curiosi questo è il momento giusto per scoprire queste uniche sensazioni.”
Il vino era eccezionale, il Valdobbiadene brut, tanto che ho bevuto la bottiglia in tre giorni, tutto da solo: il vino presentava una secchezza tutta particolare, che lo rende bevibile a tutto pasto. Fresco e fragrante, in questa tipologia il “Valdobbiadene” dà tutto ciò che contraddistingue il territorio: note di agrumi e vegetale fresco con sfumature di crosta di pane balzano all’ olfatto, giusto equilibrio tra acidità, morbidezza e lieve sapidità esaltano il palato per un ottimo brindisi o per accompagnare tutto il pasto.
Andiamo adesso al nome Tèrmen, che raggruppa alcune aziende giovani del territorio: legami di amicizia li legano tra loro, e dobbiamo dire che i loro sono prodotti di qualità superiore.
Via del Mass, 7
Località Follo
Santo Stefano di Valdobbiadene
Tel.: +39 0423 900569 / +39 0423 900431
Fax: +39 0423 900569
e-mail: info@romolofollador.it
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giovedì 3 novembre 2011
Dalle Terre del Piave : i consigli sui vini da abbinare al Patanegra
Per apprezzare tutto il sapore e gli aromi del prosciutto iberico di bellota è meglio mangiarlo da solo con un po' di pane (con pomodoro, se piace). I vini rossi, affinati o no, ed i bianchi secchi un po' affinati e non troppo acidi si sposano bene. In ogni caso, i più esperti riconoscono che il miglior connubio è quello con il fino e la manzanilla. I fino apportano aromi che s'accompagnano molto bene in bocca per la loro morbidezza, per il loro tono leggermente salato e la bassa acidità. Inoltre, la punta amara finale dei fino si unisce perfettamente con l'altro tono amaro dei grassi evoluti del prosciutto.
La birra non solo si abbina eccellentemente con gli acidi, piccanti e piatti speziati, ma anche con il prosciutto e tutta la gamma degli insaccati e affumicati.
Abbinamenti internazionali
Italia: Brunello di Montalcino e Chianti Classico, prodotti nella provincia di Siena, sono due dei più importanti vini del mondo che si sposano perfettamente con il prosciutto iberico di bellota.
Francia: Lo champagne rosé delle varietà Chardonnay, Pinot Meunier e Pinot Noir, si sposano altrettanto bene con il prosciutto, i dolci e gli aperitivi.
La birra non solo si abbina eccellentemente con gli acidi, piccanti e piatti speziati, ma anche con il prosciutto e tutta la gamma degli insaccati e affumicati.
Abbinamenti internazionali
Italia: Brunello di Montalcino e Chianti Classico, prodotti nella provincia di Siena, sono due dei più importanti vini del mondo che si sposano perfettamente con il prosciutto iberico di bellota.
Francia: Lo champagne rosé delle varietà Chardonnay, Pinot Meunier e Pinot Noir, si sposano altrettanto bene con il prosciutto, i dolci e gli aperitivi.
mercoledì 2 novembre 2011
Dal Lido Adriano di Ravenna alle Terre del Piave : dalla Spagna le carni di Jandevalo
Ci volevano i comunicatori e i giornalisti della Associazione l'Altratavola per proporre l'apertura ufficiale dei Dialoghi Internazionali del Piave,con il prosciutto patanegra di Huelva della azienda artigiana Jandevalo.
L'azienda è stata fondata e creata da artigiani professionisti che si sono specializzati nelle produzioni a base di carne di maiale iberico.
Oggi, dopo più di cinque anni, l'azienda fornisce i suoi prodotti in quasi tutti gli angoli della Spagna, incluse le Isole Baleari e Canarie.
La fabbrica si trova nella regione del Sud Andevalo, nella provincia di Huelva, in una cittadina di ca. 850 abitanti che vivono prevalentemente di agricoltura.
L'ambiente che la circonda è completamente naturale, privo di sostanze chimiche e di inquinamento industriale, con un' aria secca e pulita, in una valle che gode di un microclima particolare .
Le temperature nella regione: freddo e secco in inverno, caldo e secco in estate, garantiscono l'asciugatura naturale del prodotto, che ha aroma e gusto dei nostri particolari.
L'azienda è stata fondata e creata da artigiani professionisti che si sono specializzati nelle produzioni a base di carne di maiale iberico.
Oggi, dopo più di cinque anni, l'azienda fornisce i suoi prodotti in quasi tutti gli angoli della Spagna, incluse le Isole Baleari e Canarie.
La fabbrica si trova nella regione del Sud Andevalo, nella provincia di Huelva, in una cittadina di ca. 850 abitanti che vivono prevalentemente di agricoltura.
L'ambiente che la circonda è completamente naturale, privo di sostanze chimiche e di inquinamento industriale, con un' aria secca e pulita, in una valle che gode di un microclima particolare .
Le temperature nella regione: freddo e secco in inverno, caldo e secco in estate, garantiscono l'asciugatura naturale del prodotto, che ha aroma e gusto dei nostri particolari.
Dal Lido Adriano di Ravenna al Veneto: la Spagna 'apre' i Dialoghi Internazionali del Piave
Dopo la presentazione al 4° Festival Europeo del Gusto al Lido Adriano di Ravenna delle giornate sui vini e sui liquori andalusi e la visita di una delegazione dei Borghi Europei del Gusto alla rassegna a Siviglia, la Spagna ha 'aperto' ufficialmente i Dialoghi Internazionali del Piave, con una 'sontuosa' degustazione di prosciutto patanegra presso l'Osteria al Ponte di Renato e Deborah, giusto sul ponte di Vidor (Tv).
In degustazione uno splendido prodotto artigianale della ditta Jandevalo di El Almendro (Huelva), che ha deliziato i palati esigenti dei giornalisi e dei comunicatori intervenuti.
La provincia di Huelva é una delle 8 province dell' Andalusia ed é ubicata nell'estremo occidentale della Comunitá Autonoma. Confina con Siviglia ad est e Portogallo ad ovest, cosí come con la foce del fiume Guadalquivir, di fronte alla provincia di Cadice.
La provincia di Huelva possiede 150 km di spiagge paradisiache, da Isla Canele a mazagón e Matalascañas, dove inizia anche il territorio del Parco Nazionale di Doñana, il vero polmone del sud della Spagna, un luopgo favoloso per osservare il passaggio degli uccelli migratori.
Ci sono varie localitá nella prvincia di Huelva che sono famose per le loro spiagge e le loro infrastrutture turistiche: Isla Canela, Isla Cristina, Matalascañas, La Antilla, El Rompido, Punta Umbria o Mazagon sono tutti luoghi perfettamente preparati per il turismo e passare le ,vacanze in una di quest localitá é una esperienza estremamente gratificante.
Godere di un buon clima, del mare e di una eccellente gastronomia basata sul pesce fresco e sul prosciutto (jamón) di Jabugo, sono un contorno gustoso alle vostre vacanze: in questo senso sono soprattutto due le destinazioni di riferimento della Costa della Luce, Matalascañas ed Islantilla. Entrambe offrono una gran varietá di hotel ed alloggi, di attivitá e sport da praticare, di eventi a cui assistere...
L' economia di Huelva si basa su due pilastri fondamentali, l'agricoltura (con la raccolta delle fragole, tutta una tradizione) ed il turismo, grazie ai suoi 150 km di litorale compresi tra le foci del Guadiana ed il Guadalquivir.
Ci sono spiagge selvagge e spiagge attrezzate di tutto punto.
Anche la pesca e l'industria rivestono un ruolo importante nell'economia di Huelva e la sua provincia: il Polo Industriale ed il Porto Commerciale della cittá sono cresciuti costantemente negli ultimi anni.
In degustazione uno splendido prodotto artigianale della ditta Jandevalo di El Almendro (Huelva), che ha deliziato i palati esigenti dei giornalisi e dei comunicatori intervenuti.
La provincia di Huelva é una delle 8 province dell' Andalusia ed é ubicata nell'estremo occidentale della Comunitá Autonoma. Confina con Siviglia ad est e Portogallo ad ovest, cosí come con la foce del fiume Guadalquivir, di fronte alla provincia di Cadice.
La provincia di Huelva possiede 150 km di spiagge paradisiache, da Isla Canele a mazagón e Matalascañas, dove inizia anche il territorio del Parco Nazionale di Doñana, il vero polmone del sud della Spagna, un luopgo favoloso per osservare il passaggio degli uccelli migratori.
Ci sono varie localitá nella prvincia di Huelva che sono famose per le loro spiagge e le loro infrastrutture turistiche: Isla Canela, Isla Cristina, Matalascañas, La Antilla, El Rompido, Punta Umbria o Mazagon sono tutti luoghi perfettamente preparati per il turismo e passare le ,vacanze in una di quest localitá é una esperienza estremamente gratificante.
Godere di un buon clima, del mare e di una eccellente gastronomia basata sul pesce fresco e sul prosciutto (jamón) di Jabugo, sono un contorno gustoso alle vostre vacanze: in questo senso sono soprattutto due le destinazioni di riferimento della Costa della Luce, Matalascañas ed Islantilla. Entrambe offrono una gran varietá di hotel ed alloggi, di attivitá e sport da praticare, di eventi a cui assistere...
L' economia di Huelva si basa su due pilastri fondamentali, l'agricoltura (con la raccolta delle fragole, tutta una tradizione) ed il turismo, grazie ai suoi 150 km di litorale compresi tra le foci del Guadiana ed il Guadalquivir.
Ci sono spiagge selvagge e spiagge attrezzate di tutto punto.
Anche la pesca e l'industria rivestono un ruolo importante nell'economia di Huelva e la sua provincia: il Polo Industriale ed il Porto Commerciale della cittá sono cresciuti costantemente negli ultimi anni.
Personaggi e storie nelle Terre del Piave
Nel corso della degustazione del prosciutto iberico patanegra che si è svolta presso l'Osteria al Ponte di Renato e Deborah, molti sono stati i personaggi del territorio del Piave che si sono incontrati nel mitico 'antro' enoico.
Abbiamo riconosciuto Alberto Follador di Follo, giovane vignaiolo che interpreta con impegno l'arte di fare il prosecco, seguendo le tracce del padre Romolo ; Massimo Damuzzo, grande artigiano salumiere di Col San Martino ; Francesco Parpajola, fornaio in quel di Valdobbiadene (suo il pane delizioso che ha accompagnato la degustazione);il Balljana di Col San Martino, di Vigna del Gal ; Renato Saltarello, che propone i vini della Cantina Dalla Vedova ;
Sandro Facchin, fornaio in quel di Ciano del Montello ; e tanti altri ancora.
La degustazione è stata anche l'occasione per presentare la nuova veste grafica della rivista Le Terre, che verrà editorializzata da L'Altratavola Network a cadenza settimanale.
Abbiamo riconosciuto Alberto Follador di Follo, giovane vignaiolo che interpreta con impegno l'arte di fare il prosecco, seguendo le tracce del padre Romolo ; Massimo Damuzzo, grande artigiano salumiere di Col San Martino ; Francesco Parpajola, fornaio in quel di Valdobbiadene (suo il pane delizioso che ha accompagnato la degustazione);il Balljana di Col San Martino, di Vigna del Gal ; Renato Saltarello, che propone i vini della Cantina Dalla Vedova ;
Sandro Facchin, fornaio in quel di Ciano del Montello ; e tanti altri ancora.
La degustazione è stata anche l'occasione per presentare la nuova veste grafica della rivista Le Terre, che verrà editorializzata da L'Altratavola Network a cadenza settimanale.
I pomodorini di Casa Barone nelle Terre del Piave
I pomodorini che hanno 'sottolineato' la degustazione del prosciutto patanegra all'Osteria al Ponte, in occasione dell'apertura ufficiale dei Dialoghi Internazionali del Piave,sono stati quelli prodotti da Casa Barone.
Un esempio di sviluppo eco-sostenibile
L’azienda agricola casa Barone è la più grande azienda biologica del Parco Nazionale del Vesuvio. Il principale corpo aziendale, di circa 11 ettari, è ubicato alle pendici del Monte Somma, il vulcano originario dal quale si è formato, per successive eruzioni, il cono del Vesuvio.
Le coltivazioni si estendono sui terreni attraversati dalle lave dell’eruzione del ’44, dove, tra muri a secco e piccoli terrazzamenti, ginestre e altre essenze della macchia mediterranea, i vigneti si alternano a olivi e alberi da frutto. Il pomodorino del piennolo è coltivato dove il frutteto è più rado.
Nel 2000, quando rileva il fondo ormai abbandonato, ad eccezione della sua quinta parte coltivata da Vincenzo Manzo, oggi capo operaio dell’azienda, Giovanni Marino decide di mantenere il vecchio impianto promiscuo, tipico di una agricoltura di auto-sufficienza, nonostante le difficoltà di gestione agronomica che questa scelta comportava, razionalizzando e ristrutturando il vigneto per quanto possibile e reintroducendo negli ultimi anni la coltura dell’olivo, abbandonata negli ultimi decenni a favore della coltivazione dell’albicocco e della vite.
Per valorizzare le tante piccole produzioni aziendali, si è quindi percorsa la strada di trasformare parte del prodotto in confetture e marmellate, in liquori aromatici e acquaviti di frutta, mentre la produzione di vini, anch’essa in quantità limitate, è esclusivamente rivolta alla vinificazione di uve dei vitigni autoctoni vesuviani: la catalanesca, il caprettone e il piedirosso.
Ad oggi, la principale produzione dell’azienda è rappresentata dal pomodorino del piennolo del Vesuvio DOP, per il quale l’azienda è presidio Slow Food.
Il pomodorino viene in parte trasformato in conserve, in parte commercializzato fresco a grappoli e, naturalmente, sotto forma dei caratteristici “piennoli”.
Fare agricoltura sul Vesuvio, rispettando e proteggendo la flora spontanea e la ricchezza varietale delle specie coltivate, significa anche rispettare e valorizzare il paesaggio agrario tipico di questa zona, significa quindi praticare una “agricoltura del paesaggio”.
Far comprendere ai propri operai e collaboratori che una quercia o una ginestra, un bell’olmo o un pioppo argentato, non rappresentassero un fastidioso impedimento ad una più agevole coltivazione del fondo, ma un valore paesaggistico che, prima o poi, si sarebbe tradotto anche in un valore economico, è stata parte, non piccola, del lavoro di questi anni. Oggi casa Barone si avvia finalmente a dotarsi di servizi in grado di accogliere una utenza scelta di visitatori attenti al rispetto dell’ambiente. Entro il 2011, infatti, avranno inizio i lavori di ristrutturazione del principale fabbricato aziendale e degli altri piccoli comodi rurali ubicati nel fondo.
A lavori ultimati, tra i progetti della proprietà, oltre allo sviluppo di una ricettività turistica e alla creazione di un punto di vendita diretta, c’è quello di dare vita ad un grande programma di educazione ambientale, su base pluriennale, con le scuole del territorio.
Un esempio di sviluppo eco-sostenibile
L’azienda agricola casa Barone è la più grande azienda biologica del Parco Nazionale del Vesuvio. Il principale corpo aziendale, di circa 11 ettari, è ubicato alle pendici del Monte Somma, il vulcano originario dal quale si è formato, per successive eruzioni, il cono del Vesuvio.
Le coltivazioni si estendono sui terreni attraversati dalle lave dell’eruzione del ’44, dove, tra muri a secco e piccoli terrazzamenti, ginestre e altre essenze della macchia mediterranea, i vigneti si alternano a olivi e alberi da frutto. Il pomodorino del piennolo è coltivato dove il frutteto è più rado.
Nel 2000, quando rileva il fondo ormai abbandonato, ad eccezione della sua quinta parte coltivata da Vincenzo Manzo, oggi capo operaio dell’azienda, Giovanni Marino decide di mantenere il vecchio impianto promiscuo, tipico di una agricoltura di auto-sufficienza, nonostante le difficoltà di gestione agronomica che questa scelta comportava, razionalizzando e ristrutturando il vigneto per quanto possibile e reintroducendo negli ultimi anni la coltura dell’olivo, abbandonata negli ultimi decenni a favore della coltivazione dell’albicocco e della vite.
Per valorizzare le tante piccole produzioni aziendali, si è quindi percorsa la strada di trasformare parte del prodotto in confetture e marmellate, in liquori aromatici e acquaviti di frutta, mentre la produzione di vini, anch’essa in quantità limitate, è esclusivamente rivolta alla vinificazione di uve dei vitigni autoctoni vesuviani: la catalanesca, il caprettone e il piedirosso.
Ad oggi, la principale produzione dell’azienda è rappresentata dal pomodorino del piennolo del Vesuvio DOP, per il quale l’azienda è presidio Slow Food.
Il pomodorino viene in parte trasformato in conserve, in parte commercializzato fresco a grappoli e, naturalmente, sotto forma dei caratteristici “piennoli”.
Fare agricoltura sul Vesuvio, rispettando e proteggendo la flora spontanea e la ricchezza varietale delle specie coltivate, significa anche rispettare e valorizzare il paesaggio agrario tipico di questa zona, significa quindi praticare una “agricoltura del paesaggio”.
Far comprendere ai propri operai e collaboratori che una quercia o una ginestra, un bell’olmo o un pioppo argentato, non rappresentassero un fastidioso impedimento ad una più agevole coltivazione del fondo, ma un valore paesaggistico che, prima o poi, si sarebbe tradotto anche in un valore economico, è stata parte, non piccola, del lavoro di questi anni. Oggi casa Barone si avvia finalmente a dotarsi di servizi in grado di accogliere una utenza scelta di visitatori attenti al rispetto dell’ambiente. Entro il 2011, infatti, avranno inizio i lavori di ristrutturazione del principale fabbricato aziendale e degli altri piccoli comodi rurali ubicati nel fondo.
A lavori ultimati, tra i progetti della proprietà, oltre allo sviluppo di una ricettività turistica e alla creazione di un punto di vendita diretta, c’è quello di dare vita ad un grande programma di educazione ambientale, su base pluriennale, con le scuole del territorio.
Il merlot del Collio Sloveno alla rassegna Dialoghi Internazionali del Piave
Il Collio Sloveno (Brda) parteciperà in questi giorni alle giornate di informazione dei Dialoghi Internazionali Piave' grazie all'intervento di 'Sapori di Tradizione', la delegazione locale dei Borghi Europei del Gusto.
Oltre alla storia di questa splendida terra, i comunicatori e i giornalisti degusteranno un merlot 2006 dell'azienda agricola Kmetija Mavric di Koisko.
" Il Collio Sloveno è un'importante zona vinicola con duemila ettari di vigneti, che producono un quarto dei Doc di tutto il Paese.Il Collio sloveno (Goriska Brda) è caratterizzato da un susseguirsi di lievi colline, delimitate da due grandi fiumi Soca (Isonzo) e Idrijca, ricoperte di vigne e alberi da frutta.
Piccoli villaggi di case in pietra, resti di castelli feudali e fortezze.
E poi cantine, enoteche, fattorie.
Qui il vino ha davvero tradizioni antiche: coltivato prima dagli Illiri e dai Celti e poi da romani
Eccellenti i rossi Pinot e Merlot, e i bianchi Tocai, Riesling, Chardonnay. e l'autoctona ribolla."
Oltre alla storia di questa splendida terra, i comunicatori e i giornalisti degusteranno un merlot 2006 dell'azienda agricola Kmetija Mavric di Koisko.
" Il Collio Sloveno è un'importante zona vinicola con duemila ettari di vigneti, che producono un quarto dei Doc di tutto il Paese.Il Collio sloveno (Goriska Brda) è caratterizzato da un susseguirsi di lievi colline, delimitate da due grandi fiumi Soca (Isonzo) e Idrijca, ricoperte di vigne e alberi da frutta.
Piccoli villaggi di case in pietra, resti di castelli feudali e fortezze.
E poi cantine, enoteche, fattorie.
Qui il vino ha davvero tradizioni antiche: coltivato prima dagli Illiri e dai Celti e poi da romani
Eccellenti i rossi Pinot e Merlot, e i bianchi Tocai, Riesling, Chardonnay. e l'autoctona ribolla."
I salumi in degustazione alla rassegna Dialoghi Internazionali del Piave
La degustazione di salumi che si è tenuta alla rassegna informativa 'A tu per tu con il cielo' presso l'Osteria alle Betulle sul Monfenera, è stata guidata dall'agronomo Davide Gatto di Trevignano, con la partecipazione di una dozzina di giornalisti e comunicatori.
La sopressa dell'azienda agricola Antonio Rossetto di Padova ha aperto le danze.
“Carni utilizzate ottime ; giusta stagionatura : un prodotto equilibrato.”
E' stato poi il turno della sopressa del Salumificio Stecca di Crocetta del Montello ad ottenere l'apprezzamento dei convitati.
Ha fatto poi gli onori di casa la 'Pepita del Piave' del Salumificio Piovesan di Pederobba.
“La Pepita del Piave ® è un saporito impasto di carni suine italiane selezionate, lavorato a mano e stagionato per circa 30/60 giorni a seconda del formato. La lavorazione delle carni avviene entro 24/36 ore dalla macellazione per garantire al prodotto una maggiore morbidezza. La sua particolarità consiste nella miscela di spezie e di aromi in cui è avvolta, che le conferisce un gusto ed un profumo particolare e inconfondibile.”
Dalla Calabria i giornalisti e i comunicatori hanno potuto degustare la 'nduja di Spilinga e la spianata.
La spianata è un salume tipico della Calabria molto gustoso che deriva dalla carne di maiale (viene scelta di solito quella più magra) alla quale vengono poi aggiunti dei piccoli quadratini di grasso per rendere il tutto più saporito e spezie come il peperoncino rosso. Si chiama spianata per la sua caratteristica forma schiacciata e ovale. Presenta un colorito rosato molto intenso e acceso ed ha un gusto forte e deciso, ma nello stesso tempo è anche delicatamente dolce grazie alla presenza del peperoncino rosso che oltre alla piccantezza dà anche questo particolare retrogusto.
Poi tutti a tavola con il pastin della Macelleria Sperandio di Villa di Villa (Mel-BL).
Il pastin rappresenta un’importante tradizione della cultura gastronomica della Provincia di Belluno. Il pastin nasce negli anni in cui la macellazione del maiale era un momento di festa, ma anche di necessità, per le comunità contadine che abitavano i paesi della Provincia; anni in cui la cucina era basata su un’alimentazione semplice e “povera”. Tracce bibliografiche del prodotto si trovano ad esempio nella prefazione al libro dello scrittore bellunese Gianluigi Secco: “Polenta e Tocio” edito nel 1972. Comunque, povera non vuol dire assolutamente poco gustosa.
Il pastin è un impasto di carne di suino e bovino, con aggiunta di grasso/lardo, sale, pepe, spezie e aromi vari (chiodi di garofano, aglio, cannella) e vino bianco, che si differenziano leggermente a seconda delle diverse zone di produzione, e dei macellai. Il pastin è un prodotto fresco che si può consumare dopo la preparazione.
Il pastin viene preparato oggi nei laboratori di macelleria. Si tratta di un impasto di carni bovina e suina impastate a mano con l’aggiunta dei suddetti ingredienti e aromi. L’impasto viene successivamente tritato con l’utilizzo di tritacarne con fori di diametro variabile a seconda delle differenti consuetudini. Per tradizione, viene consumato a seguito di cottura alla griglia o in padella e accompagnato da polenta.
La sopressa dell'azienda agricola Antonio Rossetto di Padova ha aperto le danze.
“Carni utilizzate ottime ; giusta stagionatura : un prodotto equilibrato.”
E' stato poi il turno della sopressa del Salumificio Stecca di Crocetta del Montello ad ottenere l'apprezzamento dei convitati.
Ha fatto poi gli onori di casa la 'Pepita del Piave' del Salumificio Piovesan di Pederobba.
“La Pepita del Piave ® è un saporito impasto di carni suine italiane selezionate, lavorato a mano e stagionato per circa 30/60 giorni a seconda del formato. La lavorazione delle carni avviene entro 24/36 ore dalla macellazione per garantire al prodotto una maggiore morbidezza. La sua particolarità consiste nella miscela di spezie e di aromi in cui è avvolta, che le conferisce un gusto ed un profumo particolare e inconfondibile.”
Dalla Calabria i giornalisti e i comunicatori hanno potuto degustare la 'nduja di Spilinga e la spianata.
La spianata è un salume tipico della Calabria molto gustoso che deriva dalla carne di maiale (viene scelta di solito quella più magra) alla quale vengono poi aggiunti dei piccoli quadratini di grasso per rendere il tutto più saporito e spezie come il peperoncino rosso. Si chiama spianata per la sua caratteristica forma schiacciata e ovale. Presenta un colorito rosato molto intenso e acceso ed ha un gusto forte e deciso, ma nello stesso tempo è anche delicatamente dolce grazie alla presenza del peperoncino rosso che oltre alla piccantezza dà anche questo particolare retrogusto.
Poi tutti a tavola con il pastin della Macelleria Sperandio di Villa di Villa (Mel-BL).
Il pastin rappresenta un’importante tradizione della cultura gastronomica della Provincia di Belluno. Il pastin nasce negli anni in cui la macellazione del maiale era un momento di festa, ma anche di necessità, per le comunità contadine che abitavano i paesi della Provincia; anni in cui la cucina era basata su un’alimentazione semplice e “povera”. Tracce bibliografiche del prodotto si trovano ad esempio nella prefazione al libro dello scrittore bellunese Gianluigi Secco: “Polenta e Tocio” edito nel 1972. Comunque, povera non vuol dire assolutamente poco gustosa.
Il pastin è un impasto di carne di suino e bovino, con aggiunta di grasso/lardo, sale, pepe, spezie e aromi vari (chiodi di garofano, aglio, cannella) e vino bianco, che si differenziano leggermente a seconda delle diverse zone di produzione, e dei macellai. Il pastin è un prodotto fresco che si può consumare dopo la preparazione.
Il pastin viene preparato oggi nei laboratori di macelleria. Si tratta di un impasto di carni bovina e suina impastate a mano con l’aggiunta dei suddetti ingredienti e aromi. L’impasto viene successivamente tritato con l’utilizzo di tritacarne con fori di diametro variabile a seconda delle differenti consuetudini. Per tradizione, viene consumato a seguito di cottura alla griglia o in padella e accompagnato da polenta.
Il Nord della Romania 'raccontato' alla rassegna 'A tu per tu con il cielo'
E' stata Sava Timis a 'raccontare' ai giornalisti e ai comunicatori intervenuti alla rassegna informativa 'A tu per tu con il cielo', presso l'Osteria le Betulle sul Monfenera, il Nord della Romania. In particolare si è parlato della provincia di Maramures e del borgo di Borsa.
Il Maramures è una regione all’estremo nord della Romania, al confine con l’Ucraina, Il paesaggio è caratterizzato da dolci colline, lussureggianti boschi, campi coltivati, radure, villaggi e corsi d’acqua. I fiumi Viseu, Mara, Cosau e Iza, che formano le omonime valli, si gettano nella Tisa, un affluente del Danubio che giunge qui dopo aver attraversato l’Ungheria.
La città principale del Maramures è Sighetu Marmatiei, detta Sighet, centro di circa 40.000 abitanti. La città, circondata dalla più quieta campagna, è caotica e vivace: possiede un fascino particolare, dovuto forse alla pacifica convivenza di cittadini ucraini, di rom e di una minoranza ungherese, i quali danno vita a un pittoresco e colorato mercato di frutta, verdure...E paprika.
Borşa (in ungherese Borsa, in tedesco Borscha) è una città della Romania di 27.888 abitanti, ubicata nel distretto di Maramureş, nella regione storica della Transilvania. Fa parte dell'area amministrativa anche la località di Băile Borşa. Borşa è una frequentata località montana, base per diverse escursioni, in particolare nelle diverse riserve naturali che si trovano nella zona.
Il Maramures è una regione all’estremo nord della Romania, al confine con l’Ucraina, Il paesaggio è caratterizzato da dolci colline, lussureggianti boschi, campi coltivati, radure, villaggi e corsi d’acqua. I fiumi Viseu, Mara, Cosau e Iza, che formano le omonime valli, si gettano nella Tisa, un affluente del Danubio che giunge qui dopo aver attraversato l’Ungheria.
La città principale del Maramures è Sighetu Marmatiei, detta Sighet, centro di circa 40.000 abitanti. La città, circondata dalla più quieta campagna, è caotica e vivace: possiede un fascino particolare, dovuto forse alla pacifica convivenza di cittadini ucraini, di rom e di una minoranza ungherese, i quali danno vita a un pittoresco e colorato mercato di frutta, verdure...E paprika.
Borşa (in ungherese Borsa, in tedesco Borscha) è una città della Romania di 27.888 abitanti, ubicata nel distretto di Maramureş, nella regione storica della Transilvania. Fa parte dell'area amministrativa anche la località di Băile Borşa. Borşa è una frequentata località montana, base per diverse escursioni, in particolare nelle diverse riserve naturali che si trovano nella zona.
I formaggi romeni alla rassegna 'Dialoghi Internazionali del Piave'
Ileana Fofuca,Presidente della Associazione Romena 'Terra Nova', presenterà alla rassegna informativa 'Dialoghi Internazionali del Piave', i formaggi della Romania.
" I formaggi tipici sono: branza de burduf - un formaggio (in romeno branza) lasciato stagionare in stomaco di pecora o mucca (raramente), oppure un formaggio (tipo caciocavallo) affumicato in scorza di abete. Molto buona l'URDA (una specie di ricotta) di bufala preparata nel nord della Romania. Molte volte la polenta è accompagnata dal formaggio (più o meno stagionato) e con la panna acida, molto usata in cucina.Di sicuro di origine o influenza orientale è l'abitudine di fare preparati caseari ottenuti dalla fermentazione del latte tipo yogurt. "
" I formaggi tipici sono: branza de burduf - un formaggio (in romeno branza) lasciato stagionare in stomaco di pecora o mucca (raramente), oppure un formaggio (tipo caciocavallo) affumicato in scorza di abete. Molto buona l'URDA (una specie di ricotta) di bufala preparata nel nord della Romania. Molte volte la polenta è accompagnata dal formaggio (più o meno stagionato) e con la panna acida, molto usata in cucina.Di sicuro di origine o influenza orientale è l'abitudine di fare preparati caseari ottenuti dalla fermentazione del latte tipo yogurt. "
sabato 10 settembre 2011
Le Giornate del Tartufo Zigante 2011 a Levade (Istria-Croazia)
Una particolare attenzione viene riservata alle Giornate del Tartufo Zigante di Levade che si svolgono anche quest' anno nei mesi di ottobre e novembre.
La Fiera inizia nei giorni 1 e 2 ottobre e prosegue di sabato e di domenica (dalle ore 12,00 alle ore 17,00) in tutti i week end fino al 12 e 13 novembre.
Da ricordare ( 8 e 9 ottobre), oltre alla Mostra del Tartufo Bianco,la presentazione gastronomica delle specialità istriane ; il 15 e 16 ottobre la preparazione e la vendita di specialità al tartufo;il 22 e il 23 ottobre l'Asta del Tarufo e la promozione delle eccellenze istriane premiate ; il 29 e il 30 ottobre cooking show con ospite a sorpresa; il 5 e 6 novembre l'asta del tratufo e la scelta del tratufo più grande e più bello; il 12 e 13 novembre la caccia al tartufo e la chiusura solenne delle Giornate del tartufo Zigante 2011, con programma e ospiti a sorpresa.
La manifestazione ha fatto diventare Levade il più importante centro per la raccolta e la commercializzazione del tartufo bianco. Alla fiera i visitatori possono scegliere e votare i tartufi più grandi e quelli più belli. Vengono organizzate pure delle dimostrazioni guidate per la ricerca e la raccolta del tartufo. Vi si possono degustare anche le altre eccellenze della terra istriana: il vino, l´olio di oliva, i formaggi, il miele, la grappa. Lungo tutto l’arco della durata della mostra, una giuria specializzata assegna dei voti premiando il "re della fiera"- il tartufo bianco istriano che si può acquistare all´asta pubblica.
La Fiera inizia nei giorni 1 e 2 ottobre e prosegue di sabato e di domenica (dalle ore 12,00 alle ore 17,00) in tutti i week end fino al 12 e 13 novembre.
Da ricordare ( 8 e 9 ottobre), oltre alla Mostra del Tartufo Bianco,la presentazione gastronomica delle specialità istriane ; il 15 e 16 ottobre la preparazione e la vendita di specialità al tartufo;il 22 e il 23 ottobre l'Asta del Tarufo e la promozione delle eccellenze istriane premiate ; il 29 e il 30 ottobre cooking show con ospite a sorpresa; il 5 e 6 novembre l'asta del tratufo e la scelta del tratufo più grande e più bello; il 12 e 13 novembre la caccia al tartufo e la chiusura solenne delle Giornate del tartufo Zigante 2011, con programma e ospiti a sorpresa.
La manifestazione ha fatto diventare Levade il più importante centro per la raccolta e la commercializzazione del tartufo bianco. Alla fiera i visitatori possono scegliere e votare i tartufi più grandi e quelli più belli. Vengono organizzate pure delle dimostrazioni guidate per la ricerca e la raccolta del tartufo. Vi si possono degustare anche le altre eccellenze della terra istriana: il vino, l´olio di oliva, i formaggi, il miele, la grappa. Lungo tutto l’arco della durata della mostra, una giuria specializzata assegna dei voti premiando il "re della fiera"- il tartufo bianco istriano che si può acquistare all´asta pubblica.
Zigante Tartufi, sinonimo di qualità ed eccellenza
La Zigante tartufi S.r.l., situata a Plovania, è la prima e unica azienda in Istria e in Croazia che ha intrapreso la strada della conservazione, del confezionamento e della vendita dei prodotti a base di tartufo. L´azienda è stata fondata nel 1992, coronando un´attività´ quasi trentennale nella ricerca e nell´estrazione del tartufo. La famiglia Zigante, proprietaria dell´azienda Zigante tartufi S.r.l., commercializza il tartufo fresco allo scopo di far diventare il tartufo istriano riconoscibile e concorrenziale sul mercato europeo.
Per permettere al mercato di utilizzare il tartufo durante tutto l´arco dell´anno, nel 1996 l'azienda ha sviluppato un particolare sistema di conservazione del tartufo.
Il 'catalogo' della ditta comprende una cinquantina di prodotti freschi e conservati, tartufi bianchi e neri interi o macinati, come pure tartufi affettati abbinati all´olio di oliva, miele, funghi e altri ingredienti.
Una grande novità è rappresentata dalla linea Zigante Delice che comprende creme, salse, marmellate, mieli, oli d´oliva. Questi prodotti di alta qualità, molto gustosi e dal grande valore nutritivo, sono prodotti in modo tradizionale, senza l´aggiunta di conservanti, coloranti e aromatizzanti. I prodotti della Zigante Delice s´ispirano alla fertile terra istriana e alla moltitudine delle sue piante aromatiche. Questi prodotti sono in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.
Onde far conoscere a un pubblico più vasto i propri prodotti, l'azienda ha aperto una catena di negozi, la cui offerta è stata arricchita con vini e altri prodotti autoctoni. I negozi si trovano a Buie, Pinguente, Grisignana, Levade, Montona. La ditta´ ha aperto sue filiali in Austria, Svezia, nei paesi del Benelux, Slovacchia, Polonia, Norvegia, Australia e USA, come pure a Novi Sad e a Capodistria dove si trova anche un negozio con 8 dipendenti.
Nel giugno del 2008, su una superficie complessiva di 1.600 m2, è stata aperta la nuova fabbrica per la lavorazione e conservazione del tartufo, nel cui interno si trova l´impianto per la lavorazione e la parte amministrativa.
La costruzione dell´edificio e l´installazione dell´impianto è stato cofinanziato dai fondi europei del programma SAPARD.
L´azienda svolge diverse attività nel campo della promozione della qualità dei prodotti onde avvicinarli ad un cerchio sempre più vasto di consumatori e di pubblico. Nel 2002 a Levade è stato aperto un ristorante specializzato in piatti a base di tartufo, che finora è stato pluripremiato per le sue proposte,
il servizio gentile e l´eccellenza dei suoi menù. Vengono organizzate anche visite guidate nei luoghi di ritrovamento dei tartufi.
Per permettere al mercato di utilizzare il tartufo durante tutto l´arco dell´anno, nel 1996 l'azienda ha sviluppato un particolare sistema di conservazione del tartufo.
Il 'catalogo' della ditta comprende una cinquantina di prodotti freschi e conservati, tartufi bianchi e neri interi o macinati, come pure tartufi affettati abbinati all´olio di oliva, miele, funghi e altri ingredienti.
Una grande novità è rappresentata dalla linea Zigante Delice che comprende creme, salse, marmellate, mieli, oli d´oliva. Questi prodotti di alta qualità, molto gustosi e dal grande valore nutritivo, sono prodotti in modo tradizionale, senza l´aggiunta di conservanti, coloranti e aromatizzanti. I prodotti della Zigante Delice s´ispirano alla fertile terra istriana e alla moltitudine delle sue piante aromatiche. Questi prodotti sono in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.
Onde far conoscere a un pubblico più vasto i propri prodotti, l'azienda ha aperto una catena di negozi, la cui offerta è stata arricchita con vini e altri prodotti autoctoni. I negozi si trovano a Buie, Pinguente, Grisignana, Levade, Montona. La ditta´ ha aperto sue filiali in Austria, Svezia, nei paesi del Benelux, Slovacchia, Polonia, Norvegia, Australia e USA, come pure a Novi Sad e a Capodistria dove si trova anche un negozio con 8 dipendenti.
Nel giugno del 2008, su una superficie complessiva di 1.600 m2, è stata aperta la nuova fabbrica per la lavorazione e conservazione del tartufo, nel cui interno si trova l´impianto per la lavorazione e la parte amministrativa.
La costruzione dell´edificio e l´installazione dell´impianto è stato cofinanziato dai fondi europei del programma SAPARD.
L´azienda svolge diverse attività nel campo della promozione della qualità dei prodotti onde avvicinarli ad un cerchio sempre più vasto di consumatori e di pubblico. Nel 2002 a Levade è stato aperto un ristorante specializzato in piatti a base di tartufo, che finora è stato pluripremiato per le sue proposte,
il servizio gentile e l´eccellenza dei suoi menù. Vengono organizzate anche visite guidate nei luoghi di ritrovamento dei tartufi.
domenica 14 agosto 2011
I salumi in degustazione alla rassegna 'A tu per tu con il cielo'
La degustazione di salumi che si è tenuta alla rassegna informativa 'A tu per tu con il cielo' presso l'Osteria alle Betulle sul Monfenera, è stata guidata dall'agronomo Davide Gatto di Trevignano, con la partecipazione di una dozzina di giornalisti e comunicatori.
La sopressa dell'azienda agricola Antonio Rossetto di Padova ha aperto le danze. “Carni utilizzate ottime; giusta stagionatura: un prodotto equilibrato.”
E' stato poi il turno della sopressa del Salumificio Stecca di Crocetta del Montello ad ottenere l'apprezzamento dei convitati.
Ha fatto poi gli onori di casa la 'Pepita del Piave' del Salumificio Piovesan di Pederobba. “La Pepita del Piave® è un saporito impasto di carni suine italiane selezionate, lavorato a mano e stagionato per circa 30/60 giorni a seconda del formato. La lavorazione delle carni avviene entro 24/36 ore dalla macellazione per garantire al prodotto una maggiore morbidezza. La sua particolarità consiste nella miscela di spezie e di aromi in cui è avvolta, che le conferisce un gusto ed un profumo particolare e inconfondibile.”
Dalla Calabria i giornalisti e i comunicatori hanno potuto degustare la 'nduja di Spilinga e la spianata. La spianata è un salume tipico della Calabria molto gustoso che deriva dalla carne di maiale (viene scelta di solito quella più magra) alla quale vengono poi aggiunti dei piccoli quadratini di grasso per rendere il tutto più saporito e spezie come il peperoncino rosso. Si chiama spianata per la sua caratteristica forma schiacciata e ovale. Presenta un colorito rosato molto intenso e acceso ed ha un gusto forte e deciso, ma nello stesso tempo è anche delicatamente dolce grazie alla presenza del peperoncino rosso che oltre alla piccantezza dà anche questo particolare retrogusto.
Poi tutti a tavola con il pastin della Macelleria Sperandio di Villa di Villa (Mel-BL). Il pastin rappresenta un’importante tradizione della cultura gastronomica della Provincia di Belluno. Il pastin nasce negli anni in cui la macellazione del maiale era un momento di festa, ma anche di necessità, per le comunità contadine che abitavano i paesi della Provincia; anni in cui la cucina era basata su un’alimentazione semplice e “povera”. Tracce bibliografiche del prodotto si trovano ad esempio nella prefazione al libro dello scrittore bellunese Gianluigi Secco: “Polenta e Tocio” edito nel 1972. Comunque, povera non vuol dire assolutamente poco gustosa.
Il pastin è un impasto di carne di suino e bovino, con aggiunta di grasso/lardo, sale, pepe, spezie e aromi vari (chiodi di garofano, aglio, cannella) e vino bianco, che si differenziano leggermente a seconda delle diverse zone di produzione, e dei macellai. Il pastin è un prodotto fresco che si può consumare dopo la preparazione.
Il pastin viene preparato oggi nei laboratori di macelleria. Si tratta di un impasto di carni bovina e suina impastate a mano con l’aggiunta dei suddetti ingredienti e aromi. L’impasto viene successivamente tritato con l’utilizzo di tritacarne con fori di diametro variabile a seconda delle differenti consuetudini. Per tradizione, viene consumato a seguito di cottura alla griglia o in padella e accompagnato da polenta.
La sopressa dell'azienda agricola Antonio Rossetto di Padova ha aperto le danze. “Carni utilizzate ottime; giusta stagionatura: un prodotto equilibrato.”
E' stato poi il turno della sopressa del Salumificio Stecca di Crocetta del Montello ad ottenere l'apprezzamento dei convitati.
Ha fatto poi gli onori di casa la 'Pepita del Piave' del Salumificio Piovesan di Pederobba. “La Pepita del Piave® è un saporito impasto di carni suine italiane selezionate, lavorato a mano e stagionato per circa 30/60 giorni a seconda del formato. La lavorazione delle carni avviene entro 24/36 ore dalla macellazione per garantire al prodotto una maggiore morbidezza. La sua particolarità consiste nella miscela di spezie e di aromi in cui è avvolta, che le conferisce un gusto ed un profumo particolare e inconfondibile.”
Dalla Calabria i giornalisti e i comunicatori hanno potuto degustare la 'nduja di Spilinga e la spianata. La spianata è un salume tipico della Calabria molto gustoso che deriva dalla carne di maiale (viene scelta di solito quella più magra) alla quale vengono poi aggiunti dei piccoli quadratini di grasso per rendere il tutto più saporito e spezie come il peperoncino rosso. Si chiama spianata per la sua caratteristica forma schiacciata e ovale. Presenta un colorito rosato molto intenso e acceso ed ha un gusto forte e deciso, ma nello stesso tempo è anche delicatamente dolce grazie alla presenza del peperoncino rosso che oltre alla piccantezza dà anche questo particolare retrogusto.
Poi tutti a tavola con il pastin della Macelleria Sperandio di Villa di Villa (Mel-BL). Il pastin rappresenta un’importante tradizione della cultura gastronomica della Provincia di Belluno. Il pastin nasce negli anni in cui la macellazione del maiale era un momento di festa, ma anche di necessità, per le comunità contadine che abitavano i paesi della Provincia; anni in cui la cucina era basata su un’alimentazione semplice e “povera”. Tracce bibliografiche del prodotto si trovano ad esempio nella prefazione al libro dello scrittore bellunese Gianluigi Secco: “Polenta e Tocio” edito nel 1972. Comunque, povera non vuol dire assolutamente poco gustosa.
Il pastin è un impasto di carne di suino e bovino, con aggiunta di grasso/lardo, sale, pepe, spezie e aromi vari (chiodi di garofano, aglio, cannella) e vino bianco, che si differenziano leggermente a seconda delle diverse zone di produzione, e dei macellai. Il pastin è un prodotto fresco che si può consumare dopo la preparazione.
Il pastin viene preparato oggi nei laboratori di macelleria. Si tratta di un impasto di carni bovina e suina impastate a mano con l’aggiunta dei suddetti ingredienti e aromi. L’impasto viene successivamente tritato con l’utilizzo di tritacarne con fori di diametro variabile a seconda delle differenti consuetudini. Per tradizione, viene consumato a seguito di cottura alla griglia o in padella e accompagnato da polenta.
giovedì 11 agosto 2011
I vini della azienda agricola Tamaduoli di Gambellara alla rassegna 'A tu per tu con il cielo'
I vini dell'azienda agricola Bastianello di Gambellara hanno deliziato i palati dei giornalisti e dei comunicatori intervenuti alla rassegna 'A tu per tu con il cielo' presso l'Osteria alle Betulle sul Monfenera.
L'accogliente casolare adibito a foresteria e agriturismo del podere Tamaduoli di proprietà della famiglia Bastianello, è situato ai piedi dei monti Lessini, a Gambellara, vicino a Vicenza e Verona. Nella propria cantina di vinificazione, l'esperienza e la maestria dei Vignaioli Bastianello trasformano le uve di questa terra in vini prestigiosi: vini bianchi, ottenuti da uve Garganega, Chardonnay e Prosecco, vini rosati e vini rossi da uve Merlot, Cabernet, vini dolci spumanti e vini passiti. L'azienda produce anche olio extra vergine d'oliva di prima spremitura dai propri oliveti di varietà Grignano e Leccino, olio fragrante e dal gusto rotondo caratterizzato da un basso grado di acidità.
SOCIETA' AGRICOLA TAMADUOLI di BASTIANELLO
36053 Gambellara (VI) - 2, v. Casetta
tel: 0444 445175
fax: 0444 446084
email: info@bastianellovini.com
http://www.agriturismotamaduoli.it/
L'accogliente casolare adibito a foresteria e agriturismo del podere Tamaduoli di proprietà della famiglia Bastianello, è situato ai piedi dei monti Lessini, a Gambellara, vicino a Vicenza e Verona. Nella propria cantina di vinificazione, l'esperienza e la maestria dei Vignaioli Bastianello trasformano le uve di questa terra in vini prestigiosi: vini bianchi, ottenuti da uve Garganega, Chardonnay e Prosecco, vini rosati e vini rossi da uve Merlot, Cabernet, vini dolci spumanti e vini passiti. L'azienda produce anche olio extra vergine d'oliva di prima spremitura dai propri oliveti di varietà Grignano e Leccino, olio fragrante e dal gusto rotondo caratterizzato da un basso grado di acidità.
SOCIETA' AGRICOLA TAMADUOLI di BASTIANELLO
36053 Gambellara (VI) - 2, v. Casetta
tel: 0444 445175
fax: 0444 446084
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martedì 9 agosto 2011
Il Museo della Guerra Monte Asolone presentato alla rassegna 'A tu per tu con il cielo'
Il Museo della Guerra Monte Asolone -(Val dea Giara Pove del Grappa - Loc. Monte Asolone - Monte Grappa), è stato raccontato ai giornalisti e ai comunicatori intervenuti alla rassegna 'A tu per tu con i cielo', da Davide, nume tutelare, assieme ai suoi familiari, della Baita Monte Asolone.
Il museo è infatti ubicato all’interno della Baita. Dedicato a Gamba Battista e Vignoli Emanuele, espone oggetti appartenenti a tutti gli eserciti europei del '14 - '18, con particolare attenzione agli oggetti personali in dotazione ai soldati e realizzati dagli stessi oltre a reperti provenienti dal vicino Monte Asolone nel quale s’immolò il IX reparto d’assalto il 24 giugno del 1918. Oggi sulla cima una lapide ricorda il portabandiera Ciro Scianna, medaglia d’oro al valor militare. Il museo propone un programma annuale di visite ai campi di Battaglia e di conferenze a carattere storico culturale (Tel. 0424 559000).
Dopo la proiezione di un documentario storico sull'argomento (racchiuso in un elegante cofanetto che raccoglie anche poesie della Grande Guerra), Davide e la moglie hanno fatto degustare agli invitati uno dei piatti più apprezzati della loro Baita: i canederli alla trentina. Si tratta di grossi gnocchi composti di un impasto a composizione variabile.
Mentre nella cucina tedesca questi grossi gnocchi sono molto diffusi con uno sterminato novero di varianti e nomi differenti (oltre a Knödel anche Klöße), nella cucina italiana sono presenti unicamente nelle cucine regionali del Trentino, del Friuli e del Bellunese. In particolare, canederli è un termine dialettale trentino, italianizzazione di Knödel, e che si riferisce unicamente alle ricette di Knödel più diffuse nel Tirolo.
Il museo è infatti ubicato all’interno della Baita. Dedicato a Gamba Battista e Vignoli Emanuele, espone oggetti appartenenti a tutti gli eserciti europei del '14 - '18, con particolare attenzione agli oggetti personali in dotazione ai soldati e realizzati dagli stessi oltre a reperti provenienti dal vicino Monte Asolone nel quale s’immolò il IX reparto d’assalto il 24 giugno del 1918. Oggi sulla cima una lapide ricorda il portabandiera Ciro Scianna, medaglia d’oro al valor militare. Il museo propone un programma annuale di visite ai campi di Battaglia e di conferenze a carattere storico culturale (Tel. 0424 559000).
Dopo la proiezione di un documentario storico sull'argomento (racchiuso in un elegante cofanetto che raccoglie anche poesie della Grande Guerra), Davide e la moglie hanno fatto degustare agli invitati uno dei piatti più apprezzati della loro Baita: i canederli alla trentina. Si tratta di grossi gnocchi composti di un impasto a composizione variabile.
Mentre nella cucina tedesca questi grossi gnocchi sono molto diffusi con uno sterminato novero di varianti e nomi differenti (oltre a Knödel anche Klöße), nella cucina italiana sono presenti unicamente nelle cucine regionali del Trentino, del Friuli e del Bellunese. In particolare, canederli è un termine dialettale trentino, italianizzazione di Knödel, e che si riferisce unicamente alle ricette di Knödel più diffuse nel Tirolo.
mercoledì 29 giugno 2011
Tra i casoni della laguna sud
È un legame antico quello che unisce la laguna sud di Venezia alla Brenta, che i veneziani elessero a luogo ideale per goldoniane 'villeggiature' disseminando lungo le sue rive le loro meravigliose ville patrizie. Eppure, questo straordinario tesoro naturalistico, dove il tempo sembra sospeso e i paesaggi cambiano col cambiare delle maree, è stato finora piuttosto trascurato dai flussi turistici.
Delimitata a nordovest dallo storico accesso alla laguna di Fusina, a pochi passi dalle ciminiere di Marghera ma anche dalla palladiana Villa Foscari la Malcontenta, a sudest da Chioggia e verso il mare dalle isole di Pellestrina e del Lido, questa parte della laguna è segnata da isole rimaste intatte nei millenni e altre che un tempo furono monasteri, ospedali e luoghi d'accoglienza per chi arrivava dal mare e che hanno avuto o attendono, dopo decenni di abbandono, una riqualificazione per nuovi usi. È il caso di San Servolo, ora sede di un'università internazionale, o di Poveglia, San Clemente e Sacca Sessola, che diventeranno strutture turistiche e congressuali. A pochi minuti da San Marco, ecco San Lazzaro degli Armeni, da secoli monastero dei padri mechitaristi e tuttora considerata il maggiore centro della cultura armena. Ecco, più a sud la stupenda area naturalistica di Valle Averto, gestita dal WWF che ne ha fatto un rifugio faunistico ricco di specie soprattutto nel periodo invernale. Visitabile per tutto l'anno, la riserva è una tipica valle da pesca con specchi d'acqua dolce e salmastra, canneti, prati incolti e canali, e una straordinaria varietà di animali: protagonisti assoluti gli uccelli, dagli aironi ai fenicotteri, dall'aquila di mare al falco pescatore. Ma non mancano il tasso, la faina e la puzzola e perfino il bufalo delle paludi maremmane. Qui, e tra le altre valli che si estendono al di là della Romea, nel territorio di Campagna Lupia, si può godere di un paesaggio lagunare fra i più affascinanti, in cui armoniosamente si inserisce, tra i tradizionali casoni da caccia e da pesca, l'elegante Casone di Valle Zappa, eccentricamente ispirato allo stile nordeuropeo.
Il casone di Valle Zappa
Una nota a parte merita il Casone di Valle Zappa. Il casone (1925-27) fu costruito su desiderio dell'allora proprietario Mario Malvezzi su progetto dell'architetto Duilio Torres, amante dello stile architettonico del nord-Europa. Se sia stato soltanto l'estro del progettista o anche quello del committente a 'trapiantare in laguna un gioiello Olandese' non si può dire. Se da un lato il casone di Valle Zappa non ha nulla a che vedere con le tradizionali case di caccia e pesca della laguna, dall'altro si inserisce perfettamente nel paesaggio lagunare amplificandone lo splendore.
A parte la sua bizzarra architettura, l'unico particolare che differenzia il casone di valle Zappa daglia altri è da ricercarsi all'interno: ogni camera da letto è tinteggiata con un diverso colore. Questo perché l'ospite che vi si reca al sabato e pernotta in attesa della battuta di caccia della domenica, dorme nella camera il cui colore è stato abbinato con la 'botte' a lui assegnata dal capo caccia, il quale nel corso della settimana ha tenuto d'occhio dove la selvaggina staziona (osei fàti) ed ha predisposto la 'graduatoria dei posti'.
http://www.ildogado.it/CosaVedere/ValleZappa/tabid/128/Default.aspx
Delimitata a nordovest dallo storico accesso alla laguna di Fusina, a pochi passi dalle ciminiere di Marghera ma anche dalla palladiana Villa Foscari la Malcontenta, a sudest da Chioggia e verso il mare dalle isole di Pellestrina e del Lido, questa parte della laguna è segnata da isole rimaste intatte nei millenni e altre che un tempo furono monasteri, ospedali e luoghi d'accoglienza per chi arrivava dal mare e che hanno avuto o attendono, dopo decenni di abbandono, una riqualificazione per nuovi usi. È il caso di San Servolo, ora sede di un'università internazionale, o di Poveglia, San Clemente e Sacca Sessola, che diventeranno strutture turistiche e congressuali. A pochi minuti da San Marco, ecco San Lazzaro degli Armeni, da secoli monastero dei padri mechitaristi e tuttora considerata il maggiore centro della cultura armena. Ecco, più a sud la stupenda area naturalistica di Valle Averto, gestita dal WWF che ne ha fatto un rifugio faunistico ricco di specie soprattutto nel periodo invernale. Visitabile per tutto l'anno, la riserva è una tipica valle da pesca con specchi d'acqua dolce e salmastra, canneti, prati incolti e canali, e una straordinaria varietà di animali: protagonisti assoluti gli uccelli, dagli aironi ai fenicotteri, dall'aquila di mare al falco pescatore. Ma non mancano il tasso, la faina e la puzzola e perfino il bufalo delle paludi maremmane. Qui, e tra le altre valli che si estendono al di là della Romea, nel territorio di Campagna Lupia, si può godere di un paesaggio lagunare fra i più affascinanti, in cui armoniosamente si inserisce, tra i tradizionali casoni da caccia e da pesca, l'elegante Casone di Valle Zappa, eccentricamente ispirato allo stile nordeuropeo.
Il casone di Valle Zappa
Una nota a parte merita il Casone di Valle Zappa. Il casone (1925-27) fu costruito su desiderio dell'allora proprietario Mario Malvezzi su progetto dell'architetto Duilio Torres, amante dello stile architettonico del nord-Europa. Se sia stato soltanto l'estro del progettista o anche quello del committente a 'trapiantare in laguna un gioiello Olandese' non si può dire. Se da un lato il casone di Valle Zappa non ha nulla a che vedere con le tradizionali case di caccia e pesca della laguna, dall'altro si inserisce perfettamente nel paesaggio lagunare amplificandone lo splendore.
A parte la sua bizzarra architettura, l'unico particolare che differenzia il casone di valle Zappa daglia altri è da ricercarsi all'interno: ogni camera da letto è tinteggiata con un diverso colore. Questo perché l'ospite che vi si reca al sabato e pernotta in attesa della battuta di caccia della domenica, dorme nella camera il cui colore è stato abbinato con la 'botte' a lui assegnata dal capo caccia, il quale nel corso della settimana ha tenuto d'occhio dove la selvaggina staziona (osei fàti) ed ha predisposto la 'graduatoria dei posti'.
http://www.ildogado.it/CosaVedere/ValleZappa/tabid/128/Default.aspx
martedì 28 giugno 2011
Lo spiedo della Osteria Emilia a Colbertaldo di Vidor
Specialità tipica di tutta la Pedemontana della Marca Trevigiana, lo spiedo è particolare soprattutto nel periodo autunnale - primaverile. Le carni infilzate vanno salate e unte, ma il segreto di una buona cottura è mantenere un fuoco costante per circa 5, 6 ore, che garantisce colore e sapore particolari. Si utilizzano carni miste di maiale, pollo, coniglio, vitello e uccelli.
In tavola questi bocconi vengono accompagnati con polenta e del buon Prosecco.
I comunicatori e i giornalisti della delegazione de l'Italia del Gusto lo hanno assaggiato alla Osteria Emilia, in quel di Colbertado di Vidor, al di fuori degli schiamazzi di certa enogastronomia di moda.
Da ricordare.
Osteria Emilia
piazza Vittorio Veneto 22
Colbertaldo - Vidor (TV)
tel: 340 4132995
In tavola questi bocconi vengono accompagnati con polenta e del buon Prosecco.
I comunicatori e i giornalisti della delegazione de l'Italia del Gusto lo hanno assaggiato alla Osteria Emilia, in quel di Colbertado di Vidor, al di fuori degli schiamazzi di certa enogastronomia di moda.
Da ricordare.
Osteria Emilia
piazza Vittorio Veneto 22
Colbertaldo - Vidor (TV)
tel: 340 4132995
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sabato 25 giugno 2011
Alla Macelleria dei Fratelli Prosdocimo a Valdobbiadene
Correva l'anno del Signore 2005 e i giornalisti vagabondi de l'Italia del Gusto inauguravano nel mese di agosto in quel di Milies, una iniziativa d'informazione destinata a crescere negli anni, fino a giungere alla rete dei borghi europei del gusto dei tempi d'oggi.
A tu per Tu con il cielo, si chiamava l'incontro . E, a quell'incontro, furono presentati i salumi di tradizione dei fratelli Prosdocimo, a dimostrazione che la sapienza antica dei nostri norcini aveva trovato eredi giovani, ma altrettanto sapienti.
I fratelli Prosdocimo tengono oggi, come allora, bottega in via Garibaldi a Valdobbiadene e, negli anni, hanno vieppiù consolidato le scelte di fondo della loro professione. Scelgono infatti gli animali direttamente nelle stalle, ne seguono la storia, fino alla macellazione e all'arrivo delle carni nel loro banco.
Come dire: la tracciabilità per loro è prima di tutto un percorso culturale,una scelta naturale, prima che indicazione o norma da rispettare.
Così non meravigliatevi della loro simpatica sicurezza: sanno trasmettere al cliente consumatore la voglia di un mestiere che affascina e che vivono con entusiasmo.
Una volta le donne che si recavano in macelleria per acquistare un pezzo di carne erano preparatissime. Volevano vedere l’animale da cui sarebbe stato sezionato il pezzo che a loro interessava. Insomma le massaie di un tempo avevano una competenza in materia di carne da far impallidire buona parte di coloro che oggi operano nel settore”.
Oggi si sono invertite le parti: è il macellaio che consiglia, suggerisce, orienta. Il rapporto di fiducia si merita 'sul campo' !
Questo antico mestiere è cambiato molto ma ha conservato un aspetto immutato, cioè quello della fatica. Anche oggi come un tempo questo lavoro è duro, faticoso e impegnativo.
I fratelli Prosdocimo sanno come lavorare la carne e conoscono tutte le fasi della preparazione, ovvero: disossare, sezionare, presentare il pezzo per il pubblico, mettendone in evidenza le parti migliori. Tutte queste attività sono svolte con sapienza e competenza.
Macelleria Prosdocimo Sas
Via Giuseppe Garibaldi 136
31049 Valdobbiadene Treviso
A tu per Tu con il cielo, si chiamava l'incontro . E, a quell'incontro, furono presentati i salumi di tradizione dei fratelli Prosdocimo, a dimostrazione che la sapienza antica dei nostri norcini aveva trovato eredi giovani, ma altrettanto sapienti.
I fratelli Prosdocimo tengono oggi, come allora, bottega in via Garibaldi a Valdobbiadene e, negli anni, hanno vieppiù consolidato le scelte di fondo della loro professione. Scelgono infatti gli animali direttamente nelle stalle, ne seguono la storia, fino alla macellazione e all'arrivo delle carni nel loro banco.
Come dire: la tracciabilità per loro è prima di tutto un percorso culturale,una scelta naturale, prima che indicazione o norma da rispettare.
Così non meravigliatevi della loro simpatica sicurezza: sanno trasmettere al cliente consumatore la voglia di un mestiere che affascina e che vivono con entusiasmo.
Una volta le donne che si recavano in macelleria per acquistare un pezzo di carne erano preparatissime. Volevano vedere l’animale da cui sarebbe stato sezionato il pezzo che a loro interessava. Insomma le massaie di un tempo avevano una competenza in materia di carne da far impallidire buona parte di coloro che oggi operano nel settore”.
Oggi si sono invertite le parti: è il macellaio che consiglia, suggerisce, orienta. Il rapporto di fiducia si merita 'sul campo' !
Questo antico mestiere è cambiato molto ma ha conservato un aspetto immutato, cioè quello della fatica. Anche oggi come un tempo questo lavoro è duro, faticoso e impegnativo.
I fratelli Prosdocimo sanno come lavorare la carne e conoscono tutte le fasi della preparazione, ovvero: disossare, sezionare, presentare il pezzo per il pubblico, mettendone in evidenza le parti migliori. Tutte queste attività sono svolte con sapienza e competenza.
Macelleria Prosdocimo Sas
Via Giuseppe Garibaldi 136
31049 Valdobbiadene Treviso
venerdì 24 giugno 2011
Dino Munaretto, ovvero la difficile professione del grossista nel settore alimentare
Il lavoro dei grossisti nel settore della distribuzione alimentare è mutato nel tempo. “Certamente “ osserva Dino Munaretto, titolare di una azienda di Vedelago, specializzata nel settore del fresco. “Oggi occorre essere vicino al cliente, garantire puntualità e precisione nel servizio, sviluppare iniziative di promozione a sostegno dei prodotti. Senza che per questo, sia chiaro, sia aumentato il margine di redditività delle nostre imprese commerciali.”
Ciononostante Munaretto si impegna con una passione che è rimasta inalterata negli anni.
“ Recentemente ho accolto con piacere l'invito a partecipare alle iniziative di informazione che il Comune di Vedelago ha patrocinato,per realizzare un percorso del gusto con l'Associazione l'Altratavola . Vi erano tre elementi di novità: la collaborazione fra pubblico e privato per sviluppare una informazione corretta nel settore alimentare; il sostegno da dare a clienti/operatori del mio territorio che si sono impegnati direttamente nel progetto; la visibilità mediatica (soprattutto televisiva), assicurata ai prodotti che distribuisco”.
Il consumatore chiede sempre più sicurezza, a fronte di notizie allarmanti. “Proprio per questo per la diffusione territoriale e per i volumi di merci movimentati, la distribuzione alimentare viene caricata di nuove responsabilità: da essa ci si attende una maggiore garanzia sulla qualità, una attenzione al contenimento dei prezzi, all'informazione del consumatore. Un modo per dimostrare il nostro impegno è il criterio con cui effettuiamo la fornitura delle merci: garantiamo ai piccoli punti vendita un'ampia gamma di prodotti, ma nel contempo evitiamo di appesantire troppo il loro magazzino. I nostri clienti non fanno più scorte e sanno che possono effettuare gli ordini quasi in tempo reale, con una telefonata, in base alle esigenze del momento. In particolare, il continuo approvvigionamento settimanale è divenuto indispensabile per le località turistiche, i cui consumi dipendono strettamente dall'andamento delle presenze negli alberghi e negli appartamenti, una variabile estremamente fluttuante in quanto molto condizionata dalla situazione meteo e dalla tendenza al mordi e fuggi".
I grossisti del settore alimentare possono aiutare i dettaglianti a divenire sempre più consapevoli che la qualità del servizio, la varietà e l'assortimento, il rapporto diretto e informale con i consumatori rappresentano un'arma vincente.
“Bisogna proporre un ambiente ben caratterizzato e gradevole-continua Munaretto-, e non certo dare l'impressione di un negozio che non investe più in se stesso, e quindi sul consumatore che lo frequenta. Attraverso 'l'impatto visivo' l'esercente deve comunicare concretamente l'attualità del suo ruolo; sono qui oggi e lo sarò anche domani. L'assortimento proposto può essere un mix di servizio, ovvero un numero selezionato di prodotti di marca per gli acquisti dell'ultimo momento, e di personalizzazione dell'offerta attraverso la scelta di prodotti che per la loro distintività sono in grado poi di definire l'unicità di quel punto vendita, generando quella fidelizzazione che diventa il grande patrimonio di ogni distributore piccolo o grande che sia".
Munaretto S.R.L.
Via Castellana, 52, 31050 Vedelago Treviso
0423 401424
Ciononostante Munaretto si impegna con una passione che è rimasta inalterata negli anni.
“ Recentemente ho accolto con piacere l'invito a partecipare alle iniziative di informazione che il Comune di Vedelago ha patrocinato,per realizzare un percorso del gusto con l'Associazione l'Altratavola . Vi erano tre elementi di novità: la collaborazione fra pubblico e privato per sviluppare una informazione corretta nel settore alimentare; il sostegno da dare a clienti/operatori del mio territorio che si sono impegnati direttamente nel progetto; la visibilità mediatica (soprattutto televisiva), assicurata ai prodotti che distribuisco”.
Il consumatore chiede sempre più sicurezza, a fronte di notizie allarmanti. “Proprio per questo per la diffusione territoriale e per i volumi di merci movimentati, la distribuzione alimentare viene caricata di nuove responsabilità: da essa ci si attende una maggiore garanzia sulla qualità, una attenzione al contenimento dei prezzi, all'informazione del consumatore. Un modo per dimostrare il nostro impegno è il criterio con cui effettuiamo la fornitura delle merci: garantiamo ai piccoli punti vendita un'ampia gamma di prodotti, ma nel contempo evitiamo di appesantire troppo il loro magazzino. I nostri clienti non fanno più scorte e sanno che possono effettuare gli ordini quasi in tempo reale, con una telefonata, in base alle esigenze del momento. In particolare, il continuo approvvigionamento settimanale è divenuto indispensabile per le località turistiche, i cui consumi dipendono strettamente dall'andamento delle presenze negli alberghi e negli appartamenti, una variabile estremamente fluttuante in quanto molto condizionata dalla situazione meteo e dalla tendenza al mordi e fuggi".
I grossisti del settore alimentare possono aiutare i dettaglianti a divenire sempre più consapevoli che la qualità del servizio, la varietà e l'assortimento, il rapporto diretto e informale con i consumatori rappresentano un'arma vincente.
“Bisogna proporre un ambiente ben caratterizzato e gradevole-continua Munaretto-, e non certo dare l'impressione di un negozio che non investe più in se stesso, e quindi sul consumatore che lo frequenta. Attraverso 'l'impatto visivo' l'esercente deve comunicare concretamente l'attualità del suo ruolo; sono qui oggi e lo sarò anche domani. L'assortimento proposto può essere un mix di servizio, ovvero un numero selezionato di prodotti di marca per gli acquisti dell'ultimo momento, e di personalizzazione dell'offerta attraverso la scelta di prodotti che per la loro distintività sono in grado poi di definire l'unicità di quel punto vendita, generando quella fidelizzazione che diventa il grande patrimonio di ogni distributore piccolo o grande che sia".
Munaretto S.R.L.
Via Castellana, 52, 31050 Vedelago Treviso
0423 401424
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giovedì 23 giugno 2011
Vigneti Sant'Andrea: il valore dell'accoglienza
Ai piedi dei Colli Asolani e a 500 m dalla villa palladiana Barbaro-Volpi si trova l'azienda agrituristica, a conduzione famigliare, Sant'Andrea.
I giornalisti e i comunicatori dell'Associazione L'Altratavola l'hanno visitata, nel percorso del gusto dedicato al Montello e ai Colli Asolani.
L'agriturismo è un complesso di nuova costruzione, offre ospitalità con la formula Bed & Breakfast in un ambiente confortevole , di gusto rustico.
“E' un soggiorno indicato sia al turista in cerca di una vacanza fra l'arte ed il verde della marca trevigiana e del Veneto, sia al professionista che per motivi di lavoro deve pernottare nella nostra zona” osserva Francesca Martignago, una dei titolari.
“Attività primaria della nostra azienda - interviene Simone Morlin - è la produzione di vino, soprattutto prosecco. Dai vari vigneti sparsi per il comune di Maser, tutti in zona D.O.C. e D.O.C.G., vengono raccolte uve glera (prosecco), merlot e cabernet.
Il nostro vino viene tutto lavorato con una fermentazione successiva ad una macerazione sulle bucce e, salvo in particolari annate non adatte a questo procedimento, senza l'utilizzo di lieviti selezionati. Un metodo, questo, ormai quasi del tutto abbandonato dalle grosse produzioni, in particolar modo nella vinificazione del prosecco, per la sua difficile realizzazione, ma che da dei risultati di indubbia qualità.”
Il vino più rinominato e ricercato della zona è sicuramente il Prosecco. Proprio la lavorazione naturale e il numero di filtraggi ridotto all'essenziale, conferiscono al prosecco di Vigneti Sant'Andrea un colore giallo paglierino abbastanza carico e una grande ricchezza di aromi. Il prosecco dell'azienda è disponibile sfuso (fermo) ed in bottiglia (frizzante o con lavorazione a spumante).
“Per gli amanti dei prodotti più particolari, poi, proponiamo tre vini "Col Fondo" che rappresentano il modo tradizionalmente più trevigiano di intendere le bollicine...”.
Già il vino col fondo. Gli imbroglioni sono arrivati a toccare anche queste produzioni, utilizzando i passaggi in autoclave.
Lo ricordiamo con un sorriso amaro, poiché da anni ci battiamo contro tutte le furberie,che danneggiano,talvolta irrimediabilmente, l'immagine del prosecco.
Ovviamente non è il caso del prosecco dei Vigneti Sant'Andrea, che propongono un vino con il fondo secondo storia e costume.
Ci piace ricordare le parole di un giovane produttore,Luca Ferraro di Bele Casel: “Il prosecco col fondo è il vino tradizionale delle nostre colline, quando i miei genitori erano bambini il prosecco (ora glera) veniva vendemmiato a fine ottobre, c’è chi mi ha raccontato di averlo addirittura vendemmiato sotto la neve. Una volta portato in cantina la fermentazione, a causa delle basse temperature, si bloccava e il vino rimaneva dolce.
Tutti i contadini nei primi mesi dell’anno imbottigliavano e come per magia con i primi caldi primaverili la fermentazione ripartiva creando così questo fantastico rifermentato in bottiglia. Il processo fermentativo è lo stesso dei più famosi champagne solo che nel nostro caso non avviene la sboccatura, il lievito rimane dentro alla bottiglia fino a che non deciderete che è giunta l’ora di berla.”
Il cabernet della zona, invece, è un cabernet leggero e semplice da bere. I terreni locali non conferiscono a questo vino il classico gusto carico e potente dei vini rossi, ma dona loro grandi doti di bevibilità, senza andarne a scalfire gli aromi.
“Sempre di nostra produzione - continua Simone - abbiamo una serie limitata di bottiglie di un'ottima grappa di prosecco. Un distillato di qualità per gli amanti di questa bevanda: un prodotto da assaporare e gustare a fondo.“
Società Agricola Martignago di Martignago Francesca e Morlin Simone s.s.
Via Cornuda, 72 - 31010 Maser (TV)
Tel. +39 0423 565358 / Fax +39 0423 925929
email: info@agrsantandrea.it
http://www.agrsantandrea.it/
http://www.belecasel.it/
I giornalisti e i comunicatori dell'Associazione L'Altratavola l'hanno visitata, nel percorso del gusto dedicato al Montello e ai Colli Asolani.
L'agriturismo è un complesso di nuova costruzione, offre ospitalità con la formula Bed & Breakfast in un ambiente confortevole , di gusto rustico.
“E' un soggiorno indicato sia al turista in cerca di una vacanza fra l'arte ed il verde della marca trevigiana e del Veneto, sia al professionista che per motivi di lavoro deve pernottare nella nostra zona” osserva Francesca Martignago, una dei titolari.
“Attività primaria della nostra azienda - interviene Simone Morlin - è la produzione di vino, soprattutto prosecco. Dai vari vigneti sparsi per il comune di Maser, tutti in zona D.O.C. e D.O.C.G., vengono raccolte uve glera (prosecco), merlot e cabernet.
Il nostro vino viene tutto lavorato con una fermentazione successiva ad una macerazione sulle bucce e, salvo in particolari annate non adatte a questo procedimento, senza l'utilizzo di lieviti selezionati. Un metodo, questo, ormai quasi del tutto abbandonato dalle grosse produzioni, in particolar modo nella vinificazione del prosecco, per la sua difficile realizzazione, ma che da dei risultati di indubbia qualità.”
Il vino più rinominato e ricercato della zona è sicuramente il Prosecco. Proprio la lavorazione naturale e il numero di filtraggi ridotto all'essenziale, conferiscono al prosecco di Vigneti Sant'Andrea un colore giallo paglierino abbastanza carico e una grande ricchezza di aromi. Il prosecco dell'azienda è disponibile sfuso (fermo) ed in bottiglia (frizzante o con lavorazione a spumante).
“Per gli amanti dei prodotti più particolari, poi, proponiamo tre vini "Col Fondo" che rappresentano il modo tradizionalmente più trevigiano di intendere le bollicine...”.
Già il vino col fondo. Gli imbroglioni sono arrivati a toccare anche queste produzioni, utilizzando i passaggi in autoclave.
Lo ricordiamo con un sorriso amaro, poiché da anni ci battiamo contro tutte le furberie,che danneggiano,talvolta irrimediabilmente, l'immagine del prosecco.
Ovviamente non è il caso del prosecco dei Vigneti Sant'Andrea, che propongono un vino con il fondo secondo storia e costume.
Ci piace ricordare le parole di un giovane produttore,Luca Ferraro di Bele Casel: “Il prosecco col fondo è il vino tradizionale delle nostre colline, quando i miei genitori erano bambini il prosecco (ora glera) veniva vendemmiato a fine ottobre, c’è chi mi ha raccontato di averlo addirittura vendemmiato sotto la neve. Una volta portato in cantina la fermentazione, a causa delle basse temperature, si bloccava e il vino rimaneva dolce.
Tutti i contadini nei primi mesi dell’anno imbottigliavano e come per magia con i primi caldi primaverili la fermentazione ripartiva creando così questo fantastico rifermentato in bottiglia. Il processo fermentativo è lo stesso dei più famosi champagne solo che nel nostro caso non avviene la sboccatura, il lievito rimane dentro alla bottiglia fino a che non deciderete che è giunta l’ora di berla.”
Il cabernet della zona, invece, è un cabernet leggero e semplice da bere. I terreni locali non conferiscono a questo vino il classico gusto carico e potente dei vini rossi, ma dona loro grandi doti di bevibilità, senza andarne a scalfire gli aromi.
“Sempre di nostra produzione - continua Simone - abbiamo una serie limitata di bottiglie di un'ottima grappa di prosecco. Un distillato di qualità per gli amanti di questa bevanda: un prodotto da assaporare e gustare a fondo.“
Società Agricola Martignago di Martignago Francesca e Morlin Simone s.s.
Via Cornuda, 72 - 31010 Maser (TV)
Tel. +39 0423 565358 / Fax +39 0423 925929
email: info@agrsantandrea.it
http://www.agrsantandrea.it/
http://www.belecasel.it/
mercoledì 22 giugno 2011
Alla Trattoria Berton a Busche di Cesiomaggiore
Di questi tempi, i vagabondi del gusto affrontano tavole e convivi che hanno il sapore della crisi epocale che stiamo vivendo.
Ancor più se queste tavole sono comprese nella fascia delle soste di mezzodì, quando le urgenze professionali e la mancanza di tempo, suggeriscono talvolta colazioni di lavoro al limite della sopportabilità. Salvo le rare e opportune eccezioni.
La Trattoria Berton, in quel di Busche di Cesiomaggiore, è un esempio. Stefano ha saputo creare un ambiente caratterizzato dalla cucina familiare, con una buona scelta nei menù (mai ripetitivi), con un pizzico di creatività quotidiana che, evidentemente, i clienti apprezzano.
La cucina familiare, dicevamo, con una scelta di piatti che si ispirano al volgere delle stagioni e che sono interpretati con grande genuinità. Stefano non si risparmia sulle materie prime e sugli ingredienti, segno che la cultura del convivio è solida e non improvvisata.
Ma la Trattoria Berton è anche un buon punto di incontro per gli amanti della cucina di pesce.
Talvolta, alla sera,Stefano propone dei menù serali a prezzi abbordabili, che dimostrano la sua versatilità e la capacità di andare 'oltre'.
Il servizio,qui, è improntato su di una simpatica cortesia, mai alieno dalla battuta di spirito, grazie anche alle ragazze che non fanno mai mancare ai clienti un sorriso di complicità.
Via Nazionale 7
Busche di Cesiomaggiore (BL)
Tel. 0439 390317
Ancor più se queste tavole sono comprese nella fascia delle soste di mezzodì, quando le urgenze professionali e la mancanza di tempo, suggeriscono talvolta colazioni di lavoro al limite della sopportabilità. Salvo le rare e opportune eccezioni.
La Trattoria Berton, in quel di Busche di Cesiomaggiore, è un esempio. Stefano ha saputo creare un ambiente caratterizzato dalla cucina familiare, con una buona scelta nei menù (mai ripetitivi), con un pizzico di creatività quotidiana che, evidentemente, i clienti apprezzano.
La cucina familiare, dicevamo, con una scelta di piatti che si ispirano al volgere delle stagioni e che sono interpretati con grande genuinità. Stefano non si risparmia sulle materie prime e sugli ingredienti, segno che la cultura del convivio è solida e non improvvisata.
Ma la Trattoria Berton è anche un buon punto di incontro per gli amanti della cucina di pesce.
Talvolta, alla sera,Stefano propone dei menù serali a prezzi abbordabili, che dimostrano la sua versatilità e la capacità di andare 'oltre'.
Il servizio,qui, è improntato su di una simpatica cortesia, mai alieno dalla battuta di spirito, grazie anche alle ragazze che non fanno mai mancare ai clienti un sorriso di complicità.
Via Nazionale 7
Busche di Cesiomaggiore (BL)
Tel. 0439 390317
martedì 21 giugno 2011
L'Osteria Martignago, 'da Ismene' a Muliparte di Maser
A dire il vero l'Osteria con cucina Martignago è una delle mete storiche, da nonna Ismene, in questa locanda che vanta ben 150 anni di storia.
Rino e Mirella, gli attuali 'paroni' della trattoria, hanno saggiamente mantenuto il nome con il quale la osteria era conosciuta, quasi a sottolineare che, per l'appunto, la storia non è acqua.
Così è stato un piacere riscoprire una cucina che non tradisce le sue origini: qui si respira cultura veneta alla grande.
L'Osteria propone soprattutto menù a base di bacalà, bollito misto e selvaggina (la caccia è la seconda pelle del Rino), assecondando il fluire del tempo e suggerendo un suo apprezzamento diverso, al di fuori delle maniacali nevrosi della vita da.... asfalto.
Il mezzodì l'Osteria, con il suo menù fisso mai banale, mette insieme operai, professionisti, camionisti, per un pranzo di tradizione.
Mirella ha conservato gelosamente le ricette di nonna Ismene e sa interpretarle nelle serate su prenotazione, con una maestria che certamente premia la sua curiosità e la sua dedizione. In sala si muovono Rino e i figli Stefano e Lisa (che si impegna, con successo, alla realizzazione dei dolci di casa).
Così in una giornata qualsiasi di un giorno qualsiasi i viandanti del gusto hanno voluto 'raccontare' nella trasmissione televisiva L'Italia del Gusto la storia di questa famiglia benedetta.
A convivio anche i vini di Villa Maser, raccontati con simpatia e spirito partecipativo dal conte Vittorio Dalle Ore, che ha nell'Osteria Martignago una 'vetrina' di valore della propria cantina.
Trattoria Martignago
" DA ISMENE "
Via Cornuda 109
31010 MASER (TV)
Tel. & Fax 0423/923135
E-mail: info@trattoriamartignago.it
http://www.trattoriamartignago.it/
Rino e Mirella, gli attuali 'paroni' della trattoria, hanno saggiamente mantenuto il nome con il quale la osteria era conosciuta, quasi a sottolineare che, per l'appunto, la storia non è acqua.
Così è stato un piacere riscoprire una cucina che non tradisce le sue origini: qui si respira cultura veneta alla grande.
L'Osteria propone soprattutto menù a base di bacalà, bollito misto e selvaggina (la caccia è la seconda pelle del Rino), assecondando il fluire del tempo e suggerendo un suo apprezzamento diverso, al di fuori delle maniacali nevrosi della vita da.... asfalto.
Il mezzodì l'Osteria, con il suo menù fisso mai banale, mette insieme operai, professionisti, camionisti, per un pranzo di tradizione.
Mirella ha conservato gelosamente le ricette di nonna Ismene e sa interpretarle nelle serate su prenotazione, con una maestria che certamente premia la sua curiosità e la sua dedizione. In sala si muovono Rino e i figli Stefano e Lisa (che si impegna, con successo, alla realizzazione dei dolci di casa).
Così in una giornata qualsiasi di un giorno qualsiasi i viandanti del gusto hanno voluto 'raccontare' nella trasmissione televisiva L'Italia del Gusto la storia di questa famiglia benedetta.
A convivio anche i vini di Villa Maser, raccontati con simpatia e spirito partecipativo dal conte Vittorio Dalle Ore, che ha nell'Osteria Martignago una 'vetrina' di valore della propria cantina.
Trattoria Martignago
" DA ISMENE "
Via Cornuda 109
31010 MASER (TV)
Tel. & Fax 0423/923135
E-mail: info@trattoriamartignago.it
http://www.trattoriamartignago.it/
lunedì 20 giugno 2011
Le idee a ...... Carnydea di Cornuda
E' fin troppo facile dire: "Ci vuole del coraggio ad aprire una attività di questi tempi!". Siamo a Cornuda, dentro il negozio-laboratorio-gastronomia di Carnydea Group.
500 metri quadrati di buone cose, ma soprattutto, e non è un bisticcio di parole di idee. Già,perchè questa storia va raccontata per bene.
"Dietro quel che vedi - mi dice Gianni, uno dei 'patron' della struttura - vi è l'impegno e la storia di alcune famiglie di allevatori e produttori, che hanno voluto unire gli sforzi e le idee per creare un qualcosa di completamente nuovo".
In tanto ciarlare di filiera, di chilometri zero (spesso soltanto a scopi pubblicitari), ecco un messaggio chiaro:
"A Carnydea potrai trovare un rapporto qualità-prezzo del tutto imbattibile. Il perchè è facilmente intuibile. Fra noi produttori e il consumatore sono stati eliminati tutti i passaggi e, quindi, la spesa è più leggera".
Mentre Gianni ci racconta la storia, la telecamera della trasmissione televisiva L'Italia del Gustospazia liberamente. Ecco i laboratori dove la carne viene sapientemente lavorata e preparata, per poi essere proposta in mille stuzzicanti versioni gastronomiche, sia al crudo che cotta. Infatti il reparto della gastronomia ha cucine proprie e propone soltanto ricette della casa.
Non manca un fornitissimo banco dei formaggi, capace di accontentare anche i palati più esigenti. Ma quello che più ci colpisce è la varietà delle proposte, che mescola con intelligenza prodotti di nicchia e prodotti accessibili a tutte le tasche. Insomma qui a Carnydea potrete fare sia la spesa quotidiana, sia la spesa per occasioni particolari.
"La nostra filosofia è quella di avvicinare il consumatore in tutte le sue esigenze e in tutte le sue diverse sfaccettature. Dietro c'è un lavoro di scelta e di preparazione che potete soltanto immaginare."
A Carnydea trovate poi una ampia scelta di paste, olio, birre artigianali ,pane, dolceria artigianale e quant'altro desiderate per i vostri personalissimi viaggi del gusto.
Come sempre: fateci un salto e verificate !
Piazza Don Orazio Mondin, 10/12
31041 CORNUDA (TV)Italia
tel.: 042383428
http://aziende.virgilio.it/18707690/carnydea-group-srl
500 metri quadrati di buone cose, ma soprattutto, e non è un bisticcio di parole di idee. Già,perchè questa storia va raccontata per bene.
"Dietro quel che vedi - mi dice Gianni, uno dei 'patron' della struttura - vi è l'impegno e la storia di alcune famiglie di allevatori e produttori, che hanno voluto unire gli sforzi e le idee per creare un qualcosa di completamente nuovo".
In tanto ciarlare di filiera, di chilometri zero (spesso soltanto a scopi pubblicitari), ecco un messaggio chiaro:
"A Carnydea potrai trovare un rapporto qualità-prezzo del tutto imbattibile. Il perchè è facilmente intuibile. Fra noi produttori e il consumatore sono stati eliminati tutti i passaggi e, quindi, la spesa è più leggera".
Mentre Gianni ci racconta la storia, la telecamera della trasmissione televisiva L'Italia del Gustospazia liberamente. Ecco i laboratori dove la carne viene sapientemente lavorata e preparata, per poi essere proposta in mille stuzzicanti versioni gastronomiche, sia al crudo che cotta. Infatti il reparto della gastronomia ha cucine proprie e propone soltanto ricette della casa.
Non manca un fornitissimo banco dei formaggi, capace di accontentare anche i palati più esigenti. Ma quello che più ci colpisce è la varietà delle proposte, che mescola con intelligenza prodotti di nicchia e prodotti accessibili a tutte le tasche. Insomma qui a Carnydea potrete fare sia la spesa quotidiana, sia la spesa per occasioni particolari.
"La nostra filosofia è quella di avvicinare il consumatore in tutte le sue esigenze e in tutte le sue diverse sfaccettature. Dietro c'è un lavoro di scelta e di preparazione che potete soltanto immaginare."
A Carnydea trovate poi una ampia scelta di paste, olio, birre artigianali ,pane, dolceria artigianale e quant'altro desiderate per i vostri personalissimi viaggi del gusto.
Come sempre: fateci un salto e verificate !
Piazza Don Orazio Mondin, 10/12
31041 CORNUDA (TV)Italia
tel.: 042383428
http://aziende.virgilio.it/18707690/carnydea-group-srl
domenica 19 giugno 2011
Un progetto di informazione dall'Antica Corte Marchesini a Campagna Lupia
L'Associazione l'Altratavola e l'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto hanno deciso di attivare un progetto di comunicazione territoriale nella Terraferma Veneziana e nella zona della Laguna Sud,partendo dai comuni di Campagna Lupia e Camponogara.
L'incontro che ha dato il via al progetto si è svolto presso l'Hotel Antica Corte Marchesini di Campagna Lupia.
"L'Hotel Antica Corte Marchesini a Campagna Lupia - osserva Renzo Lupatin, presidente de l'Altratavola - è poco distante da Venezia e dalle Valli di Chioggia, a due passi dalla SS 309 Statale Romea, ed offre relax e confort ottimali. Immerso nell'ampio parco verde, nel quale sono presenti percorsi pedonali e ciclabili, è l´ambiente ideale per rilassarsi, praticare attività fisica... e, perchè no, lavorare all'aria aperta! L'Antica Villa Marchesini, grazie all'accurato lavoro di restauro svolto, ha mantenuto l'affascinante bellezza storico-artistica, ed è oggi un luogo suggestivo e armonioso."
Dall´accurato restauro dell´antica corte Marchesini, nell´originaria casa contadina, è nato anche il ristorante pizzeria Colonda.
Simbolo della tradizione contadina, il ristorante offre un´affascinate spaccato delle dimore venete immerse nei paesaggi sconfinati tra terra, cielo e natura tipici di quest´area veneta, che si riflettono nell´atmosfera rilassante e conviviale dei locali.
La cucina offre piatti semplici ma curati: l´ampia gamma di antipasti tradizionali e originali, le paste fresche fatte in casa accompagnate da sughi preparati ad arte, le succulente carni nostrane cotte alla brace o arrostite secondo le usanze venete e le esigenze attuali, i semplici ma appetitosi contorni di stagione ed infine i dessert classici e alternativi, offrono a tutti i palati una piacevole avventura culinaria. Non di meno sono le pizze che il ristorante pizzeria Colonda offre, infatti, vi è una vasta gamma di tipologie tra le quali scegliere, tutte preparate con pasta fatta in casa e lievitata naturalmente per un giorno, stesa a mano, farcita con ingredienti selezionati per la loro qualità e cotta col calore naturale del legno, per donarle una fragranza unica.
Albergo & Residence Antica Corte Marchesini
Via F.lli Cervi, 1
30010 Campagna Lupia Venezia
Telefono +39 041 5140552
Fax +39 041 5145184
Informazioni info@hotelcortemarchesini.it
http://www.hotelcortemarchesini.it/
L'incontro che ha dato il via al progetto si è svolto presso l'Hotel Antica Corte Marchesini di Campagna Lupia.
"L'Hotel Antica Corte Marchesini a Campagna Lupia - osserva Renzo Lupatin, presidente de l'Altratavola - è poco distante da Venezia e dalle Valli di Chioggia, a due passi dalla SS 309 Statale Romea, ed offre relax e confort ottimali. Immerso nell'ampio parco verde, nel quale sono presenti percorsi pedonali e ciclabili, è l´ambiente ideale per rilassarsi, praticare attività fisica... e, perchè no, lavorare all'aria aperta! L'Antica Villa Marchesini, grazie all'accurato lavoro di restauro svolto, ha mantenuto l'affascinante bellezza storico-artistica, ed è oggi un luogo suggestivo e armonioso."
Dall´accurato restauro dell´antica corte Marchesini, nell´originaria casa contadina, è nato anche il ristorante pizzeria Colonda.
Simbolo della tradizione contadina, il ristorante offre un´affascinate spaccato delle dimore venete immerse nei paesaggi sconfinati tra terra, cielo e natura tipici di quest´area veneta, che si riflettono nell´atmosfera rilassante e conviviale dei locali.
La cucina offre piatti semplici ma curati: l´ampia gamma di antipasti tradizionali e originali, le paste fresche fatte in casa accompagnate da sughi preparati ad arte, le succulente carni nostrane cotte alla brace o arrostite secondo le usanze venete e le esigenze attuali, i semplici ma appetitosi contorni di stagione ed infine i dessert classici e alternativi, offrono a tutti i palati una piacevole avventura culinaria. Non di meno sono le pizze che il ristorante pizzeria Colonda offre, infatti, vi è una vasta gamma di tipologie tra le quali scegliere, tutte preparate con pasta fatta in casa e lievitata naturalmente per un giorno, stesa a mano, farcita con ingredienti selezionati per la loro qualità e cotta col calore naturale del legno, per donarle una fragranza unica.
Albergo & Residence Antica Corte Marchesini
Via F.lli Cervi, 1
30010 Campagna Lupia Venezia
Telefono +39 041 5140552
Fax +39 041 5145184
Informazioni info@hotelcortemarchesini.it
http://www.hotelcortemarchesini.it/
domenica 12 giugno 2011
L’agriturismo Il Podere, dove si accettano volentieri gli animali
Tra Castelfranco Veneto e Montebelluna, loro offrono pernottamento tipo b&b tutto l' anno e ristorazione a km 0 ogni weekend. Le camere sono spaziose, nuove, tutte con bagno con kit di cortesia, clima stagionale, tv, terrazzo,+ colazione e pulizia giornaliera. Il menù viene composto di settimana in settimana in base a quello che offre l' azienda agricola adiacente all'agriturismo.......la serra, l'orto, l'allevamento di bovini, anatre, oche, conigli, polli, l'aiuola con 20 tipi di erbe aromatiche...Materia prima invidiabile, fantasia, buon senso e professionalità......una mescolata,ed il gioco è fatto. E poi vendono anche prodotti della loro terra, le marmellate, il miele, eccetera.
I titolari sono due giovani sposi, che da buoni veneti sembrano più disposti a lavorare che a parlare, e in più hanno un san bernardo, femmina, docile e ubbidiente.
Nonostante la relativa vicinanza alla strada provinciale piuttosto trafficata, di notte è silenzioso, quasi sembra di essere in un luogo più appartato.
Ah, non solo: danno ospitalità anche per la sosta di camper/camping avendo un grande parcheggio con parco privato con possibilità di attaccare l'acqua, e la corrente 230/380. Che volere di più?
Via Papa Sarto, 58
31050 Vedelago - Treviso
Telefono: 0423 464591 3802587127
Fax: 0423 400781
www.amicidelpodere.it
email: info@amicidelpodere.it
I titolari sono due giovani sposi, che da buoni veneti sembrano più disposti a lavorare che a parlare, e in più hanno un san bernardo, femmina, docile e ubbidiente.
Nonostante la relativa vicinanza alla strada provinciale piuttosto trafficata, di notte è silenzioso, quasi sembra di essere in un luogo più appartato.
Ah, non solo: danno ospitalità anche per la sosta di camper/camping avendo un grande parcheggio con parco privato con possibilità di attaccare l'acqua, e la corrente 230/380. Che volere di più?
Via Papa Sarto, 58
31050 Vedelago - Treviso
Telefono: 0423 464591 3802587127
Fax: 0423 400781
www.amicidelpodere.it
email: info@amicidelpodere.it
domenica 5 giugno 2011
Al via la Festa delle Origini Venete a Vedelago
L'Assessorato all'Identità Veneta del Comune di Vedelago organizza dal 10 al 12 giugno la Festa delle Origini Venete.
La manifestazione conosce un 'anteprima' in collaborazione con l'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e con l'Associazione l'Altratavola. Giovedì 9 giugno si tiene l'incontro a convivio 'Carni d'Autore e Tradizioni' presso il ristorante L.V. di Vedelago, con la partecipazione della Macelleria Oscar di Albaredo, la Macelleria Massimo di Fossalunga, Latterie Trevigiane. Nel corso dell'incontro verranno presentate le tradizioni a tavola dei Paesi Balcanici e della Romania, dando voce così ad altre identità europee.
Venerdì 10 giugno,presso l'Agriturismo Il Podere, si terrà un incontro sul tema delle identità culturali come volano per la valorizzazione delle comunità locali. Parteciperanno delegati dall'Emilia Romagna, dalla Calabria, dal Friuli Venezia Giulia e da altre province venete. Particolarmente stimolante sarà l'intervento di Maddalena Gottardo, Sindaco di Dolo, che 'racconterà' i progetti e le iniziative di rilancio della Riviera del Brenta. Tutte le iniziative di informazione verranno riprese dalla trasmissione televisiva L'Italia del Gusto (Carpe Diem di Sky e Italianissima news).
La Festa delle origini Venete apre venerdì 10 (ore 20,30,Sala M.Sanson), con il convegno 'Gli Ultimi Veneti', relatore Gianfranco Cavallin, per poi proseguire sabato 11 (ore 19,00), con la presentazione del libro di Claudio Baldo 'Voci,Colori, Suoni e Sapori del Sile'. Si riapre alle 8,00.
Si terrà contemporaneamente una Sua Mostra d'arte sabato sera e domenica in Biblioteca. Sempre alle 19,00 inizieranno le degustazioni nei chioschi di Piazza della Libertà di antichi sapori veneti e alle 21,00 il gruppo Musicale El Canfin si esibirà con un programma di canti popolari in lingua veneta.
Domenica 12 si apre alle 8,00, con la sfilata di mezzi agricoli d'epoca (partenza da Fanzolo, passando per Barcon,Fossalunga e Vedelago); la Seconda sfilata di mezzi agricoli d'epoca con partenza da Albaredo, passando per Casacorba, Cavasagra, Carpenedo e Vedelago). Dopo la Santa Messa (9,30), alle 10,00 iniziano le degustazioni nei chioschi. Alle 10,20 la sfilata di apertura con l'Infanteria Veneta del 16° Reggimento Treviso 1797, con partenza dal parcheggio Pellizzari, con a seguito la sflilata dei Cavalli della Associazione 'Amici dei cavai'. Alle 10,45 vi sarà l'esecuzione dell'Inno e l'Alzabandiera della Serenissima Repubblica di San Marco, con la presentazione della storia del Reggimento Veneto con spiegamenti in uniforme.
Dopo il saluto delle Autorità, alle 12,00 vi saranno le manovre di sparo con fucili e cannoni d'epoca. Alle 15,30 vi sarà la Parata del 16° Reggimento Treviso, con scariche di cannoni e fucili. Alle 16,00 una dimostrazione di trebbiatura in Veneto di fine '800 con gli 'Amici della Trebbiatura di Musano', con torneo a 3 squadre di tiro alla fune,rievocando antichi giochi popolari.
Alle 18,30 si svolgerà la cerimonia, con spari con fucili e cannoni d'epoca, alle 19,00 il giuramento delle nuove reclute del 16° Reggimento Treviso e alle 19,30 l'ammaina bandiera del gonfalone di San Marco,con gli onori militari e l'inno della Repubblica Serenissima.
Sostengono l'iniziativa Credito Trevigiano, Pasticceria Pattaro, l'Agriturismo il Podere, ristorante Pizzeria L.V., Darin Auto. e Centro Riciclo Vedelago.
Parco del Fiume Sile, Provincia di Treviso, Regione del Veneto e Raixe Venete sono i partner istituzionali che la patrocinano.
La manifestazione conosce un 'anteprima' in collaborazione con l'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e con l'Associazione l'Altratavola. Giovedì 9 giugno si tiene l'incontro a convivio 'Carni d'Autore e Tradizioni' presso il ristorante L.V. di Vedelago, con la partecipazione della Macelleria Oscar di Albaredo, la Macelleria Massimo di Fossalunga, Latterie Trevigiane. Nel corso dell'incontro verranno presentate le tradizioni a tavola dei Paesi Balcanici e della Romania, dando voce così ad altre identità europee.
Venerdì 10 giugno,presso l'Agriturismo Il Podere, si terrà un incontro sul tema delle identità culturali come volano per la valorizzazione delle comunità locali. Parteciperanno delegati dall'Emilia Romagna, dalla Calabria, dal Friuli Venezia Giulia e da altre province venete. Particolarmente stimolante sarà l'intervento di Maddalena Gottardo, Sindaco di Dolo, che 'racconterà' i progetti e le iniziative di rilancio della Riviera del Brenta. Tutte le iniziative di informazione verranno riprese dalla trasmissione televisiva L'Italia del Gusto (Carpe Diem di Sky e Italianissima news).
La Festa delle origini Venete apre venerdì 10 (ore 20,30,Sala M.Sanson), con il convegno 'Gli Ultimi Veneti', relatore Gianfranco Cavallin, per poi proseguire sabato 11 (ore 19,00), con la presentazione del libro di Claudio Baldo 'Voci,Colori, Suoni e Sapori del Sile'. Si riapre alle 8,00.
Si terrà contemporaneamente una Sua Mostra d'arte sabato sera e domenica in Biblioteca. Sempre alle 19,00 inizieranno le degustazioni nei chioschi di Piazza della Libertà di antichi sapori veneti e alle 21,00 il gruppo Musicale El Canfin si esibirà con un programma di canti popolari in lingua veneta.
Domenica 12 si apre alle 8,00, con la sfilata di mezzi agricoli d'epoca (partenza da Fanzolo, passando per Barcon,Fossalunga e Vedelago); la Seconda sfilata di mezzi agricoli d'epoca con partenza da Albaredo, passando per Casacorba, Cavasagra, Carpenedo e Vedelago). Dopo la Santa Messa (9,30), alle 10,00 iniziano le degustazioni nei chioschi. Alle 10,20 la sfilata di apertura con l'Infanteria Veneta del 16° Reggimento Treviso 1797, con partenza dal parcheggio Pellizzari, con a seguito la sflilata dei Cavalli della Associazione 'Amici dei cavai'. Alle 10,45 vi sarà l'esecuzione dell'Inno e l'Alzabandiera della Serenissima Repubblica di San Marco, con la presentazione della storia del Reggimento Veneto con spiegamenti in uniforme.
Dopo il saluto delle Autorità, alle 12,00 vi saranno le manovre di sparo con fucili e cannoni d'epoca. Alle 15,30 vi sarà la Parata del 16° Reggimento Treviso, con scariche di cannoni e fucili. Alle 16,00 una dimostrazione di trebbiatura in Veneto di fine '800 con gli 'Amici della Trebbiatura di Musano', con torneo a 3 squadre di tiro alla fune,rievocando antichi giochi popolari.
Alle 18,30 si svolgerà la cerimonia, con spari con fucili e cannoni d'epoca, alle 19,00 il giuramento delle nuove reclute del 16° Reggimento Treviso e alle 19,30 l'ammaina bandiera del gonfalone di San Marco,con gli onori militari e l'inno della Repubblica Serenissima.
Sostengono l'iniziativa Credito Trevigiano, Pasticceria Pattaro, l'Agriturismo il Podere, ristorante Pizzeria L.V., Darin Auto. e Centro Riciclo Vedelago.
Parco del Fiume Sile, Provincia di Treviso, Regione del Veneto e Raixe Venete sono i partner istituzionali che la patrocinano.
martedì 31 maggio 2011
Il Lido Adriano nella rete dei Borghi Europei del Gusto grazie alla Pro Loco
Grazie al Patrocinio della Pro Loco presieduta dalla attivissima Paola Fantinelli, il Lido Adriano è entrato a far parte della rete dei Borghi Europei del Gusto, una 'rete' di scambio e confronto fra località di 15 paesi europei, impegnate in azioni di valorizzazione e comunicazione del proprio territorio,tramite scambi culturali e progetti comuni.
Venerdì 3 giugno una delegazione della Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto sarà in visita al Lido Adriano, per realizzare una trasmissione televisiva di oltre due ore ('L'Italia del Gusto', in onda su Carpe Diem di Sky e su Italianissima news).
I giornalisti e i comunicatori della rete europea avevano realizzato nei mesi passati delle visite in incognito al Lido Adriano,per verificare la qualità dell'ambiente e dell'accoglienza.
La visita toccherà anche gli spazi di Sapori d'Italia, la manifestazione che si svolge al Lido Adriano dal 2 al 5 di giugno, con esposizione di prodotti dell’enogastronomia regionale italiana e dell’artigianato tipico.
Associazione Pro Loco Lido Adriano
Viale Petrarca, 434
48100 Lido Adriano (RA)
+39 0544 495353
+39 0544 495353
info@prolocolidoadriano.it
http://www.prolocolidoadriano.it/
Venerdì 3 giugno una delegazione della Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto sarà in visita al Lido Adriano, per realizzare una trasmissione televisiva di oltre due ore ('L'Italia del Gusto', in onda su Carpe Diem di Sky e su Italianissima news).
I giornalisti e i comunicatori della rete europea avevano realizzato nei mesi passati delle visite in incognito al Lido Adriano,per verificare la qualità dell'ambiente e dell'accoglienza.
La visita toccherà anche gli spazi di Sapori d'Italia, la manifestazione che si svolge al Lido Adriano dal 2 al 5 di giugno, con esposizione di prodotti dell’enogastronomia regionale italiana e dell’artigianato tipico.
Associazione Pro Loco Lido Adriano
Viale Petrarca, 434
48100 Lido Adriano (RA)
+39 0544 495353
+39 0544 495353
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domenica 22 maggio 2011
A Vedelago l'informazione si muove: dal Sile alla Festa delle Origini Venete
L'Associazione l'Altratavola e la delegazione della rete di informazione de l'Italia del Gusto, hanno iniziato da circa due mesi un progetto di comunicazione territoriale che riguarda le Terre del Sile.
L'iniziativa di informazione è stata presentata alla manifestazione "Dolo: i Sapori dell'Altro" (marzo 2011), grazie all'intervento di Oscar Camillo (con macelleria e gastronomia ad Albaredo di Vedelago) e di Massimo Guidolin (con macelleria e gastronomia a Fossalunga di Vedelgao), che hanno preparato un banco di fantasie e di 'cicchetti' con la carne, i salumi e i prodotti tipici del loro territorio.
Un altro appuntamento importante è stato realizzato alla Trattoria Portello di San Giacomo di Musestrelle (Carbonera-Tv),nel corso della rassegna informativa Qualità Vo' Cercando.
La collaborazione con l'Assessorato alla Identità Veneta del Comune di Vedelago ha dato una svolta istituzionale all'iniziativa: in collaborazione con Credito Trevigiano e Latterie Trevigiane, è stato realizzato uno stage televisivo della trasmissione L'Italia del gusto presso il ristorante Corona d'Oro di Albaredo, con la partecipazione di oltre venti aziende delle Terre del Sile.
Vedelago è entrato a far parte della rete dei Borghi Europei del gusto e si appresta dal 10 al 12 giugno a celebrare la Festa delle Origini Venete.
Oscar Camillo e Massimo Guidolin parteciperanno alla Festa e proporranno una serata nello speciale anteprima di informazione che l'Associazione l'Altratavola sta predisponendo (Carni d'Autore e Tradizioni).
L'iniziativa di informazione è stata presentata alla manifestazione "Dolo: i Sapori dell'Altro" (marzo 2011), grazie all'intervento di Oscar Camillo (con macelleria e gastronomia ad Albaredo di Vedelago) e di Massimo Guidolin (con macelleria e gastronomia a Fossalunga di Vedelgao), che hanno preparato un banco di fantasie e di 'cicchetti' con la carne, i salumi e i prodotti tipici del loro territorio.
Un altro appuntamento importante è stato realizzato alla Trattoria Portello di San Giacomo di Musestrelle (Carbonera-Tv),nel corso della rassegna informativa Qualità Vo' Cercando.
La collaborazione con l'Assessorato alla Identità Veneta del Comune di Vedelago ha dato una svolta istituzionale all'iniziativa: in collaborazione con Credito Trevigiano e Latterie Trevigiane, è stato realizzato uno stage televisivo della trasmissione L'Italia del gusto presso il ristorante Corona d'Oro di Albaredo, con la partecipazione di oltre venti aziende delle Terre del Sile.
Vedelago è entrato a far parte della rete dei Borghi Europei del gusto e si appresta dal 10 al 12 giugno a celebrare la Festa delle Origini Venete.
Oscar Camillo e Massimo Guidolin parteciperanno alla Festa e proporranno una serata nello speciale anteprima di informazione che l'Associazione l'Altratavola sta predisponendo (Carni d'Autore e Tradizioni).
venerdì 20 maggio 2011
L’Antica Corte Marchesini a Campagna Lupia
E’stata una vera scoperta, vicino a Dolo. E’ giusto sulla strada che da Dolo porta a Campagna Lupia, a sinistra per chi viene dalla Riviera del Brenta. Hanno dimostrato una sensibilità inaspettata per Internet, considerato che la maggior parte delle prenotazioni viene fatto con questo mezzo, senza per questo dimenticare il territorio. E poi, la loro semplicità li rende subito simpatici, cosa abbastanza rara.
E’ dedicato a chi vuole immergersi nel verde ed assaporare la quiete e la bellezza della natura, l'Hotel Antica Corte Marchesini a Campagna Lupia, poco distante da Venezia e dalle Valli di Chioggia, a due passi dalla SS309 Statale Romea, offre relax e confort ottimali.
Immerso nell'ampio parco verde, nel quale sono presenti percorsi pedonali e ciclabili, è l’ambiente ideale per rilassarsi, praticare attività fisica... e, perchè no, lavorare all'aria aperta!
L'Antica Villa Marchesini, grazie all'accurato lavoro di restauro svolto, ha mantenuto l'affascinante bellezza storico-artistica, ed è oggi un luogo suggestivo e armonioso.
Venezia è vicina: Una delle sette meraviglie del mondo: così è nota ai più Venezia, una città magica, dalle architetture uniche, rese ancora più particolari dalle “strade” che in questa città sono canali. E non è una fama immeritata: l’UNESCO la annovera tra i patrimoni dell’umanità, e numerosi film e romanzi vi hanno trovato ambientazione ideale.
L’arte è da sola un motivo sufficiente a giustificare una visita: innumerevoli sono i musei e le fondazioni che accolgono collezioni permanenti ed esposizioni temporanee; il fervore culturale è dato anche dalla presenza di due delle università più famose d’Italia: Ca’ Foscari ( la mia mitica Cà Foscari) e lo IUAV.
Non solo la città di Venezia: per chi volesse scoprire la parte meridionale della Laguna di Venezia, l’Agenzia di Promozione Turistica e di Navigazione ATN Laguna sud, propone itinerari naturalistici in battello nell’area valliva della laguna sud fino a Pellestrina.
L’itinerario Laguna sud (giornata intera 9,30-17,30) parte dal canale del Cornio, antico ramo del fiume Brenta, lungo il quale è possibile osservare numerose specie di uccelli, che sulle acque basse delle anse trovano cibo e riparo.
Costeggiando gli argini delle aree vallive si arriva alla casa di pesca di Valle Zappa dove si effettua la sosta guidata per osservare le strutture fisse di cattura del pesce.
Albergo & Residence Antica Corte Marchesini
Via F.lli Cervi, 1
30010 Campagna Lupia Venezia
Telefono +39 041 5140552
Fax +39 041 5145184
Informazioni info@hotelcortemarchesini.it
http://www.hotelcortemarchesini.it/
E’ dedicato a chi vuole immergersi nel verde ed assaporare la quiete e la bellezza della natura, l'Hotel Antica Corte Marchesini a Campagna Lupia, poco distante da Venezia e dalle Valli di Chioggia, a due passi dalla SS309 Statale Romea, offre relax e confort ottimali.
Immerso nell'ampio parco verde, nel quale sono presenti percorsi pedonali e ciclabili, è l’ambiente ideale per rilassarsi, praticare attività fisica... e, perchè no, lavorare all'aria aperta!
L'Antica Villa Marchesini, grazie all'accurato lavoro di restauro svolto, ha mantenuto l'affascinante bellezza storico-artistica, ed è oggi un luogo suggestivo e armonioso.
Venezia è vicina: Una delle sette meraviglie del mondo: così è nota ai più Venezia, una città magica, dalle architetture uniche, rese ancora più particolari dalle “strade” che in questa città sono canali. E non è una fama immeritata: l’UNESCO la annovera tra i patrimoni dell’umanità, e numerosi film e romanzi vi hanno trovato ambientazione ideale.
L’arte è da sola un motivo sufficiente a giustificare una visita: innumerevoli sono i musei e le fondazioni che accolgono collezioni permanenti ed esposizioni temporanee; il fervore culturale è dato anche dalla presenza di due delle università più famose d’Italia: Ca’ Foscari ( la mia mitica Cà Foscari) e lo IUAV.
Non solo la città di Venezia: per chi volesse scoprire la parte meridionale della Laguna di Venezia, l’Agenzia di Promozione Turistica e di Navigazione ATN Laguna sud, propone itinerari naturalistici in battello nell’area valliva della laguna sud fino a Pellestrina.
L’itinerario Laguna sud (giornata intera 9,30-17,30) parte dal canale del Cornio, antico ramo del fiume Brenta, lungo il quale è possibile osservare numerose specie di uccelli, che sulle acque basse delle anse trovano cibo e riparo.
Costeggiando gli argini delle aree vallive si arriva alla casa di pesca di Valle Zappa dove si effettua la sosta guidata per osservare le strutture fisse di cattura del pesce.
Albergo & Residence Antica Corte Marchesini
Via F.lli Cervi, 1
30010 Campagna Lupia Venezia
Telefono +39 041 5140552
Fax +39 041 5145184
Informazioni info@hotelcortemarchesini.it
http://www.hotelcortemarchesini.it/
domenica 15 maggio 2011
La Festa delle Origini Venete a Vedelago
L'Assessorato all'Identità Veneta del Comune di Vedelago organizza dal 10 al 12 giugno la Festa delle Origini Venete.
Si apre venerdì 10 (ore 20,30,Sala M.Sanson), con il convegno 'Gli Ultimi Veneti', relatore Gianfranco Cavallin, per poi proseguire sabato 11 (ore 19,00), con la presentazione del libro di Claudio Baldo 'Voci,Colori, Suoni e Sapori del Sile'. Si riapre alle 8,00.
Si terrà contemporaneamente una Sua Mostra d'arte sabato sera e domenica in Biblioteca. Sempre alle 19,00 inizieranno le degustazioni nei chioschi di Piazza della Libertà di antichi sapori veneti e alle 21,00 il gruppo Musicale El Canfin si esibirà con un programma di canti popolari in lingua veneta.
Domenica 12 si apre alle 8,00, con la sfilata di mezzi agricoli d'epoca (partenza da Fanzolo, passando per Barcon,Fossalunga e Vedelago) ;la Seconda sfilata di mezzi agricoli d'epoca con partenza da Albaredo, passando per Casacorba, Cavasagra Carpenedo e Vedelago).Dopo la Santa Messa (9,30), alle 10,00 iniziano le degustazioni nei chioschi. Alle 10,20 la sfilata di apertura con l'Infanteria Veneta del 16° Reggimento Treviso 1797, con partenza dal parcheggio Pellizzari, con a seguito la sflilata dei Cavalli della Associazione 'Amici dei cavai'. Alle 10,45 vi sarà l'esecuzione dell'Inno e l'Alzabandiera della Serenissima Repubblica di San Marco, con la presentazione della storia del Reggimento Veneto con spiegamenti in uniforme.
Dopo il saluto delle Autorità, alle 12,00 vi saranno le manovre di sparo con fucili e cannoni d'epoca.Alle 15,30 vi sarà la Parata del 16° Reggimento Treviso, con scariche di cannoni e fucili. Alle 16,00 una dimostrazione di trebbiatura in Veneto di fine '800 con gli 'Amici della Trebbiatura di Musano', con torneo a 3 squadre di tiro alla fune,rievocando antichi giochi popolari.
Alle 18,30 si svolgerà la cerimonia, con spari con fucili e cannoni d'epoca, alle 19,00 il giuramento delle nuove reclute del 16° Reggimento Treviso e alle 19,30 l'ammaina bandiera del gonfalone di San Marco,con gli onori militari e l'inno della Repubblica Serenissima.
Sostengono l'iniziativa Credito Trevigiano,Pasticceria Pattaro, l'Agriturismo il Podere,il ristorante Pizzeria L.V., Darin Auto. e Centro Riciclo Vedelago.
Parco del Fiume Sile,Provincia di Treviso,Regione del Veneto e Raixe Venete sono i partner istituzionali che la patrocinano.
Si apre venerdì 10 (ore 20,30,Sala M.Sanson), con il convegno 'Gli Ultimi Veneti', relatore Gianfranco Cavallin, per poi proseguire sabato 11 (ore 19,00), con la presentazione del libro di Claudio Baldo 'Voci,Colori, Suoni e Sapori del Sile'. Si riapre alle 8,00.
Si terrà contemporaneamente una Sua Mostra d'arte sabato sera e domenica in Biblioteca. Sempre alle 19,00 inizieranno le degustazioni nei chioschi di Piazza della Libertà di antichi sapori veneti e alle 21,00 il gruppo Musicale El Canfin si esibirà con un programma di canti popolari in lingua veneta.
Domenica 12 si apre alle 8,00, con la sfilata di mezzi agricoli d'epoca (partenza da Fanzolo, passando per Barcon,Fossalunga e Vedelago) ;la Seconda sfilata di mezzi agricoli d'epoca con partenza da Albaredo, passando per Casacorba, Cavasagra Carpenedo e Vedelago).Dopo la Santa Messa (9,30), alle 10,00 iniziano le degustazioni nei chioschi. Alle 10,20 la sfilata di apertura con l'Infanteria Veneta del 16° Reggimento Treviso 1797, con partenza dal parcheggio Pellizzari, con a seguito la sflilata dei Cavalli della Associazione 'Amici dei cavai'. Alle 10,45 vi sarà l'esecuzione dell'Inno e l'Alzabandiera della Serenissima Repubblica di San Marco, con la presentazione della storia del Reggimento Veneto con spiegamenti in uniforme.
Dopo il saluto delle Autorità, alle 12,00 vi saranno le manovre di sparo con fucili e cannoni d'epoca.Alle 15,30 vi sarà la Parata del 16° Reggimento Treviso, con scariche di cannoni e fucili. Alle 16,00 una dimostrazione di trebbiatura in Veneto di fine '800 con gli 'Amici della Trebbiatura di Musano', con torneo a 3 squadre di tiro alla fune,rievocando antichi giochi popolari.
Alle 18,30 si svolgerà la cerimonia, con spari con fucili e cannoni d'epoca, alle 19,00 il giuramento delle nuove reclute del 16° Reggimento Treviso e alle 19,30 l'ammaina bandiera del gonfalone di San Marco,con gli onori militari e l'inno della Repubblica Serenissima.
Sostengono l'iniziativa Credito Trevigiano,Pasticceria Pattaro, l'Agriturismo il Podere,il ristorante Pizzeria L.V., Darin Auto. e Centro Riciclo Vedelago.
Parco del Fiume Sile,Provincia di Treviso,Regione del Veneto e Raixe Venete sono i partner istituzionali che la patrocinano.
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mercoledì 4 maggio 2011
Il Credito Trevigiano
Abbiamo incontrato Roberto Dussin, Vicepresidente del Credito Trevigiano, durante uno stage televisivo. Una storia lunga, quella delle cooperative di credito: affonda le radici a cavallo tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, quando il nostro territorio era caratterizzato dalla povertà e dalla miseria, soprattutto delle famiglie contadine. Ma il vissuto cristianesimo sociale, permeato di solidarietà, la voglia di riscatto fondata sul lavoro, la lungimiranza di alcuni notabili locali ed il ruolo guida dei parroci, diedero vita a quella particolare forma di mutua assistenza conosciuta col nome di Casse Rurali ed Artigiane. Caerano di San Marco 1896, Vedelago 1901, S.Andrea O.M. di Castelfranco Veneto 1902: queste le date di nascita di tre realtà che, in momenti e modi diversi, incrociarono e misero insieme il proprio destino.
Tanti i personaggi che contribuirono fattivamente alla crescita e allo sviluppo delle Casse Rurali. A Caerano la Cassa Rurale venne fondata da don Alessandro da Re, ma lo sviluppo arrivò solo nel secondo dopoguerra grazie all’opera dell’imprenditore Leone Zoia. A Vedelago furono i parroci don Luigi Brusatin prima e mons. Mattara poi, senza però dimenticare il mitico direttore "Bepi Russia", a far nascere e sviluppare la Cooperativa di Credito, consegnando, ai tempi più vicini a noi, una banca cooperativa profondamente radicata, solida ed efficiente.
Ma quando il radicale cambiamento economico e produttivo del Nord-Est esigeva di mettere insieme patrimonio, esperienze, professionalità e strutture per dar vita ad un’istituzione creditizia forte e rispondente alle mutate esigenze di Soci e Clienti, gli Amministratori pensarono al "Credito Trevigiano", impresa bancaria cooperativa, "banca di famiglia" e "banca per le piccole e medie imprese", strumento idoneo allo sviluppo delle oltre 100 comunità nelle quali opera. Un’evoluzione quindi che ha seguito quella delle aziende, tenendo d’occhio il settore primario. Le Latterie Trevigiane, grande realtà del Comune di Vedelago, sono un esempio di azienda cooperativa che ha saputo avvalersi di questo tipo di banca, distribuendo i benefici sul territorio.
http://www.bcctrevigiano.it/
Credito Trevigiano Banca di Credito Cooperativo - Soc. Coop.
Villa Emo, V.Stazione 3-5, 31050 Fanzolo di Vedelago TV
T. 0423.7011
F. 0423.701650
Tanti i personaggi che contribuirono fattivamente alla crescita e allo sviluppo delle Casse Rurali. A Caerano la Cassa Rurale venne fondata da don Alessandro da Re, ma lo sviluppo arrivò solo nel secondo dopoguerra grazie all’opera dell’imprenditore Leone Zoia. A Vedelago furono i parroci don Luigi Brusatin prima e mons. Mattara poi, senza però dimenticare il mitico direttore "Bepi Russia", a far nascere e sviluppare la Cooperativa di Credito, consegnando, ai tempi più vicini a noi, una banca cooperativa profondamente radicata, solida ed efficiente.
Ma quando il radicale cambiamento economico e produttivo del Nord-Est esigeva di mettere insieme patrimonio, esperienze, professionalità e strutture per dar vita ad un’istituzione creditizia forte e rispondente alle mutate esigenze di Soci e Clienti, gli Amministratori pensarono al "Credito Trevigiano", impresa bancaria cooperativa, "banca di famiglia" e "banca per le piccole e medie imprese", strumento idoneo allo sviluppo delle oltre 100 comunità nelle quali opera. Un’evoluzione quindi che ha seguito quella delle aziende, tenendo d’occhio il settore primario. Le Latterie Trevigiane, grande realtà del Comune di Vedelago, sono un esempio di azienda cooperativa che ha saputo avvalersi di questo tipo di banca, distribuendo i benefici sul territorio.
http://www.bcctrevigiano.it/
Credito Trevigiano Banca di Credito Cooperativo - Soc. Coop.
Villa Emo, V.Stazione 3-5, 31050 Fanzolo di Vedelago TV
T. 0423.7011
F. 0423.701650
venerdì 22 aprile 2011
Cavalin, passione vera per la grappa
Gli antichi distillatori vedevano come ad una sorta di magia il risultato della trasformazione della materia in vapore per virtù del calore e la sua ricondensazione dovuta, in seguito, al suo raffreddamento.
L'acquavite, infatti, vanta le proprie origini fin da tempi antichissimi con un momento di particolare fulgore ai tempi di Caterina de' Medici, che ne divulgò i segreti anche oltr'Alpe.
Alla fine del XIX secolo, in Italia, la semplice distillazione delle vinacce residuate dalla vinificazione, si trasformò arricchendosi di una gamma inebriante d’aromi primari della buccia dell’uva, cosa che veniva a perdersi con le precedenti tecniche di distillazione, meno curate e interessate ad un consumatore attento ed esigente.
La nascita dell'azienda è strettamente legata al padre Gino Luigi Cavalin che negli anni del dopoguerra, allora ventenne, iniziò il duro mestiere di distillatore-liquorista in una delle numerose distillerie che in quel periodo nascevano.
Passarono gli anni e nel 1959 fondò la sua distilleria nel cuore geografico di un Veneto povero ma forte dei suoi valori e tradizioni.
La distillazione era fatta giorno e notte con le vinacce provenienti dalle zone limitrofe adoperando quattro caldaiette a vapore costruite interamente in rame.
Nel 1981, terminati avvenne un rinnovamento generazionale che apportò dei cambiamenti all’interno della distilleria, soprattutto nella distillazione di grappe monovitigno e nella creazione di nuovi contenitori, che aiutarono ad avvicinare un nuovo tipo di consumatore, dedito alla ricerca di una tradizione di gusto ma allo stesso tempo di moda e tendenza.
Da qui inizia la riorganizzazione della produzione e la conseguente inaugurazione della nuova sede nel 2000, facendo particolare attenzione nel mantenere inalterati i metodi tradizionali.
VIA DELL'INDUSTRIA, 15
35018 San Martino di Lupari - PD
Tel 0499469191 Fax 0499469225
www.cavalin.it
L'acquavite, infatti, vanta le proprie origini fin da tempi antichissimi con un momento di particolare fulgore ai tempi di Caterina de' Medici, che ne divulgò i segreti anche oltr'Alpe.
Alla fine del XIX secolo, in Italia, la semplice distillazione delle vinacce residuate dalla vinificazione, si trasformò arricchendosi di una gamma inebriante d’aromi primari della buccia dell’uva, cosa che veniva a perdersi con le precedenti tecniche di distillazione, meno curate e interessate ad un consumatore attento ed esigente.
La nascita dell'azienda è strettamente legata al padre Gino Luigi Cavalin che negli anni del dopoguerra, allora ventenne, iniziò il duro mestiere di distillatore-liquorista in una delle numerose distillerie che in quel periodo nascevano.
Passarono gli anni e nel 1959 fondò la sua distilleria nel cuore geografico di un Veneto povero ma forte dei suoi valori e tradizioni.
La distillazione era fatta giorno e notte con le vinacce provenienti dalle zone limitrofe adoperando quattro caldaiette a vapore costruite interamente in rame.
Nel 1981, terminati avvenne un rinnovamento generazionale che apportò dei cambiamenti all’interno della distilleria, soprattutto nella distillazione di grappe monovitigno e nella creazione di nuovi contenitori, che aiutarono ad avvicinare un nuovo tipo di consumatore, dedito alla ricerca di una tradizione di gusto ma allo stesso tempo di moda e tendenza.
Da qui inizia la riorganizzazione della produzione e la conseguente inaugurazione della nuova sede nel 2000, facendo particolare attenzione nel mantenere inalterati i metodi tradizionali.
VIA DELL'INDUSTRIA, 15
35018 San Martino di Lupari - PD
Tel 0499469191 Fax 0499469225
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giovedì 21 aprile 2011
La Pasticceria Pattaro, specializzata in prodotti biologici
A consigliarla era stato Oscar il macellaio di Albaredo, in comune di Vedelago, ma le sue indicazioni erano stato un poco imprecise. Alla fine ci siamo arrivati.
Passione, esperienza, cura nella selezione delle materie prime e attenzione nelle fasi di produzione, lavorazione e vendita dei prodotti sono i principali ingredienti di questo laboratorio di pasticceria industriale.
L'ormai consolidata esperienza dei pasticceri e l'accurata scelta di ingredienti genuini per le produzioni di pasticceria industriale, assicurano un prodotto naturale e semplice nel contenuto ma eccellente nel gusto e nello standard di qualità. (Ingrosso pasticceria) Il laboratorio di Pasticceria Pattaro per rispondere alle sempre maggiori richieste dei rivenditori e del mercato, inoltre, affianca alla produzione tradizionale anche una linea di prodotti biologici (biscotti, croissant, . . ). Questa azienda ha ottenuto, infatti, la certificazione di idoneità aziendale per le produzioni biologiche dall'organismo di controllo Bios Srl.
Più recente, ma non per questo meno importante, la linea di prodotti biologici. L'inizio di questo nuovo percorso ha dato nuovi stimoli e importanti soddisfazioni all’azienda improntata sempre più ad ampliare la produzione e la vendita degli alimenti biologici di pasticceria.
La certificazione della produzione biologica Bios ottenuta lo scorso anno, è garanzia per i clienti di un prodotto naturale e controllato secondo le severe regolamentazioni legislative in materia di alimenti biologici.
Pasticceria Pattaro propone una serie di semplici prodotti biologici: biscotti alle mandorle, con crusca, al Kamut, croissant e crostate all'albicocca, meringhette, plum cake allo yoghurt, sfogliatine e treccine sfoglia.
L’obiettivo è quello di valorizzare e ampliare la produzione biologica e conseguentemente la vendita, perché sono convinti che la bontà di ciò che mangiamo si associ, oltre che alla qualità delle materie prime, anche alla genuinità degli ingredienti.
La conferma in tal senso viene data anche dal crescente aumento delle richieste di fornitura (dai rivenditori, ai commercianti al dettaglio, agli stessi alberghi) oltre che alla soddisfazione dei clienti che sempre più apprezzano la scelta di lavorazione artigianale e non di pasticceria industriale.
via Corriva 81
Vedelago (TV)
Tel. 0423-721696
Fax 0423-742430
Email: info@pasticceriapattaro.it
www.pasticceriapattaro.it
Passione, esperienza, cura nella selezione delle materie prime e attenzione nelle fasi di produzione, lavorazione e vendita dei prodotti sono i principali ingredienti di questo laboratorio di pasticceria industriale.
L'ormai consolidata esperienza dei pasticceri e l'accurata scelta di ingredienti genuini per le produzioni di pasticceria industriale, assicurano un prodotto naturale e semplice nel contenuto ma eccellente nel gusto e nello standard di qualità. (Ingrosso pasticceria) Il laboratorio di Pasticceria Pattaro per rispondere alle sempre maggiori richieste dei rivenditori e del mercato, inoltre, affianca alla produzione tradizionale anche una linea di prodotti biologici (biscotti, croissant, . . ). Questa azienda ha ottenuto, infatti, la certificazione di idoneità aziendale per le produzioni biologiche dall'organismo di controllo Bios Srl.
Più recente, ma non per questo meno importante, la linea di prodotti biologici. L'inizio di questo nuovo percorso ha dato nuovi stimoli e importanti soddisfazioni all’azienda improntata sempre più ad ampliare la produzione e la vendita degli alimenti biologici di pasticceria.
La certificazione della produzione biologica Bios ottenuta lo scorso anno, è garanzia per i clienti di un prodotto naturale e controllato secondo le severe regolamentazioni legislative in materia di alimenti biologici.
Pasticceria Pattaro propone una serie di semplici prodotti biologici: biscotti alle mandorle, con crusca, al Kamut, croissant e crostate all'albicocca, meringhette, plum cake allo yoghurt, sfogliatine e treccine sfoglia.
L’obiettivo è quello di valorizzare e ampliare la produzione biologica e conseguentemente la vendita, perché sono convinti che la bontà di ciò che mangiamo si associ, oltre che alla qualità delle materie prime, anche alla genuinità degli ingredienti.
La conferma in tal senso viene data anche dal crescente aumento delle richieste di fornitura (dai rivenditori, ai commercianti al dettaglio, agli stessi alberghi) oltre che alla soddisfazione dei clienti che sempre più apprezzano la scelta di lavorazione artigianale e non di pasticceria industriale.
via Corriva 81
Vedelago (TV)
Tel. 0423-721696
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mercoledì 20 aprile 2011
Lèbon, una storia attraverso i tempi
Siamo nel paese di Erto, un paese che ci ricorda la tragedia del Vajont e il lugubre scenario di allora. E poi, questa parte di montagna tra Pordenone e Belluno, ci può far venire alla mente Mauro Corona, il lavoro degli scalpellini, le vecchie montanare che fino agli anni 60 scendevano in pianura per vendere una gerla di roba fatta di legno, sgabellini, cucchiai, e così via, Ricordo con nostalgia le loro figure mitiche, e la loro povertà, allora normale.
Scoprire che proprio da Erto venivano i prodotti così buoni è stato quasi uno shock: la Rosy, che li vende nel suo negozio, è stata prodiga di suggerimenti.
La storia dell'azienda ha origine verso la metà degli anni ‘50 con l'attività di macelleria. I sistemi artigianali di lavorazione della carne, nel rispetto delle antiche tradizioni montanare, permettevano, però, solo una produzione in quantitativi limitati di insaccati e salumi. Agli inizi degli anni ‘80, grazie a passione, impegno e costanza l'attività commerciale iniziò ad assumere dimensioni di rilievo, indicando la strada da seguire per il salto produttivo e la conseguente crescita degli anni successivi.
Un prodotto che mi piace molto è il landjäger, Il landjäger, prodotto tipico dell'alto bellunese, è un impasto di carne mista suino/bovino, aromatizzato con piante di montagna, insaccato in budella naturali, poi pressato e affumicato secondo le tecniche tradizionali, con segatura di faggio ed infine stagionato per 30 giorni. Il landjäger si degusta tagliato a fettine.
32080 - z. i. Erto e Casso (PN)
Tel. +39 0427 879249
Fax +39 0427 879900
Email: info@lebon.it
www.lebon.it
Scoprire che proprio da Erto venivano i prodotti così buoni è stato quasi uno shock: la Rosy, che li vende nel suo negozio, è stata prodiga di suggerimenti.
La storia dell'azienda ha origine verso la metà degli anni ‘50 con l'attività di macelleria. I sistemi artigianali di lavorazione della carne, nel rispetto delle antiche tradizioni montanare, permettevano, però, solo una produzione in quantitativi limitati di insaccati e salumi. Agli inizi degli anni ‘80, grazie a passione, impegno e costanza l'attività commerciale iniziò ad assumere dimensioni di rilievo, indicando la strada da seguire per il salto produttivo e la conseguente crescita degli anni successivi.
Un prodotto che mi piace molto è il landjäger, Il landjäger, prodotto tipico dell'alto bellunese, è un impasto di carne mista suino/bovino, aromatizzato con piante di montagna, insaccato in budella naturali, poi pressato e affumicato secondo le tecniche tradizionali, con segatura di faggio ed infine stagionato per 30 giorni. Il landjäger si degusta tagliato a fettine.
32080 - z. i. Erto e Casso (PN)
Tel. +39 0427 879249
Fax +39 0427 879900
Email: info@lebon.it
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martedì 12 aprile 2011
Loredana Colladon, una veneta che ama la Calabria
L’ho conosciuta la prima volta col marito Fioravante, Loredana Colladon. Avevamo registrato una stage televisivo a Pez. Dopo poco, la notizia che nessuno si aspettava, Fioravante non c’era più, deceduto a causa di un infarto. Ma lei ha resistito alla botta, come facevano le venete di una volta.
Ma lei ha voluto continuare quella che lei considera quasi una missione, l’amore per i prodotti della Calabria, specie per l’olio.
Sono prodotti tipici di nicchia, sani e nutrienti, utilizzando olio extravergine di oliva, e materie prime prive di conservanti e coloranti.
L’olio ha qualità organolettiche che lo rendono al palato molto dolce, ed ha una acidità minima, molto delicata. Non lo dico così tanto per dire,i prodotti li ho assaggiati, e posso dire che sono veramente buoni.
Via Vezzano 120
32100 Belluno
Tal. 329 9126452
Fax 0437 294577
Email: loredana.colladon@gmail.com
Ma lei ha voluto continuare quella che lei considera quasi una missione, l’amore per i prodotti della Calabria, specie per l’olio.
Sono prodotti tipici di nicchia, sani e nutrienti, utilizzando olio extravergine di oliva, e materie prime prive di conservanti e coloranti.
L’olio ha qualità organolettiche che lo rendono al palato molto dolce, ed ha una acidità minima, molto delicata. Non lo dico così tanto per dire,i prodotti li ho assaggiati, e posso dire che sono veramente buoni.
Via Vezzano 120
32100 Belluno
Tal. 329 9126452
Fax 0437 294577
Email: loredana.colladon@gmail.com
lunedì 11 aprile 2011
Le Latterie Trevigiane
Le Latterie Trevigiane sono state protagoniste, nelle persone del Direttore e del Presidente, di uno stage televisivo, registrato a Santa Bona a Treviso. Due persone normali, che non hanno fatto pesare la loro importanza, un poco come Matteo Bortoli nel caso di Lattebusche.
LATTERIE TREVIGIANE Società Consortile per Azioni, è stata costituita il 25 Ottobre 2002 ed è l'unione di due realtà cooperative di Cooperativa Agricola S.Pio X° Scrl e di Latteria Sociale Pedemontana del Grappa.
La Cooperativa Agricola S. Pio X° è stata costituita nell'anno 1951. La sua attività è la trasformazione del latte in formaggi DOP e tipici. La Cooperativa è costantemente cresciuta fino a raggiungere, oggi, le dimensioni di una azienda "leader" del settore. La compagine sociale conta 230 aziende da latte.
Lo stabilimento è dotato di una impiantistica d'avanguardia secondo la normativa CE e il processo è monitorato da un laboratorio di analisi che ne garantisce una costante qualità dei prodotti trasformati. La Cooperativa insiste su un'area di 130.000 mq., di questi, mq. 10.000 coperti dallo stabilimento di produzione. Dal 1982 gestisce un negozio per la vendita diretta dei propri formaggi, a Treviso località S. Bona Nuova, non semplicemente formaggi, ma un piccolo supermarket, importante per questa zona.
La Latteria Sociale Pedemontana del Grappa è stata costituita nell'anno 1887. Una Cooperativa che ha saputo unire valori umani e tradizione nel rispetto dell'ambiente e della qualità dei prodotti tipici locali.
L'azienda è alle pendici del Monte Grappa dove l'allevamento del bestiame da latte nei pascoli pedemontani sono cultura, storia e patrimonio economico della popolazione rurale.
La Cooperativa ha perseguito una politica di innovazione tecnologica realizzando tecnologie di processo d'avanguardia improntate sulla tipicità dei prodotti locali della linea freschi. Un laboratorio di analisi all'interno dello stabilimento per il controllo del processo produttivo per garantire la qualità e la genuinità dei prodotti posti al consumo.
La compagine sociale conta 250 aziende da latte. La Cooperativa insiste su un'area di 40.000 mq., di questi mq. 6.000 coperti dallo stabilimento di produzione.
Fronte stabilimento di produzione c'è il negozio e bar bianco dove sono venduti al pubblico i propri prodotti.
Latterie Trevigiane S.r.l.
via Bassanese, 2
31050 Vedelago (TV)
Tel.: 0423/7023
Fax: 0423/401019
Web Site: www.latterietrevigiane.it
e-mail: info@latterietrevigiane.it
LATTERIE TREVIGIANE Società Consortile per Azioni, è stata costituita il 25 Ottobre 2002 ed è l'unione di due realtà cooperative di Cooperativa Agricola S.Pio X° Scrl e di Latteria Sociale Pedemontana del Grappa.
La Cooperativa Agricola S. Pio X° è stata costituita nell'anno 1951. La sua attività è la trasformazione del latte in formaggi DOP e tipici. La Cooperativa è costantemente cresciuta fino a raggiungere, oggi, le dimensioni di una azienda "leader" del settore. La compagine sociale conta 230 aziende da latte.
Lo stabilimento è dotato di una impiantistica d'avanguardia secondo la normativa CE e il processo è monitorato da un laboratorio di analisi che ne garantisce una costante qualità dei prodotti trasformati. La Cooperativa insiste su un'area di 130.000 mq., di questi, mq. 10.000 coperti dallo stabilimento di produzione. Dal 1982 gestisce un negozio per la vendita diretta dei propri formaggi, a Treviso località S. Bona Nuova, non semplicemente formaggi, ma un piccolo supermarket, importante per questa zona.
La Latteria Sociale Pedemontana del Grappa è stata costituita nell'anno 1887. Una Cooperativa che ha saputo unire valori umani e tradizione nel rispetto dell'ambiente e della qualità dei prodotti tipici locali.
L'azienda è alle pendici del Monte Grappa dove l'allevamento del bestiame da latte nei pascoli pedemontani sono cultura, storia e patrimonio economico della popolazione rurale.
La Cooperativa ha perseguito una politica di innovazione tecnologica realizzando tecnologie di processo d'avanguardia improntate sulla tipicità dei prodotti locali della linea freschi. Un laboratorio di analisi all'interno dello stabilimento per il controllo del processo produttivo per garantire la qualità e la genuinità dei prodotti posti al consumo.
La compagine sociale conta 250 aziende da latte. La Cooperativa insiste su un'area di 40.000 mq., di questi mq. 6.000 coperti dallo stabilimento di produzione.
Fronte stabilimento di produzione c'è il negozio e bar bianco dove sono venduti al pubblico i propri prodotti.
Latterie Trevigiane S.r.l.
via Bassanese, 2
31050 Vedelago (TV)
Tel.: 0423/7023
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